Innovazione e tradizione per l’olio extravergine di Olive Grove Partners
Cultivar per oliveti intensivi, tecnologie per limitare il consumo idrico, meccanizzazione per la raccolta, CISCO per la tracciabilità, questa la ricetta per l’olio extravergine del futuro

Innovazione e tradizione per l’olio extravergine di Olive Grove Partners

Andrea Sozzi Sabatini, CEO di Olive Grove Partners: “Il futuro della produzione di olio extravergine nasce dall’integrazione della tradizione toscana con le nuove tecnologie e con l’utilizzo

L’azienda

Olive Grove Partners con sede a Scarlino in provincia di Grosseto è stata fondata nel 2016 con l’obiettivo di produrre un olio di oliva extra vergine di alta qualità.

Grazie ad una partnership con l’azienda spagnola Pistachos del Sol, OliveGrove Partners sta realizzando la prima  piantagione di pistacchi, in Toscana. Attualmente l’azienda sta sviluppando a Civitella Marittima un progetto per la realizzazione di un impianto intensivo per la produzione di olio extravergine, che utilizza tecnologie avanzate, su un terreno di 45 ettari. Il primo impianto di oliveto, in via di realizzazione, si sviluppa su una superficie complessiva di 15 ettari e prevede la piantumazione di circa 26.000 piante.

L’idea in breve

Il progetto prevede di innovare l’impianto e la gestione dell’oliveto, a 360°.  Una prima innovazione riguarda la scelta delle cultivar. Dei 15 ettari in corso di realizzazione 13 sono cultivar internazionali mentre 2 ettari sono realizzate con una novità vegetale, oggetto di brevetto, derivante da una delle cultivar  riconosciute dal disciplinare dell’IGP Toscano - Indicazione Geografica Protetta. Nel campo è previsto anche un campo di sperimentazione di nuove cultivar Toscane. L’azienda sarà dotata di sistemi di irrigazione computerizzati completamente automatizzati uniti a sistemi robotici di controllo degli attacchi degli insetti totalmente innovativi. L’innovazione non si ferma però solo al processo produttivo. Un processo innovativo di tracciabilità sviluppato da CISCO in collaborazione con Penelope è in via di realizzazione e sarà il fiore all’occhiello del marketing dei prodotti.

Un impianto innovativo

Nel 1991 l’Università di Cordoba e la IFAPA (Istituto Andaluso di Ricerca Agraria) hanno avviato un programma di miglioramento genetico per incrocio, allo scopo di ottenere nuove varietà di olivo idonee a  impianti meccanizzati. Sulla base di questa esperienza, Olive Grove Partners ha scelto cultivar, di provenienza spagnola e italiana, che entrano in piena produzione a partire dal terzo anno; gli olivi sono impiantati con filari in controspalliere che consentono la raccolta integralmente meccanica e continuativa con vendemmiatrici scavallatrici.  L’impianto, che si basa su una automazione avanzata anche per la potatura, consente di ridurre i costi di produzione. Nel rispetto dell’ambiente, anche irrigazione, concimazione e controllo sono gestiti con sistemi robotici. 

Guardando al mercato estero e al mercato italiano di alta qualità, la tracciabilità del prodotto è necessaria per garantire i consumatori. Il progetto Safety 4 Food, sviluppato da CISCO e Penelope SpA, ben sintetizza la filosofia di OliveGrove Partners dal momento che combina la più avanzata tecnologia di blockchain con il settore agroalimentare, per offrire la massima trasparenza all’utente finale minimizzando al contempo i costi di accesso a tali informazioni.
Ogni bottiglia sarà dotata di un QR Code, per permettere al consumatore di accedere ai contenuti informativi: in tempo reale sono visualizzate sullo smart phone il codice di tracciabilità, report analitici e il filmato relativo all'azienda a al territorio.

I benefici

La gestione ad alta tecnologia dell’impianto e la meccanizzazione della raccolta si traducono in una riduzione dei costi per l’azienda, ma portano anche vantaggi al consumatore. La raccolta molto veloce  - ore invece di giorni - consente infatti di portare al frantoio frutti in condizioni eccellenti, che non hanno perso le qualità organolettiche. L’olio prodotto è dunque di qualità altissima.

In futuro

L’impianto di Olive Grove Partners utilizza un modello ormai diffuso in tutto il mondo e in particolare in nuovi Paesi olivicoli. Si stima che la superficie mondiale già investita con questi oliveti superintensivi superi i 100.000 ha, la metà dei quali sono in Spagna.

Per questo Olive Grove Partners  ha in progetto l’insediamento di campi sperimentali di nuove colture in collaborazione con alcune delle principali Facoltà di Agraria italiane: la sostituzione dei vecchi ulivi con nuove piante con caratteristiche che consentono la meccanizzazione della raccolta e della potatura è infatti la premessa per l’innovazione degli impianti e della produzione dell’olio di oliva.  Olive Grove Partners sta valutando anche la reintroduzione di una antica pratica agricola, ormai caduta in disuso, cioè l’uso della Posidonia come concime biologico naturale.

Con le moderne tecnologie si potrebbe trasformare in risorsa quello che adesso è un rifiuto e, quindi, un costo per le amministrazioni comunali italiane, diminuendo non solo i costi per la comunità, ma anche le emissioni di CO2.

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