Addio file allo sportello Equitalia. Se la cartella esattoriale si paga via home banking, si evitano errori e malintesi
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a cura di: Consorzio CBI
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Settore: Riscossione tributi dello Stato e degli Enti Creditori
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L'IDEA IN BREVE
Facilitare la vita del contribuente consentendogli di pagare le cartelle esattoriali comodamente dal proprio profilo di home banking personale. Questo l'obiettivo che Equitalia, la società che svolge la riscossione dei tributi per conto dello Stato e degli enti creditori nei confronti dei cittadini, intende ottenere adottando il servizio CBILL. Le famigerate “cartelle” così non solo diventano più semplici da pagare, facendo risparmiare code e attese agli sportelli. Ma garantiscono anche un surplus di trasparenza, perché l'attualizzazione del debito è effettuata in tempo reale, in modo da evitare spiacevoli incomprensioni o contenziosi dovuti a ritardati pagamenti
L'ESIGENZA
L'obiettivo di lungo periodo entro cui si inscrive il progetto di pagamento via home banking è, per Equitalia, l'attuazione di una strategia multicanale nei confronti degli utenti, sia per quanto riguarda il contatto sia per il pagamento. Parte di questo progetto è l'apertura di nuovi canali di pagamento per il contribuente. Dopo l’invio delle cartelle cartacee via posta, può capitare che un ente creditore si accorga di aver commesso un errore e dunque proceda a inviare ad Equitalia un provvedimento di rettifica parziale del credito vantato, o anche l'azzeramento dello stesso. Ciò a volte porta alla spiacevole situazione in cui il contribuente riceve la notizia di rettifica troppo tardi, quando ha già saldato il debito poi risultato calcolato in modo errato. Per chiudere la situazione debitoria il contribuente deve allora perdere tempo in nuove visite presso gli uffici di Equitalia. Il digitale può aiutare a rompere questi circoli viziosi, fastidiosi per il cliente quanto costosi per la società stessa.
LA SOLUZIONE
La soluzione è stata individuata da Equitalia in CBILL, il servizio di consultazione e pagamento di bollette e altri conti spesa tramite home banking, presso le banche che aderiscono al consorzio CBI (Customer to Business Interaction) a cui aderiscono istituti di credito, intermediari finanziari e altri soggetti autorizzati ad operare nell'area dei servizi di pagamento in Italia e nel territorio dell'Unione Europea. Le banche aderenti al consorzio CBI hanno reso disponibile agli utenti dei propri siti di home banking, a partire dal mese di giugno 2015, il pagamento delle cartelle esattoriali di Equitalia tramite semplici bonifici on line. Non solo: un ulteriore servizio aggiuntivo messo a disposizione degli utenti sul loro profilo di home banking è la l'attualizzazione del suo debito, in modo che il pagamento venga sempre effettuato tenendo conto dell'esatto importo compresi gli interessi, le sanzioni e i ricalcoli che dovessero essere intervenuti a causa di un pagamento fatto in ritardo o di un provvedimento di sgravio, anche parziale, emesso dall’ente creditore.
IL CAMBIAMENTO
Durante i primi quattro mesi dall'attivazione del servizio CBILL, Equitalia ha registrato 150 mila pagamenti effettuati, una tendenza in crescita nonostante il periodo particolare in cui è partito il servizio, che ha cominciato a farsi conoscere dai contribuenti nei mesi estivi. Equitalia non chiede costi aggiuntivi al contribuente, e sta nelle libertà della singola banca, a seconda del contratto che ha sottoscritto con l'utente e delle politiche commerciali che ha adottato, sottoporre eventualmente il servizio a trattenute.
L'AZIENDA
Equitalia Spa, costituita nel 2005, è una società a totale capitale pubblico, partecipata al 51% da Agenzia delle Entrate e al 49% da Inps, ed è organizzata in: holding Equitalia Spa, Equitalia Nord Spa, Equitalia Centro Spa, Equitalia Sud Spa e Equitalia Giustizia Spa. Tramite queste società, Agenti della riscossione operativi sul territorio di competenza e organizzati al loro interno in direzioni generali, regionali e ambiti provinciali, svolge l’attività di riscossione di tributi, contributi e sanzioni. Nel 2014 la società ha riscosso 7,4 miliardi di euro, un dato in crescita del 5% rispetto all'anno precedente.