Flexynets la nuova frontiera del teleriscaldamento
Riccardo Marchetti, ricercatore EURAC: “Una volta realizzato tutto a livello di simulazione testeremo le innovazioni in laboratorio dove abbiamo creato una piccola rete di teleriscaldamento.
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Settore: Energia
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L’azienda/l’ente
Nata nel 1992 come Istituto di Ricerca privato, l’EURAC conta oggi 11 istituti di ricerca, organizzati in quattro aree tematiche: autonomie, montagna, tecnologie e salute.
Gli studiosi dell’EURAC, raccolti nel cuore della Alpi da ogni parte del mondo in team interdisciplinari, elaborano strategie sui temi più sensibili del nostro tempo. Il nome scelto dai soci fondatori, Accademia Europea, esprime la vocazione europeista del centro di ricerca. Gli studi dell’EURAC muovono dalla conoscenza e dalle esigenze del territorio montano e plurilingue dove è sorta, l’Alto Adige, terra di confine tra Italia e Austria dove convivono comunitàà italiane, tedesche e ladine.
I ricercatori studiano la tutela delle minoranze e il plurilinguismo, indagano i cambiamenti climatici, elaborano piani di sviluppo sostenibile con particolare attenzione alle energie rinnovabili e si impegnano per la salute della comunità, conducendo studi biomedici.
Gli istituti dell’EURAC lavorano al fianco di organizzazioni internazionali quali istituti di ricerca e università impegnate nell’ambito dello sviluppo sostenibile e delle tecnologie energetiche, le Convenzioni dei Carpazi e delle Alpi, l’ONU.
L’idea in breve
Flexynets è un progetto di ricerca europeo (Horizon 2020) della durata di tre anni che vuole contribuire a risolvere le tre principali difficoltà degli attuali sistemi di teleriscaldamento: le perdite di calore elevate, la mancanza di un’integrazione di fonti di energia rinnovabile/sostenibile e gli alti costi di installazione.
Per sopperire a questi difetti strutturali, Flexynets ha concepito una nuova generazione di sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento ad alta efficienza, che lavorano a una temperatura vicina a quella del terreno (15-20°C) e che utilizzando pompe di calore per scambiare energia termica tra la rete e gli edifici.
La tecnologia nel dettaglio
Nel dettaglio il progetto Flexynets prevede di sviluppare e simulare un nuovo concetto di rete di teleriscaldamento, con basse temperature del fluido vettore e l’utilizzo di pompe di calore per portare la temperatura dell’acqua al livello necessario all’utilizzatore. Grazie all’uso delle pompe di calore invertibili è possibile somministrare simultaneamente, e dalla stessa rete, calore e raffrescamento. Inoltre Flexynets prevede di recuperare il calore di scarto industriale e degli edifici per poterlo reimmettere nella rete e riutilizzarlo per produrre calore e acqua calda sanitaria.
Tra i casi di riuso di calore di scarto che si stanno studiando ci sono quelli di lavanderie industriali, frigoriferi industriali di magazzini della frutta e supermercati, ma anche sistemi di condizionamento di edifici nel settore terziario, che spesso sono dotati di grandi data cetre.
I modelli generati dalle simulazioni verranno testati nell’impianto pilota che è stato costruito a Bolzano con la finalità di validare empiricamente le potenzialità della tecnologia di Flexynets.
E’ bene sottolineare come il sistema di nuova generazione non entri in competizione con eventuali teleriscaldamenti già presenti sul territorio: infatti Flexynets puó essere integrato in tali reti e utilizzare il calore delle tubazioni di ritorno per aumentare il numero di utenti connessi e quindi abbassare i costi del calore sia per il gestore sia per l’utente finale.
I benefici
Il progetto intende realizzare e validare un modello di teleriscaldamento – integrato, con minori costi di installazione, con minori perdite di calore – che potrebbe essere replicato e diffuso, con benefici per gli utenti, le comunità, l’ambiente. I risultati si traducono in risparmio energetico e minori costi di investimento caricati sugli investitori istituzionali.
La sfida è ambiziosa, ma è stata creata una partnership robusta per affrontarla: EURAC, l’Università tecnica di Stoccarda, l’impresa tedesca ENISYST specializzata in sistemi di monitoraggio e automazione, un’impresa specializzata nella progettazione di reti di teleriscaldamento alimentate da fonti rinnovabili (PlanEnergi - Danimarca), la multinazionale spagnola Acciona e l’italiana Soltigua, impresa specializzata nella progettazione, realizzazione e installazione di collettori solari termici a concentrazione.