Cantiere delle Marche crea yacht su misura dalle caratteristiche uniche
Vasco Buonpensiere, direttore Sales&Marketing Cantiere delle Marche: “La nostra idea iniziale era di creare explorer yacht nuovi, con caratteristiche diverse rispetto al passato: più affidabili, più sicuri e soprattutto più sostenibili. Ci siamo riusciti grazie alle tecnologie e all’ingegno dei nostri ingegneri e designer”
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Settore: Produzione imbarcazioni
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Area tematica: Industry
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L’azienda
Cantiere delle Marche, leader mondiale nel mercato degli yacht dislocanti in acciaio e alluminio, viene fondato nel 2010 da Ennio Cecchini, Amministratore Delegato, Vasco Buonpensiere, direttore Sales&Marketing e Gabriele Virgili, imprenditore anconetano di grande rilevanza sul territorio, Presidente del Cantiere delle Marche e proprietario della facility di CdM, costruita specificamente per la realizzazione di grandi yacht. In pochi anni il Cantiere basato ad Ancona si è affermato nella nautica internazionale, consegnando ad armatori di tutto il mondo Explorer Yacht tra gli 86 e i 157 piedi dalle caratteristiche uniche, capaci di affrontare anche le navigazioni più impegnative alle latitudini più estreme, nella massima sicurezza e affidabilità. Il Global Order Book di Boat International riflette appieno il successo a livello internazionale, illustrando che nel segmento Explorer Yachts – senza distinzione di materiale e dimensione – CdM rappresenta il 17% della produzione mondiale indipendentemente da misura e materiale di costruzione, mentre - restringendo l’analisi agli Yacht Explorer in metallo tra gli 100 e i 148 piedi - Il cantiere anconetano rappresenta addirittura il 42.9% del mercato di riferimento. In soli 10 anni, Cantiere delle Marche ha quindi conquistato la leadership assoluta del mercato di riferimento.
Innovazione e design
La qualità delle imbarcazioni realizzate è garantita dall’esperienza di un network consolidato e fidelizzato di affermate aziende per la carpenteria metallica, le sale macchine, gli arredamenti che, insieme allo staff del cantiere, hanno costruito per decenni navi e yacht apprezzati in tutto il mondo. Un piccolo cantiere che costruisce piccoli yacht, ma di grande qualità, soprattutto capaci di garantire ogni tipo di navigazione a coloro che - come i fondatori del cantiere - amano esplorare grandi orizzonti e andare oltre i limiti dello yachting.
CdM negli anni ha creato una linea unica di explorer yacht flessibili (Flexplorer), che consentano ai propri armatori di navigare senza limiti e senza confini. Imbarcazioni con un grado di flessibilità tale da adattarsi a situazioni e contesti diversi, in grado di trasportare tender di grandi dimensioni e tutte attrezzature (di svago e non) necessarie per navigare verso destinazioni remote ma con tutte le caratteristiche di comfort proprie di uno yacht di lusso. Gli ingegneri di CdM sono in grado di soddisfare tutte le esigenze specifiche di ciascun cliente, rendendo unico ogni modello.
“Cerchiamo di realizzare i sogni dei nostri armatori. Ci sono arrivate richieste di appassionati di archeologia –spiega Vasco Buonpensiere- che volessero a bordo strumenti scientifici per il rinvenimento di reperti subacquei. C’è chi desidera la cantina dei vini a scomparsa e chi ha la necessita di trasportare mountain bike o attrezzatura da surf. Il nostro impegno è volto alla realizzazione di ogni richiesta: questo comporta una continua sfida per cercare la soluzione tecnologica e ingegneristica più adeguata e innovativa”.
Aurelia, un explorer yacht unico
Lunga 39,37 metri e con una larghezza massima di 8,60 metri, Aurelia, grazie a due robusti motori Caterpillar C32 da soli 746kW ciascuno, ha un’autonomia di oltre 5.000 miglia nautiche che le consente di solcare gli oceani o di navigare per settimane senza soste intermedie per rifornirsi di carburante. Disegnata da Sergio Cutolo della Hydro Tec che ne ha anche sviluppato l’ingegneria
Le caratteristiche innovative
La caratteristica che distingue la serie Flexplorer (a cui appartiene Aurelia) da qualsiasi altro yacht nel mondo è la gru per il varo e l’alaggio del grande tender. Si tratta di una struttura di derivazione navale denominata A-frame. L’imponente e robusta ma leggerissima struttura a ponte in carbonio,
Si tratta di una soluzione, sviluppata dal cantiere, la cui realizzazione ha richiesto un notevole sforzo progettuale. La gru è in grado di sollevare un tender di 8,50 metri. Interessante sottolineare che la sua collocazione centrale rende particolarmente agevoli le operazioni di varo e alaggio del tender evitando sbilanciamenti laterali dovuti al carico sospeso lateralmente.
Tra le caratteristiche distintive di questo yacht c’è anche l’asimmetria del Ponte Principale il cui salone incorpora il camminamento laterale di dritta. In tal modo il salone è ancora più ampio e beneficia di una spettacolare vista sul mare grazie a grandi finestre laterali a filo con lo scafo.