Cittadinanza digitale: i progetti della Regione Molise per avvicinare le persone con disabilità intellettive al voto e per preparare i bambini agli eventi sismici
Alberta De Lisio: “Il digitale è sempre un complemento, è uno strumento utile, ma in questi progetti non si perde mai di vista l’importanza del contatto tra le persone”
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Settore: PA
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L'ente
Il Molise è la regione amministrativa più giovane del Paese, essendo stata istituita come ente solo nel 1963 per distaccamento da un'altra, l’Abruzzo: anche se come unità territoriale fu creata nel 1221 con il nome di Contado di Molise da Federico II. Fu scissa dall'antica regione Abruzzi e Molise e divenne la ventesima regione d'Italia, dapprima con la sola provincia di Campobasso, e dal 1970 anche con la provincia di Isernia. E’ la regione italiana con il minor numero di frazioni, ma non di comuni; nel territorio della regione passa il meridiano di riferimento per il fuso orario CET (al quale appartengono l'Italia e buona parte dell'Europa) denominato Termoli-Etna.
Seconda regione più piccola d'Italia, dopo la Valle d'Aosta, la sua superficie si estende per 4.460,65 chilometri quadrati ed è divisa quasi equamente tra zone di montagna, il 55% del territorio, e zone collinari, il 45% del territorio. La zona montuosa si estende tra l'Appennino abruzzese e l'Appennino sannita.
Dato il basso numero di abitanti, 313.278 nel 2014, l'economia del Molise si basa principalmente sul settore primario, dal quale provengono le maggiori rendite economiche.
L’idea in breve
La Regione Molise, a partire dal 2012, ha deciso di implementare con strumenti digitali alcuni percorsi già in atto sulla prevenzione del rischio sismico nelle scuole elementari e sull’educazione civica pensata per le persone portatrici di disabilità intellettive. Sono nate così, all’interno del sito www.sistemamolise.it, due piattaforme online: “Tutto Trema”, attiva da cinque anni, e “Quote Bianche”, disponibile da circa sette mesi. Entrambe vogliono essere un mezzo per migliorare il lavoro svolto dalla Regione in questi due ambiti.
“Quote Bianche…anche noi siamo votABILI”
L’idea di dare il via a un progetto di educazione civica pensato per persone con disabilità cognitive è nato nel 2013 in seguito a uno screening fatto dalla Regione sulla popolazione in occasione di alcune tornate elettorali. I dati raccolti rivelavano che la maggior parte delle persone con disabilità intellettive - pur avendo diritto a esprimere il proprio voto - non si recava alle urne. «Di fatto - sottolinea Alberta De Lisio, Direttore dell’Assessorato al Lavoro e Welfare, all’Istruzione e Formazione, all’Università e Ricerca - coloro che presentano una disabilità intellettiva non esercitano a pieno questo diritto per carenza di informazione ed educazione al voto, scarsa consapevolezza dei loro familiari, amici e operatori di riferimento. Mancano inoltre interventi per facilitare l’esercizio del diritto di voto da parte delle pubbliche istituzioni». La Regione ha così pensato di organizzare dei corsi dedicati, collaborando con le associazioni che sul territorio si occupano di questo tipo di disabilità. Il progetto, da ottobre 2015, è stato implementato con la creazione della piattaforma online “Quote Bianche”. Una piattaforma di e-learning gratuita (collegata a un’app per smartphone e tablet Android) su cui vengono organizzate lezioni virtuali di educazione civica e di diritto pubblico. L’obiettivo, come per le lezioni “in classe”, è quello di tradurre i programmi politici in un linguaggio ad alta comprensibilità, seguendo le regole di Easy Reading condivise a livello internazionale e di avvicinare così i disabili all’esercizio dell’elettorato attivo. Per questa iniziativa la Regione ha coinvolto le Istituzioni, l’Università del Molise, in particolare la Facoltà di Giurisprudenza, e le Prefetture, in modo tale che amministratori, professori di diritto e funzionari potessero spiegare la materia in maniera semplificata. La piattaforma a breve sarà dotata anche di una chat che consentirà ai ragazzi (sono principalmente i giovani infatti a usufruire di questa piattaforma e sono proprio loro ad aver richiesto uno spazio “social”) di confrontarsi all’interno di forum tematici per esprimere le loro opinioni e per rafforzare il percorso didattico in corso. «Questa chat, come ogni funzione del sito - continua De Lisio, sarà strettamente controllata per garantire la privacy e per impedire qualsiasi tipo di “invasione” scorretta dall’esterno». La Regione sta inoltre pensando di inserire nel percorso strumenti per la realtà aumentata, utili a simulare lo scenario di un seggio elettorale e l’azione di voto. Un esercizio importante se si considera che la persona portatrice di disabilità dovrà votare da sola. La legge non prevede infatti, a meno di gravi limitazioni fisiche, che l’operazione di voto venga espletata con il supporto di un caregiver. Il progetto per il momento coinvolge quaranta persone sul territorio, principalmente portatrici di sindrome di Down, ma si pone l’obiettivo di ampliare il suo raggio d’azione e di coinvolgere anche soggetti con altri tipi di disabilità intellettive.
“Tutto Trema…e noi balliamo” per la prevenzione del rischio sismico
L’iniziativa è nata nel 2012, a seguito dell’aiuto prestato dalla Regione Molise all’Emilia Romagna durante l’emergenza legata al terremoto. Da una riflessione condivisa sull’importanza di creare un percorso di prevenzione del rischio sismico nelle scuole, è stato avviato il progetto pilota “Tutto Trema…e noi balliamo” che ha coinvolto due classi di seconda elementare, rispettivamente dell’Istituto Comprensivo di Medolla (Modena) e del Secondo Circolo Didattico “Nicola Scarano” di Campobasso. «L’idea era quella di andare oltre la gestione dell’emergenza, aumentando l’attenzione verso forme di prevenzione da sviluppare nel contesto scolastico in una prospettiva a lungo termine – spiega Alberta De Lisio. Partire da una fascia d’età bassa, 7 anni, lascia lo spazio per promuovere percorsi che possono essere sviluppati e rimodulati negli anni successivi. Non secondariamente volevamo dare vita a un lavoro condiviso che consentisse ai bambini delle due scuole di dialogare sugli stessi temi». E’ stata quindi creata una classe virtuale (http://www.ed-lab.it/lenostreclassi/) in cui gli alunni hanno iniziato a seguire un percorso costruito dalle insegnanti - con il supporto dell’Università del Molise - su tutte le tematiche che gravitano intorno a un evento sismico: come avviene, quali sono i comportamenti corretti per affrontarlo, come gestire la paura… Così, partendo dalla progettazione di una serie di attività di lettura, scrittura e disegno, si è passati a forme di digital storytelling per realizzare materiali sul tema.
I bambini hanno esplorato questi argomenti, producendo e condividendo nella classe virtuale fumetti, storie, filastrocche, acronimi, un alfabeto della sicurezza, video e canzoni. All’interno del progetto sono state usate anche le LIM (Lavagne Interattive Multimediali) per consentire agli alunni delle due scuole di collegarsi via Skype, di conoscersi e di svolgere alcune attività insieme. Attualmente i bambini coinvolti nell’iniziativa sono in quinta elementare e continuano il percorso in maniera più approfondita: hanno intrapreso lo studio della crosta terrestre, riproducendo col supporto del digitale alcuni fenomeni legati al terremoto, e hanno costruito fisicamente dei sismografi, condividendo i video tutorial e le foto nell’aula virtuale per consentire ai bambini della classe a distanza di riprodurre a loro volta il lavoro. «L’utilità del mezzo - conclude De Lisio - è che i bambini, se lo desiderano, possono essere in costante attività su questi temi e possono andare a rivedere quanto realizzato in ogni momento, anche da casa. A gennaio, vicino a Campobasso, c’è stato uno sciame sismico abbastanza importante: gli alunni della classe sono stati i primi a rassicurare le famiglie e gli amici, aprendo il tablet, collegandosi alla classe virtuale e mostrando le loro competenze raccolte in questo book digitale».
Benefici
L’integrazione con il digitale ha ampliato e reso più accessibili e completi i due progetti della Regione dedicati alla prevenzione del rischio sismico nelle scuole e all’avvicinamento al voto delle persone con disabilità intellettive. Con queste iniziative, la Regione ha dato vita a due best practice, che - a costi molto contenuti - possono essere prese a modello e riprodotte anche in altre realtà e su temi differenti.