L’innovazione secondo Intesa Sanpaolo
La vision del Gruppo si rivolge all’esterno, ma anche all’interno, con nuove modalità organizzative
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a cura di: Intesa Sanpaolo
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Settore: Bancario
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Intesa Sanpaolo crede fermamente nell’innovazione come elemento essenziale per il business del futuro. L’innovazione per la Banca è un modello culturale che prevede una contaminazione sia verso l’esterno sia verso l’interno, tra i colleghi e sul territorio italiano; in futuro anche verso l’estero.
Si tratta di una contaminazione “inclusiva”, che opera con Enti territoriali, aziende, incubatori, Università, e che permetterà una crescita non solo per la Banca ma anche per le aziende del territorio, per le persone e per l’economia nazionale.
L’Innovazione in Intesa Sanpaolo si sviluppa secondo tre direttrici:
- Crescita innovativa del Gruppo (smart bank): ricerca di soluzioni innovative per lo sviluppo di prodotti, servizi e processi in ambito banca
- Crescita per il mondo Imprese sul territorio (smart business)
- Crescita per le persone e qualità della vita delle stesse (smart people)
Nell’ambito Imprese la Banca si sta ponendo sempre di più come ruolo di “abilitatore”, proponendo alle aziende Clienti la piattaforma Tech Marketplace, per l’incontro tra domanda e offerta di Innovazione, mentre, nell’ambito del filone smart people, è stato attivato il “Lavoro Flessibile”, per contribuire al miglioramento della qualità di vita dei dipendenti.
Tech-Marketplace, punto di incontro tra domanda e offerta di innovazione
Tech-Marketplace è la prima piattaforma digitale in Italia che promuove l’interazione tra Startup, PMI e grandi aziende, facilitando l’incontro tra domanda e offerta di innovazione tecnologica, finalizzato a partnership, accordi commerciali, licensing tecnologico, investimenti e acquisizioni.
La piattaforma (http://www.tech-marketplace.com/it/), lanciata a maggio 2015, conta circa 6.000 clienti iscritti lato domanda e 900 profili lato offerta. La piattaforma, sul lato “domanda”, è stata promossa in una fase iniziale presso le aziende clienti del Gruppo, che possono accedere al servizio sottoscrivendo un contratto recandosi in filiale.
Le start up e le PMI che “offrono” innovazione sono ingaggiate e verificate attraverso le iniziative del Gruppo, come Intesa Sanpaolo Start-Up Initiative: la soluzione offerta deve essere almeno a livello prototipale e la start up deve essere davvero innovativa.
L’impresa entra nel Tech-Marketplace utilizzando il proprio account e compila una scheda attraverso la quale rende evidente la propria “domanda” di innovazione o la propria “offerta”.
La partecipazione alla piattaforma consente di ricercare una possibile controparte, di notificare il proprio interesse, di accedere ai contatti per avviare una trattativa.
A circa un anno dall’inizio del progetto i contatti B2B sono stati oltre 500. Se la scheda è compilata in modo chiaro e completo, la ricerca di un partner che possa rispondere alle esigenze aziendali è ovviamente facilitata. La piattaforma si avvale infatti di un motore di ricerca che mette in relazione domanda e offerta e presenta un elenco di possibili partner tendendo conto della corrispondenza tra variabili, quali il settore industriale, l’area geografica, le parole chiave impiegate nel profilo, l’attività effettuata sulla piattaforma.
Il progetto prevede a breve nuovi sviluppi: ad esempio la possibilità per le start up di rendere evidente con un bollino l’incubatore di appartenenza o la partecipazione a programmi di accelerazione; l’apertura di una sezione della piattaforma dedicata all’ecosistema dell’innovazione (es. incubatori, fondi, università); l’allargamento della copertura ai detentori di brevetti.
Innovare l’organizzazione del lavoro: il progetto Lavoro Flessibile
Per il Gruppo Intesa San Paolo, innovare significa adottare un nuovo approccio culturale e questo si riflette anche nell’organizzazione del lavoro.
Il Progetto Lavoro Flessibile è una nuova modalità di svolgimento della prestazione lavorativa che permette ai dipendenti del Gruppo di lavorare in un luogo diverso dall’ufficio, cioè da casa, da altra sede aziendale o presso il cliente; il Gruppo ha istituito oltre 50 sedi di coworking presso le proprie sedi, dove i “lavoratori flessibili” possono recarsi.
Il progetto sfrutta le potenzialità offerte dall’evoluzione delle tecnologie informatiche e dell’organizzazione del lavoro, migliorando la produttività e la motivazione; utilizzando un portatile, con procedure e protocolli che garantiscono l’assoluta sicurezza e il rispetto della privacy, lavoratrici e lavoratori possono pianificare l’attività in remoto, sino a 8 giorni al mese da casa, e senza limiti dalle sedi aziendali, previo accordo con il proprio responsabile prenotazione del posto di lavoro nella sede di coworking e con sostanziale invarianza dell’orario di lavoro, già flessibile grazie alle normative aziendali e di settore.
La diffusione del Lavoro Flessibile è stata agevolata dai processi di digitalizzazione, in quanto sarebbe complesso far lavorare in remoto pratiche cartacee.
I principi, definiti negli accordi sottoscritti tra l’Azienda e le Organizzazioni Sindacali, che regolano il Lavoro Flessibile sono la volontarietà, la possibilità di revoca, l’inclusione (possibilità di adesione per tutte le persone delle strutture coinvolte).
Il progetto è nato da un forte impulso dei vertici dell’azienda: il testimonial del progetto è stato infatti il Dott. Lodesani, Chief Operating Officer del Gruppo Intesa Sanpaolo. Ma si è diffuso su base volontaria nelle diverse strutture, con ampia soddisfazione tanto dei responsabili, che dei colleghi coinvolti. La revoca è sempre possibile, ma ad oggi non è mai stata utilizzata.
L’integrazione di un approccio top down con un approccio bottom up ha favorito un aumento dell’efficienza del sistema, la riduzione dei permessi e delle assenze per malattia, il miglioramento della qualità della vita dei “lavoratori flessibili”, con un effetto win win.
Attualmente il lavoro flessibile è una delle modalità ordinarie di svolgimento della prestazione lavorativa e coinvolge 13 società del Gruppo con l’adesione di oltre 6.000 colleghi di cui circa 4.500 lo utilizzano regolarmente. E’ in corso la progressiva estensione a tutto il Gruppo, e la diffusione di un nuovo paradigma organizzativo, basato su un rapporto di fiducia e non sul controllo.
L’azienda
Intesa Sanpaolo è il gruppo bancario nato dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo IMI, due grandi realtà bancarie italiane caratterizzate da valori comuni che si sono aggregate per crescere, per servire meglio le famiglie e per contribuire ulteriormente allo sviluppo delle imprese e alla crescita del paese. Intesa Sanpaolo si colloca tra i primissimi gruppi bancari dell'eurozona con una capitalizzazione di mercato di 38,6 miliardi di euro*. Intesa Sanpaolo è leader in Italia in tutti i settori di attività (retail, corporate e wealth management). Il Gruppo offre i propri servizi a 11,1 milioni di clienti in Italia, avvalendosi di una rete di circa 4.100 sportelli presenti su tutto il territorio nazionale con quote di mercato non inferiori al 13% nella maggior parte delle regioni.
I dipendenti del Gruppo sono circa 90.500, di cui circa 65.000 in Italia, con una forte componente femminile.
*al 31 maggio 2016