Smart Bin: il cassonetto intelligente di Fater per il riciclo dei pannolini e dei prodotti assorbenti per la persona
Con l’innovativo dispositivo automatizzato per la raccolta differenziata di prodotti assorbenti usati si arriva a un recupero dei materiali del 100%

Smart Bin: il cassonetto intelligente di Fater per il riciclo dei pannolini e dei prodotti assorbenti per la persona

Domenico Di Francescantonio, CIO Fater Group: “Abbiamo messo a punto un cassonetto intelligente, economico e che necessita di scarsa manutenzione. Lo abbiamo progettato con una tecnologia a

  • Settore: Prodotti per la persona e la casa

  • Area tematica: Retail & Travel Smart Communities

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L’azienda
Fater, è un'azienda italiana, joint venture paritetica fra Procter & Gamble e Gruppo Angelini. Produce e distribuisce in 39 Paesi, nei mercati dell’Europa Occidentale e Ceemea, i prodotti a marchio Ace Neoblanc e Comet; in Italia ha ampliato fin dagli anni 60 i mercati dei prodotti assorbenti per la persona, oggi produce e commercializza per l’Italia i prodotti a marchio Pampers, LINES, LINES Specialist, Tampax.

L’azienda ha oltre 1600 dipendenti in Italia e nel mondo, 5 impianti e un fatturato di oltre 900 milioni di Euro.

Fater investe in innovazione circa il 4% del fatturato annuo. Conoscenza del consumatore e dei mercati, competenze condivise, ricerca dell’efficienza sono i driver della crescita nel lungo periodo. La sede è a Pescara; gli stabilimenti di produzione in Italia sono a Pescara e Campochiaro (CB), all’estero sono in Portogallo, a Porto, in Marocco, presso Mohammedia, e in Turchia a Gebze.

FaterSMART è la business unit dedicata alla ricerca, sviluppo, industrializzazione e commercializzazione della prima e unica tecnologia al mondo in grado di riciclare prodotti igienici per la persona usati, come pannolini per bambini, pannoloni per incontinenza e assorbenti igienici femminili, e trasformarli in materie prime seconde ad alto valore aggiunto.

L’idea in breve

FaterSmart ha sviluppato il primo impianto industriale per riciclare completamente i prodotti assorbenti usati e trasformarli in cellulosa, plastica e polimeri, che possono essere utilizzati in diversi processi produttivi.

Nell'ambito di questo progetto il dipartimento ICT ha progettato una soluzione che ha l'obiettivo di incentivare i consumatori a utilizzare l'infrastruttura. Alla base della soluzione c'è un cassonetto dei rifiuti, Smart Bin, altamente innovativo che funziona con tecnologia proprietaria e si attiva non appena l'utente è in prossimità. Il cassonetto si apre automaticamente e lascia l'utente depositare i pannolini usati. A questo punto il dato con i chilogrammi conferiti finiscono su un cloud che tiene traccia del totale raccolto. Questo dato è visualizzato anche sull'app del consumatore. A fronte dei chilogrammi conferiti nel tempo si possono generare sconti e iniziative di marketing collegate direttamente al sistema.

Smart Bin, come funziona
Smart Bin è un dispositivo automatizzato per la raccolta differenziata di prodotti assorbenti per la persona usati (pannolini, pannolini per incontinenti, assorbenti igienici), progettato per facilitare i cittadini nel conferimento di questa tipologia di rifiuti e i comuni nella raccolta. Il cassonetto si apre senza alcun contatto umano. Gli utenti infatti, si registrano al servizio tramite un’applicazione per smartphone dedicata. Questa app viene utilizzata per l’apertura del dispositivo, ma consente anche agli utenti di ricevere premi e incentivi in occasione di ogni conferimento.

Mediante la connessione beacon/bluetooth tra Smart Bin e smartphone dell’utente è possibile aprire lo sportello del cassonetto senza toccarlo. Oppure grazie alla lettura card tramite tecnologia NFC, carta magnetica o barcode si può attivare l’apertura anche senza smartphone (opzionale).

Il design è stato pensato per essere integrato nel territorio cittadino. È stato progettato per abbattere i costi di manutenzione e per ridurre al minimo l’elettronica grazie a un sistema cloud di trasferimento dati e una connessione 3G per la diagnostica di funzionamento e la trasmissione dati alla centrale operativa.

Smart Bin può essere svuotato dai veicoli standard per la raccolta dei rifiuti.

Inoltre il cassonetto è stato pensato per essere alimentato tramite pannello solare da 100 watt con due batterie di accumulo e misurazione dell’energia accumulata.

Un sistema di sanificazione con ugelli che spruzzano enzimi all’interno del cassonetto garantisce la totale assenza di odori e insetti.

Smart Bin può essere equipaggiato con una serie di sensori e ‘optional’ per il rilevamento del livello di riempimento, la segnalazione e il blocco automatico “troppo pieno”, il rilevamento dello status tramite scheda madre, la registrazione del peso dei rifiuti conferiti tramite bilancia, il segnalatore visivo a LED.

Benefici ambientali ed economici

L'hardware e il software di gestione di Smart Bin consentono di inviare i dati (peso, stato di funzionamento, utente che conferisce) eliminando apparati, sim 3G, schede e processori on board. Questo differenzia gli Smart Bin dai cassonetti finora in commercio: i costi di realizzazione, gestione e manutenzione diventano vantaggiosi rispetto al mercato. Al momento sono stati installati in diversi ipermercati di Verona e la sperimentazione ha avuto successo. La fase successiva del progetto è produrre e distribuire in altri comuni italiani, ma anche all’estero.

In generale, il processo FaterSMART comporta notevoli vantaggi ambientali ed economici: in Italia l’eliminazione di prodotti assorbenti dalle discariche e dagli inceneritori eviterebbe emissioni equivalenti a quelle assorbite ogni anno da oltre 18 milioni di alberi. Riciclare questi rifiuti potrebbe salvare il consumo di 10 ettari di terreno ogni anno, un’area equivalente a 13 campi da calcio.

Da 1 tonnellata di rifiuti separati, è possibile produrre fino a 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente.

Per ricavare ancora più valore dalle materie prime seconde, FaterSMART ha creato e coordina il consorzio EMBRACED, un’iniziativa finanziata dalla Comunità Europea che coinvolge 13 partner di 7 Paesi diversi. L’obiettivo del consorzio è sviluppare un modello integrato di bioraffineria, basato sulla valorizzazione della frazione cellulosica dei prodotti assorbenti per la persona usati, per la produzione di polimeri e biofertilizzanti a base biologica.

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