Colnago adotta la Blockchain contro la contraffazione
Manolo Bertocchi, Head of Marketing Colnago: “L’utilizzo della Blockchain consente di difendere il valore di una bicicletta Colnago nel tempo, garantendo l’autenticità della bicicletta e la sua proprietà”.
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Settore: Industria manifatturiera
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Area tematica: Mobility Industry
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L’azienda/l’ente
La storia della Colnago inizia nel 1954 a Cambiago, con una piccola bottega artigiana prima di riparazione di bici e poi di produzione di telai. La storia della ditta è legata al Giro di Italia e alle grandi gare ciclistiche sin dall’inizio: nel 1955 il ventitreenne Colnago partecipa al Giro d'Italia come vice meccanico per la Nivea-Fuchs di Fiorenzo Magni, poi vincitore della corsa; due anni dopo fornisce i telai alla Leo-Chlorodont, con Gastone Nencini vincitore del Giro d'Italia, mentre nel 1960 equipaggia la Philco capitanata da Guido Carlesi. Anche se con altri marchi, le bici di Colnago vincono insieme a Luigi Arienti, Michele Dancelli, Gianni Motta, Rudi Altig e soprattutto Eddy Merckx. Nel 1974 il nome di Colnago è associato per la prima volta in maniera diretta a una squadra professionistica. Un lungo cammino per un marchio che nel tempo è stato associato alla formazione spagnola KAS, alla Scic e alla Lampre con Giuseppe Saronni, alla prima squadra araba inclusa nel World Tour, l'UAE Emirates, ai ciclisti dell'Unione Sovietica alle Olimpiadi, alla squadra belga Boule d'Or e a quella olandese Kwantum Hallen. Nel 2020 la maggioranza dell'azienda è ceduta ad un fondo arabo di Abu Dhabi, Chimera Investments Llc. L’azienda in tre anni triplica i fatturati, senza abbandonare il proprio segmento di mercato e una filosofia di prodotto che la rende famosa e diffusa nel mondo.
Ricerca e nuove tecnologie
Il mondo delle biciclette Colnago è strettamente connesso alla ricerca tecnologica e dei materiali, per arrivare a produrre tubazioni e componenti sempre più performanti e leggeri. Nel 1983 arriva sul mercato il telaio Colnago Master, nel 1986 Colnago avvia una collaborazione con Ferrari, per arrivare a produrre il telaio Concept: tubi e congiunzioni in fibra di carbonio, freni idraulici, ruote a tre raggi disegnate dallo stesso Enzo Ferrari e cambio inglobato nella corona.
Nel 1995 un nuovo telaio, il C40, in fibra di carbonio è il primo a vincere la Parigi-Roubaix. La ricerca continua, insieme ai nomi di maggior spicco nel panorama ciclistico e a centri di ricerca come il Politecnico di Milano.
L’idea in breve
Su un mercato mondiale, una bicicletta Colnago è anche un bene che acquista valore nel tempo e come tale deve essere difeso dalla contraffazione e dai furti. Come dimostrare la proprietà della bicicletta, in assenza di un sistema di riconoscimento accettato da tutti? E come essere certi che la bicicletta che voglio acquistare è una Colnago? La scelta di Colnago è stata quella di combattere la contraffazione con la Blockchain. Grazie al partner MyLime, Colnago registra le operazioni di produzione delle biciclette sulla Blockchain Polygon. Queste risultano salvate in modo sicuro e irrevocabile su un database diffuso. Il dato è certificato e è accessibile a tutti. Con il lancio della nuova C68 Colnago ha introdotto per la prima volta l’uso della tecnologia Blockchain su una bici di serie.
L’App Colnago
All’acquisto sulla bicicletta viene applicato un tag NFC che, scansionato, collega le informazioni digitali alla bicicletta fisica. Il risultato è un certificato di autenticità digitale, che ha il vantaggio di non essere corruttibile o replicabile. L’utente, dopo l’acquisto, registra il suo acquisto scrivendolo in Blockchain tramite l’App Colnago. Lì accede alla storia della bicicletta (data di creazione e componenti originali) e ottiene un vero e proprio certificato di proprietà, che gli dà vantaggi a fini assicurativi, di garanzia, e aumenta il valore della bicicletta anche quando si decide di rivenderla. L’app consente inoltre il passaggio di proprietà certificato, trasferendo i vantaggi anche sull’acquirente di seconda mano.
I benefici
Colnago è la prima e unica azienda ad utilizzare la blockchain per proteggere i propri prodotti. Le informazioni certificate dall’azienda e messe a disposizione dell’acquirente riguardano: l’autenticità della bicicletta e del telaio, proteggendo gli acquirenti anche dell’usato dalle contraffazioni; l’attestazione di proprietà della bicicletta e del telaio e la possibilità di effettuare un vero e proprio passaggio di proprietà in caso di vendita, con relativa estensione della garanzia al secondo proprietario; la certificazione delle specifiche tecniche della bicicletta come da acquisto originale. Le tecnologie digitali offrono dunque una garanzia legale, che va ad integrare le garanzie di qualità riconosciute universalmente nel mondo del ciclismo.