Il Centro Diagnostico Italiano verso il primo prototipo di Digital Twin dei pazienti
Innovazione digitale per la strutturazione e gestione dei dati sanitari

Il Centro Diagnostico Italiano verso il primo prototipo di Digital Twin dei pazienti

Alessandro Maiocchi, CDI e Innovation Hub Director, Bracco spa: “I Digital Twin sono repliche virtuali di oggetti o sistemi fisici. In campo sanitario le potenzialità delle rappresentazioni digitali dei sistemi biologici sono molto interessanti per organizzare le informazioni cliniche di un paziente: CDI sta andando in questa direzione."

L’azienda/l’ente
Il Centro Diagnostico Italiano, attivo a Milano dal 1975, è una struttura sanitaria ambulatoriale a servizio completo orientata alla prevenzione, diagnosi e cura in regime di day hospital.
È presente sul territorio lombardo attraverso un network di strutture, collocate in Milano, Corsico, Rho, Cernusco sul Naviglio, Corteolona, Pavia, Varese e San Rocco al Porto. Nel 2006 la sede di via Saint Bon a Milano ha ricevuto il prestigioso accreditamento da parte di Joint Commission International. Nel 2018 l’accreditamento è stato esteso a tutti i poliambulatori e al Centro di Fisioterapia e Riabilitazione. Con oltre 1000 persone tra medici specialisti, tecnici sanitari, infermieri e impiegati, CDI serve ogni anno oltre 400mila pazienti.

L’idea in breve
Lo sviluppo delle tecniche di diagnosi e delle analisi, un approccio più consapevole verso la prevenzione delle malattie, una maggiore attenzione delle persone alla propria salute e al proprio benessere hanno creato una situazione tale per cui ognuno di noi, anche in salute, deve gestire una notevole quantità di dati radiologici e di dati clinici, di referti, di informazioni sulle patologie e sui ricoveri. 
Soprattutto arrivati ad una certa età, la ricostruzione della propria storia sanitaria non è una cosa semplice, ma è invece importante perché i medici e gli specialisti che ci prendono in carico sappiano che cosa è avvenuto prima di una nuova visita. Il fascicolo sanitario esiste ma spesso non è completo, e non mette a disposizione tutti i dati, ma solo alcuni, ad esempio i referti ma non gli esami completi. L’idea di un Digital Twin, un gemello digitale che ricostruisce anche visivamente la storia clinica di una persona, permette di concentrare in un unico ambiente digitale e strutturato tutti i dati, e consente la condivisione tra differenti clinici, l’approfondimento di problematiche di maggiore interesse, la storicizzazione di una patologia o di una sindrome. Inoltre rende possibile una comparazione tra storie cliniche di due o più pazienti, per trovare il trattamento più efficace in condizioni simili.  

Il Digital Twin del paziente
Il CDI ha avviato un progetto di ricerca per la realizzazione di un primo prototipo di Digital Twin per i propri pazienti entro la fine del 2023. Questa realizzazione richiede innanzitutto la strutturazione dei dati all’interno di un unico framework digitale. Le tecnologie e le competenze necessarie per la creazione dell’infrastruttura d’integrazione digitale sono state offerte ed implementate da Mia-Care. La flessibilità e la potenza computazionale delle tecnologie impiegate ha permesso la realizzazione di un sistema di armonizzazione e aggregazione dei dati in tempo reale provenienti da diverse sorgenti.
I dati clinici, indipendentemente dalla loro origine, sono visualizzati attraverso un portale configurato e personalizzato in funzione delle diverse specialità cliniche. Il portale offre ai medici specialisti del CDI una rappresentazione più olistica dello stato di salute dei loro pazienti e consente di usufruire anche di applicazioni di Intelligenza Artificiale per la valutazione del rischio.

Verso la medicina personalizzata
Nel settore sanitario, i Digital Twin rappresentano copie virtuali dei pazienti, compresi tessuti, organi e processi fisiologici. La loro applicazione potenzialmente può trasformare l'assistenza ai pazienti andando verso una medicina sempre più personalizzata e orientata da diverse tipologie di dati, relazionati tra loro.
L’uso dei gemelli digitali, inoltre, consente di storicizzare i dati o di aggregarli tra loro. Si pensi ad esempio alla modellizzazione delle complesse interazioni fra fattori genetici e fattori ambientali, per monitorare l’andamento della malattia e ottimizzare le cure. O per consentire previsioni e valutazioni.  

I benefici
Nel complesso, i gemelli digitali hanno un immenso potenziale per rivoluzionare l'assistenza sanitaria, migliorando le cure e i risultati per i pazienti, riducendo i costi e migliorando la ricerca e la formazione medica. L'applicazione più ambiziosa dei gemelli digitali mira a ottenere una rappresentazione digitale completa del paziente fisico, per migliorare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie. Inoltre la diffusione dei gemelli digitali può migliorare i processi di gestione organizzativa e l'allocazione delle risorse. CDI è all’inizio di questo percorso, ma già a settembre i medici della struttura potranno utilizzare una nuova piattaforma, a avere accesso alle informazioni su un paziente visualizzate attraverso immagini, documenti e video. 

 

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