L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale digitalizza la gestione dei flussi dei mezzi pesanti nel porto di Genova
Rossella Burruano, Responsabile Ufficio Sistemi Portuali e Processi Logistici: “Con il nuovo sistema, l’autista può restare in cabina e svolgere tutte le operazioni in digitale: un cambio di paradigma per il lavoro in porto, che garantisce efficienza, sicurezza e tracciabilità”
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Settore: Pubblica Amministrazione
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Area tematica: Sustainability Mobility
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L’ente
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è un ente pubblico non economico di rilevanza nazionale, dotato di autonomia amministrativa, organizzativa e finanziaria, e sottoposto alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Istituita nell’ambito della riforma della governance portuale introdotta dal Decreto Legislativo 169/2016, l’Autorità è responsabile della gestione dei porti di Genova, Savona, Pra’ e Vado Ligure. Costituisce il principale sistema portuale italiano per volumi di traffico e complessità operativa. Nel 2024 ha registrato 64,5 milioni di tonnellate di traffico complessivo, 2,8 milioni di TEU di traffico container e 5 milioni di passeggeri. Conta circa 300 dipendenti.
L’idea in breve
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha sviluppato un progetto per digitalizzare la gestione dei flussi dei mezzi pesanti in transito nel porto di Genova, ottimizzando le operazioni di carico e scarico della merce containerizzata.
Dal Port Community System alla digitalizzazione dei flussi
Il progetto “Appuntamento Intermodale” si inserisce in un percorso di digitalizzazione avviato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale nel 2004 con l’introduzione del Port Community System (PCS), il sistema digitale per lo scambio documentale tra gli operatori pubblici e privati del porto. In circa vent’anni, l’Autorità ha digitalizzato tutti i principali flussi documentali legati ai processi di importazione, esportazione e transhipment, con attenzione particolare alle merci containerizzate. È stato esteso l’obbligo di titolo di accesso (badge ADSP) a tutto l’autotrasporto e sono state consolidate procedure per la gestione degli accessi di merci, veicoli e persone attraverso i varchi portuali. La documentazione digitale già presente ha costituito una base solida per potenziare tracciabilità e sincronizzazione lungo tutta la filiera logistica.
Il progetto di innovazione
Già a partire dal 2020, con la pandemia, è emersa l’esigenza di limitare i contatti diretti tra autisti e operatori, riducendo lo scambio di documenti cartacei. L’obiettivo era semplificare le operazioni, permettendo ai conducenti di rimanere in cabina, e ottimizzare la gestione dei flussi di mezzi pesanti in ingresso e uscita dai terminal container. In questo quadro si inserisce il progetto “Appuntamento Intermodale”, sviluppato in fase sperimentale nel 2022 e a regime dal 2024, che ha introdotto strumenti digitali dedicati all’interazione dell’autotrasporto con la filiera logistica portuale. L’iniziativa consente la prenotazione digitale degli accessi ai terminal, migliorando la tracciabilità delle operazioni, la sicurezza ai varchi portuali, la sincronizzazione e la fluidità delle attività logistiche. Il sistema, integrato nel PCS, rappresenta un’evoluzione significativa della piattaforma digitale portuale e risponde alle nuove esigenze di efficienza e sicurezza.
Come funziona
Il progetto si compone di tre elementi principali: la digitalizzazione della catena documentale, un front office virtuale per gestire gli accessi al porto e un’app mobile dedicata agli autisti. L’obiettivo è ottimizzare i flussi di mezzi pesanti in ingresso e uscita, migliorando tracciabilità, sicurezza e coordinamento tra gli operatori. Il sistema ruota attorno al “Viaggio”, un’entità digitale che collega mezzo, conducente e merce, contenendo tutte le informazioni e i documenti necessari per il transito e lo scambio. Il viaggio è costituito da: identificazione del mezzo (targa) e del conducente (badge ADSP), data prevista di arrivo, merce da consegnare e magazzino/terminal di destino, merce da ritirare e magazzino/terminal di prelievo. Il sistema consente a tutti gli attori coinvolti di consultare in tempo reale lo stato delle operazioni e della documentazione. L’app, già operativa a Genova e in fase di estensione a Savona, consente agli autisti di accedere ai varchi, ricevere indicazioni e completare le procedure senza scendere dal mezzo. Sul piano infrastrutturale, è stata completata di recente la migrazione del sistema al cloud del Polo Strategico Nazionale.
Benefici
Il nuovo modulo consente una gestione più efficiente e sicura dei flussi, migliorando la tracciabilità, la sincronizzazione operativa e la fluidità delle attività logistiche. L’AdSP è impegnata a estendere la soluzione digitale a tutte le tipologie merceologiche e allo scalo di Savona, garantendo l’interoperabilità tra sistemi locali. L'intento è infatti quello di realizzare una soluzione scalabile, aperta, open source e adattabile, in linea con le linee guida AGID, con l’obiettivo di uniformare i processi portuali e facilitare l’interazione tra operatori pubblici e privati. Tra i principali vantaggi del sistema adottato: standardizzazione dei processi per procedure omogenee tra porti diversi; riduzione dell’inserimento multiplo dei dati, grazie allo scambio digitale tra enti come dogana e capitaneria; tracciabilità e certificazione di ogni operazione; integrazione con la logistica retroportuale, per collegare il porto a magazzini e aziende dell’entroterra; sicurezza, assicurata dalla corrispondenza univoca tra persona, mezzo e merce. Sebbene l’app non introduca una tecnologia inedita, è il suo impiego nel contesto a renderla un caso unico nel panorama portuale italiano.