La Distilleria F.lli Caffo abbraccia le strategie dell’Industria 4.0
Innovare la tradizione: i processi si automatizzano, le materie prime e la qualità rimangono invariate

La Distilleria F.lli Caffo abbraccia le strategie dell’Industria 4.0

Sebastiano Caffo, Owner Distilleria F.lli Caffo: “La nostra strategia è stata quella di fare innovazione attraverso la tradizione. Il mercato e i numeri ci hanno dato ragione”.

L’azienda
La storia della Distilleria F.lli Caffo, da cui nasce un moderno gruppo imprenditoriale controllato dalla Holding “Caffo 1915 srl”, racconta di un’impresa familiare con sede a Limbadi in provincia di Vibo Valentia, e la quarta generazione al timone dell’azienda. La Distilleria F.lli Caffo ha saputo eccellere diventando leader nel proprio mercato di riferimento, declinando l’innovazione su una nuova dimensione: il recupero di conoscenze dalla propria tradizione e da quella dei territori e l’integrazione con le più avanzate conoscenze e tecnologie disponibili.
La Distilleria F.lli Caffo è top player nel settore delle Bevande Spiritose, che ha sostenuto lo sviluppo di nuove linee di prodotto partendo dalle “ricette di famiglia”. Vecchio Amaro del Capo è il prodotto di punta lanciato anche nella versione al peperoncino di Calabria con il nome Red Hot Edition; la riserva dedicata al Centenario della Distilleria Caffo (1915/2015), è stata prodotta in quantità limitata utilizzando pregiate partite di acquaviti di vino invecchiate lungamente in botti di rovere di Slavonia custodite per decenni in magazzini di invecchiamento sotto il controllo dello Stato italiano. Emporia Gin nasce dalla reinterpretazione di una bevanda spiritosa basata su specie officinali tipiche calabresi come il ginepro fenicio infuse in finissimo alcole neutro ottenuto al 100% da grano. Una miscela segreta, in cui l’esperienza dei Mastri distillatori, si mescola all’acqua del Mar Tirreno e agli aromi dei principali estratti vegetali tipici del Mediterraneo, generando, attraverso un processo di doppia distillazione, un sapore unico e raro.
La storica distilleria ha ampliato e innovato gli impianti in Calabria vicino a Capo Vaticano, da cui ha preso il nome l’amaro, nella logica dell’industria 4.0; nell’azienda agricola Borgo del Feudo si coltivano gran parte delle erbe e spezie alla base delle ricette dei liquori firmati Caffo. Una nota merita anche il nuovissimo stabilimento dedicato ai prodotti Liquirizia Caffo. Fanno parte di Gruppo Caffo 1915 la Distilleria Durbino-Friulia di Passons Pasian di Prato (Ud) e la Mangilli - Cantine e Distillerie - Flumignano di Talmasson (Udine) e lo stabilimento Borsci di Taranto dove si produce il memorabile Elisir Borsci S. Marzano. Le recenti acquisizioni degli storici marchi Ferrochina Bisleri di Milano e Petrus Boonekamp il padre di tutti gli amari, rendono di fatto Gruppo Caffo 1915 ‘Lo specialista degli amari’. La forza vendita del Gruppo è costituita da circa 80 agenti sul territorio nazionale. Questa è la storia di un’azienda che è passata dal 1% di quota di mercato negli anni ’90 all’attuale 40% che trova fondamento su una strategia incentrata sull’innovazione pensata con un orizzonte di lungo periodo e basata sull’alleanza tra l’impresa e il mondo della ricerca.

Innovare grazie alla ricerca
Caffo è uno dei fondatori del Polo di Innovazione Agrifood, finanziato dalla Regione Calabria; in collaborazione con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e con il FocussLab (Food Chemistry, Authentication, Safety and sensoromic Laboratory), specializzato in food computing, ha consolidato quella strategia basata sull’«Innovation Through Tradition», reinterpretando le conoscenze in chiave innovativa.
Nel centro di ricerca si è avuto modo di definire i fondamenti scientifici dei processi con i quali si produce l’amaro per poter innovare e automatizzare le procedure mantenendo alta la qualità del prodotto: l’analisi sensoriale è stata integrata alle analisi chimiche.
Gruppo Caffo 1915, nel Polo dell’Innovazione, ha investito nella creazione di un originale modello di trasferimento tecnologico basato sulla Rete delle Hall Tecnologiche, spazi all’interno delle imprese che ospitano sistemi pilota necessari a sperimentare, reinterpretare e testare innovazione di processo e di prodotto con il fine ultimo di applicare l’innovazione direttamente ai processi produttivi industriali.  Solo per fare un esempio, gli infusori manuali sono stati automatizzati, ma le materie prime sono rimaste le stesse. L’obiettivo è aumentare la produzione e accrescere i quantitativi, con un risultato di alta qualità.

Industria 4.0
L’intero processo è automatizzato: dalla miscelazione di erbe e spezie, alla infusione, all’invecchiamento, all’imbottigliamento del prodotto finito, sino all’implementazione dei robot per la preparazione degli stock di prodotti da porre in magazzino prima dell’immissione sul mercato.
Vecchio Amaro del Capo è prodotto nei nuovi stabilimenti coperti da un impianto fotovoltaico che provvede alle esigenze energetiche dell’azienda. Affinato nei grandi tini e trasferito da uno stabilimento all’altro con condutture sopraelevate mantiene lo stesso gusto inconfondibile dell’amaro prodotto manualmente.
L’innovazione ha consentito di rispondere alle richieste di un mercato in continua crescita, ma anche di realizzare prodotti nuovi, basati sulla ricerca di nuove spezie e su modalità di produzione e invecchiamento più efficienti. Del resto, l’azienda ha molte idee nel cassetto per creare nuovi prodotti: il patrimonio di ricette, che si tramandano di generazione in generazione, ammonta a più di mille documenti.

Benefici
La strategia basata sull’«Innovation Through Tradition» è stata premiata dai numeri:
oggi, rispetto al momento in cui è stata avviata l’esperienza del Polo di innovazione, l’azienda Caffo ha moltiplicato il proprio fatturato (da 50 a quasi 100 milioni di euro), è presente in oltre 70 Paesi nel mondo, ha realizzato nuovi prodotti per sé e per altre aziende del proprio gruppo e ha raddoppiato il numero delle bottiglie vendute ogni anno.

 

 

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