"SAFENG | PC", soluzioni innovative antincendio per la tutela dei beni culturali in tutto il mondo
Simona Decicco, Resp. Marketing e Comunicazione Tema Sistemi: “Siamo italiani e abbiamo il privilegio di vivere circondati da arte e cultura. Ci è sembrato giusto mettere il nostro know-how al servizio di un progetto per la tutela di questo patrimonio”
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Settore: Sistemi e prodotti antincendio
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Area tematica: Industry
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L’azienda
Fondata nel 1990, Tema Sistemi S.p.A. è un’azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di sistemi e prodotti antincendio certificati, nel settore industriale, civile e navale. Il dipartimento R&S aziendale porta avanti la ricerca di settore in stretta collaborazione con enti di normazione, istituzioni e poli universitari, sviluppando soluzioni antincendio tecnologicamente avanzate e dal design innovativo, specifiche per le esigenze di ogni cliente. Il team di tecnici si occupa di tutte le fasi del progetto: ingegneria, produzione, installazione, manutenzione dei prodotti e servizi di customer care. Tema Sistemi ha sede legale a Russi (Ravenna), una sede produttiva a Taranto, una sede operativa a Torino, due sedi commerciali a Roma e Milano. L’azienda si rivolge sia al mercato nazionale che estero coprendo oltre 50 Paesi in tutto il mondo, conta circa 130 dipendenti e ha un fatturato che si attesta nel 2020 intorno ai 10 milioni di euro.
Innovazione al servizio della cultura
Il progetto SAFENG Patrimonio Culturale nasce dalla volontà di proteggere il patrimonio artistico e culturale dai pericoli del fuoco. Anche se l’incendio è un evento raro nei luoghi della cultura, può verificarsi con danni incalcolabili. Ne sono un esempio il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro La Fenice di Venezia o, all’estero, la cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Per questo motivo, Tema Sistemi ha voluto impiegare il suo know-how per realizzare un sistema antincendio innovativo e specifico per la protezione di musei, di edifici di interesse storico e delle opere custodite al loro interno. Una soluzione che non ripari solo dal fuoco ma che – entrando in funzione – non danneggi le pitture, i materiali, gli ambienti.
La nascita della start up innovativa Firtech
Nel 2020 l’idea ha cominciato a prendere forma grazie alla nascita della start up innovativa Firtech, creata proprio per questo progetto da un ramo di Tema Sistemi, e alla collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara, con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con Ferrara Fiere e Congressi.
Il primo step è stato quello di comparare gli impianti antincendio già esistenti, valutando, a parità di efficacia, tre aspetti considerati chiave: il grado di dannosità per le opere, il grado di dannosità per l’uomo e il grado di dannosità per l’ambiente. Tale lavoro di analisi ha portato a individuare nei nuovi sistemi “water mist” ad acqua nebulizzata la soluzione più indicata: erogano infatti una nebbia d’acqua direzionabile e molto fine (le gocce hanno una dimensione nell’ordine di un micron) che non penetra nei dipinti o negli arredi e non li danneggia. La sfida, individuata questa soluzione, è stata quella di declinarla in maniera specifica per proteggere le differenti categorie di beni, studiando - situazione per situazione - i diversi materiali/ambienti e calibrando ad hoc le variabili, come per esempio la quantità di umidità rilasciata o la portata del sistema.
Prime applicazioni
Tema Sistemi ha già protetto con la tecnologia water mist il Museo Correr di Venezia, Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD) e la Biblioteca di Castel Capuano "Alfredo De Marsico" di Napoli.
Il Ministero della Cultura collabora al progetto, offrendo dei siti di sperimentazione all’interno di alcune strutture museali e concedendo dei frammenti di materiali antichi – parti di tele, arazzi, cornici - per effettuare dei test nei laboratori dell’Università di Ferrara. Attualmente sono state svolte, nel corso del 2021, delle sperimentazioni sulla Reggia di Caserta, sulla Biblioteca Marucelliana di Firenze e sul Palazzo Ducale di Mantova. Sono stati studiati gli ambienti e sono stati riprodotti fedelmente in scala reale all’interno di appositi spazi aziendali per effettuare tutte le prove necessarie a tarare e rendere il sistema su misura. Il lavoro è complesso e ampio e rimarrà in progress per molto tempo, considerata la grande mole di ambienti e materiali da vagliare. Il progetto è supportato anche dal Parlamento Europeo, dall’Ufficio di Collegamento Italia, dal Green Building Council, da Assorestauro, dalla Direzione Generale alla Sicurezza del Patrimonio Culturale e dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
Benefici ottenuti
Il sistema consente di tutelare le opere d’arte e i siti di interesse dagli incendi per la prima volta in maniera specifica con un beneficio per il patrimonio culturale e per la collettività. La soluzione scelta non crea rischi per la salute ed è sostenibile per l’ambiente: consente un risparmio d’acqua pari al 90% rispetto ai sistemi tradizionali e la dimensione contenuta dei suoi dispositivi implica minori materiali utilizzati per la produzione, tra l’altro interamente riciclabili. Il progetto infine è stato fonte di evoluzione per l’azienda - che ha dato vita a una start up innovativa - e di arricchimento, grazie allo scambio di know-how con le numerose altre realtà coinvolte.