CoopChain, la filiera tracciata delle uova biologiche Coop
Blockchain, IoT e smartphone: nuovi strumenti per garantire il controllo e la qualità dei Prodotti a Marchio Coop

CoopChain, la filiera tracciata delle uova biologiche Coop

Mario Zambrini, Responsabile Demand IT Coop Italia: “Da sempre sostenibilità e innovazione sono valori imprescindibili per Coop. Grazie alla tecnologia blockchain siamo in grado di garantire

L’azienda
Coop Italia è il Consorzio Nazionale delle Cooperative di consumatori che raggruppa tutte le Cooperative a insegna Coop. Coop Italia oltre a definire le politiche e le strategie di marketing e comunicazione, si occupa dello sviluppo, acquisto e monitoraggio dei Prodotti a Marchio, garantendo distintività e innovazione

Il sistema Coop produce un fatturato di 13 miliardi di euro all’anno e può contare sul lavoro di 51.300 addetti distribuiti sui 1136 punti vendita nazionali.

La filiera controllata delle uova bio
Nel 2019, Coop annuncia il lancio della tracciabilità digitale delle uova biologiche ViviVerde, utilizzando la piattaforma blockchain ‘Connecting Food’. Per la prima volta, i consumatori italiani possono ‘visualizzare’ l’intero ciclo di vitadelle uova bio Coop, semplicemente utilizzando il loro smartphone.

Grazie agli audit digitali basati sulla tecnologia blockchain e garantiti da Connecting Food, Coop è in grado in tempo praticamente reale di dimostrare che le uova corrispondono al dichiarato .

Connecting Food ha lavorato con gli attori della filiera uova biologiche di Coop Italia per un periodo di 5 mesi al fine di garantire non solo la tracciabilità in tempo reale delle uova dal campo alla tavola, ma anche un controllo qualità digitale sulla freschezza e la qualità biologica di ogni lotto delle 250.000 uova vendute ogni giorno nei punti vendita Coop.


L’esigenza e la Call for Ideas
L’idea di tracciare la filiera delle uova nasce da esigenze specifiche determinate dai fattori di rischio di quel settore, ad esempio il rischio microbiologico, oppure il rischio di frode ovvero  l’immissione di uova estere al posto di quelle italiane , ma vi sono anche altri elementi di allarme  quali ad esempio l’uso improprio di antibiotici o la presenza di contaminanti

Coop ha da sempre grande attenzione anche per il benessere animale e il tipo di allevamento, le le uova a marchio provengono solo da galline allevate a terra senza uso di antibiotici

Il controllo di tutti questi aspetti ha fornito uno spunto interessante per promuovere una ‘Call for ideas’ che sviluppasse una soluzione blockchain per la tracciabilità della filiera delle uova bio.

Così con la collaborazione di Seed&Chips e IBM, Coop nel maggio 2018 lancia la Call ‘GREAT EGGSPECTATIONS’, alla quale rispondono numerose realtà innovative. Vincitore della selezione finale è ‘Connecting Food’, progetto che ha l’obiettivo di realizzare un prototipo per tracciare la filiera delle uova, usando la piattaforma Blockchain Permissioned di IBM (Hyperledger Fabric). Grazie a questo sistema, è stato possibile verificare sul campo la fattibilità tecnica di una soluzione di tracciabilità basata sulla Blockchain; verificare la sostenibilità economica e gestionale per tutti gli attori della filiera; valutare il reale contributo di ogni attore della filiera coinvolto, Coop Compresa (raccolta dati, inserimento dati, integrazione); convergere su un trade off sostenibile tra la necessità di raccogliere le informazioni dal fornitore e l’effort necessario a produrle e verificare l’impatto sui consumatori e sul mercato.

Circa un anno dopo, nel maggio 2019 il progetto è diventato realtà: è stata realizzata la CoopChain, una piattaforma basata sulla tecnologia blockchain che traccia la filiera delle uova bio a marchio Coop. Una filiera che muove ogni anno circa 14 milioni di confezione da 6 uova.

Risultati ottenuti

Grazie al QR-code presente sulle confezioni e all’app dedicata, è possibile seguire sullo smartphone tutti i passaggi che hanno portato le uova di quella confezione dall’allevamento  fino alla tavola. Il Consumatore infatti può vedere: l’allevamento da cui provengono le uova, il luogo e la data di confezionamento, il check-freschezza che certifica che non sono passati più di 10 giorni dalla data di deposizione.

Questi dati sono preziosi sia per il consumatore che sa di aver acquistato un prodotto di qualità sia per l’azienda che mantiene un controllo centralizzato e tracciato della specifica filiera.

Ad oggi, il 73% dei consumatori che ha scansionato il QR Code ha anche inserito il numero del lotto. L’88% dei consumatori che ha scansionato il QR Code ha fatto almeno altre due azioni successive. I consumatori dunque cercano informazioni specifiche e vogliono approfondire la conoscenza del marchio. Sono stati eseguiti anche questionari e interviste face to face in alcuni punti vendita (Bologna, Roma, Firenze e Perugia) per comprendere il gradimento dell’iniziativa.

Quasi la metà dei consumatori abituali hanno notato il QR Code, ma un numero esiguo lo ha scansionato. chi lo ha scansionato esprime livelli molto alti di soddisfazione e lo stesso vale per chi ha svolto il test a casa.

Il consumatore si esprime chiaramente sull’importanza attribuita alla trasparenza delle informazioni sulla filiera dei prodotti. Sembrerebbe quindi che l’impiego della tecnologia Blockchain, pur avendo per ora una scarsa penetrazione, venga vissuta come un impegno ulteriore di Coop nell’innovazione, per rendere ancora più sicure e trasparenti le informazioni sulla filiera. L’83% del campione lo ritiene un incentivo al riacquisto di questo prodotto.

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