Dieta mediterranea per rispondere alle sfide del mondo
Alberto Cartasegna: “Vogliamo ispirare ed educare le nuove generazioni”
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Settore: Alimentare
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Area tematica: AgriFood
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L’idea in breve
Innovare un prodotto come la pasta, che è il piatto principe della dieta mediterranea ed è presente da sempre sulle tavole degli italiani, non è banale ed è per noi una sfida quotidiana.
“L’esigenza che ci ha spinti ad innovare la pasta è legata al motivo per cui esiste miscusi: rendere felici le persone diffondendo lo stile di vita mediterraneo. Tutti possiamo cucinare un piatto di pasta, ma sappiamo da dove proviene il grano? Come è stato coltivato quel pomodoro che finisce nella salsa? E l’olio con cui la condiamo? Partendo da questi interrogativi abbiamo iniziato un grande lavoro di ricerca e sviluppo, siamo andati in giro per l’Italia a cercare fornitori che condividano gli stessi valori: attenzione all’ambiente, cura e qualità del prodotto, inclusione delle persone”, racconta il co-fondatore e ceo Alberto Cartasegna.
Innovazione: prodotto e supply chain
Da qui inizia il percorso di innovazione sul prodotto: farine di grani antichi, farine facilmente digeribili, farine di legumi ma anche spaghetti di verdure. Miscusi ha esteso questo processo anche ai condimenti scegliendo prodotti stagionali e consigliando abbinamenti non convenzionali. “La risposta è stata positiva, i nostri clienti si riconoscono nella miscusi family, ne condividono i valori e vanno oltre il piatto di pasta percependo lo sforzo che c’è dietro, sono spesso i primi a stimolarci suggerendoci spunti nuovi”.
Ampliare il modello di business con la Bottega
“L’innovazione è anche una leva per superare i momenti difficili, il covid, anzi, ha persino accelerato le nostre scelte strategiche – prosegue Cartasegna -. Abbiamo infatti lanciato la miscusi Bottega online in pieno lock-down con un grande sforzo da parte di tutta la miscusi family e siamo riusciti a trasformare la chiusura di tutti i ristoranti in un’opportunità di crescita e di evoluzione del business sino ad arrivare alla Bottega in store, uno spazio fisico dentro ogni ristorante dove comprare le nostre trafile, i sughi e altri prodotti realizzati insieme ai nostri fornitori”. La Bottega è un modo nuovo di fare ristorazione, è dare tutti gli strumenti, gli ingredienti in questo caso, ai clienti per portare nelle proprie case un pezzo di miscusi.
La farm
“Tutto questo non ci bastava, così abbiamo creato una farm che sarà operativa nella primavera 2021 nella quale faremo ricerca e sviluppo, seminari, incontri e dove avremo un contatto ancora più stretto con i produttori”. La farm è forse l’elemento innovativo più forte per miscusi, è un luogo unico inserito in un contesto ambientale altrettanto unico: un parco di 1.700 ettari di terreno scelti per migliorare il “deserto agricolo” dell’Italia settentrionale nei quali sono stati fatti interventi di ripristino della biodiversità che hanno mostrato come la natura sia stata capace di tornare alle condizioni dell’anno 1000 contribuendo ad aumentare la fertilità del suolo per accrescere lo stoccaggio di CO2, riutilizzare i rifiuti urbani per aumentare la materia organica dei suoli coltivando così cibo migliore e più sano.
Benefici
“Ispirare ed educare nuove generazioni”: è questo l’intento di miscusi e di tutte le sue iniziative: “Anche se siamo un’azienda giovane – conclude il fondatore – vogliamo nel nostro piccolo contribuire alla grande sfida del mondo: cosa daremo da mangiare a 10 milioni di persone nel 2050? La risposta è la dieta mediterranea, la più sostenibile e che rispetta la biodiversità”.
L’azienda/l’ente
Un buon piatto di pasta fresca fatta a mano, un gruppo di amici e un’atmosfera casalinga e conviviale: questi sono i tre ingredienti che Miscusi, startup italiana di ristoranti con pastificio annesso. Il tutto condito con una buona capacità di comunicazione sui social network e prezzi accessibili. Così, in due anni, Miscusi ha decine di locali in Italia e pensa all’internazionalizzazione.