Fratelli Corrà, filiera dei salumi tracciata con la blockchain
Federico Corrà (marketing manager): “La tecnologia ha aggiunto valore alla relazione con il cliente”
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Settore: Agroalimentare
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Area tematica: AgriFood
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L’idea in breve
Garantire la tracciabilità e l’autenticità della filiera produttiva attraverso la tecnologia blockchain: è questa la scommessa (vinta) di Fratelli Corrà, che si è affidata alla startup svizzera Genuine Way.
Il progetto
Un progetto “sfidante” nato, coltivato e “messo a terra” in pieno lockdown, quando alla Fratelli Corrà non è mai venuta meno, nemmeno per un momento, la capacità di a coniugare l’amore per la tradizione e spinta all’innovazione: lo storico salumificio della Val di Non, il più antico del Trentino e fra i più antichi del nostro Paese, può vantare oggi un altro primato. E’ infatti il primo in Italia a proporre prodotti tracciati attraverso la tecnologia blockchain, la più sicura esistente sul mercato per la tracciabilità: attraverso un semplice QR Code il consumatore può accedere alla carta d’identità del prodotto risalendo l’intera catena della filiera. Una novità resa possibile grazie all’open innovation: Genuine Way ha fornito la propria piattaforma digitale pronta all’uso che certifica, grazie alla tecnologia blockchain pubblica del protocollo Ethereum, in modo oggettivo e immutabile le informazioni sulla provenienza dei prodotti. La modalità di utilizzo è piuttosto semplice: una volta caricati i documenti aziendali, si genera un'interfaccia native-mobile da collegare ai prodotti fisici, con informazioni che le aziende clienti e i consumatori possono così consultare in ogni momento. Due i prodotti sui quali la sperimentazione è già attiva: i wurstel naturali, realizzati solo con carne, spezie e sale senza alcun additivo e la “mortandela” affumicata, prodotto tipico della Val di Non, una polpetta “affumicata” su legno di faggio e ginepro, fiore all’occhiello della produzione del salumificio che in questo modo può fornire garanzia al consumatore sulla provenienza della carne da allevamenti locali e sulle tecniche di macellazione. «Stiamo già attivando la tracciabilità anche su altri prodotti – spiega Federico Corrà, marketing manager dell’azienda – il vantaggio di questa tecnologia è che consente di procedere in modo incrementale, con un investimento più contenuto rispetto a quello richiesto per altre modalità di certificazione più “tradizionali”».
La genesi
«Quando dal confronto con Genuine Way è nata l’idea del progetto – continua Corrà - non ci siamo fatti frenare dal fatto che eravamo in pieno lockdown. Per noi è stato il momento giusto per mandare un segnale forte ai clienti, investendo in una tecnologia che ci permette di aggiungere valore alla nostra relazione con loro, aspetto cui teniamo in modo particolare». Già da tempo l’azienda aveva inoltre investito nella digitalizzazione e nell’e-commerce e così nei mesi scorsi non si è fatta trovare impreparata. «Abbiamo acquisito molti nuovi clienti diretti. Anche il cambiamento delle abitudini d’acquisto, con una ripresa delle gastronomie e dei negozi di vicinato che puntano sulla qualità, ci ha favorito».
Benefici
Ma fra i benefici del progetto non figura solo il rafforzamento del trust da parte del cliente che dispone così di una garanzia forte sulla qualità del prodotto. «La blockchain – spiega il marketing manager - si sta rivelando anche uno strumento prezioso per lo storytelling, perché oltre a offrire informazioni sulla filiera abbiamo la possibilità di raccontare la storia e i valori di autenticità e ricerca costante della qualità che si celano dietro a ogni prodotto». Non solo: attraverso l’analisi delle informazioni ricercate dall’utente che accedere alla piattaforma blockchain, l’azienda è in grado di raccogliere informazioni preziose sul tipo di domanda che arriva dai distributori (i negozi o gli esercizi di ristorazione che propongono il prodotto), ma anche dai consumatori finali. Informazioni preziosissime per orientare la strategia di business.
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