BIOMOL LABORATORIES
n. Stand B6

BIOMOL LABORATORIES

LA NUOVA FRONTIERA DELLA MEDICINA PERSONALIZZATA

Start-up di Regione Campania

Descrizione

La BioMol. Laboratories s.r.l. è una START-UP INNOVATIVA costituitasi nel 2018 che nasce dal presupposto di integrare le conoscenze tra il mondo della ricerca scientifica in ambito biomedico, rappresentato da università ed enti di ricerca, ed il mondo della impresa capace di trasformare in prodotto fruibile una idea innovativa. L'azienda, quindi, ha come obiettivo la progettazione, la produzione e la commercializzazione di dispositivi diagnostici “in vitro” per un cliente finale rappresentato dai laboratori ad alta specializzazione quali quelli di Genetica Molecolare o di Anatomia Patologica sia di strutture pubbliche che private.

L'azienda garantisce, inoltre, un supporto tecnico-scientifico mediante corsi teorico-pratici finalizzati alla ottimizzazione della fruibilità dei prodotti commercializzati oltre ad un continuo supporto post-vendita.

L’azienda utilizza attrezzature ad alto valore tecnologico, impiega personale ad alta qualifica ed è propensa a realizzare progetti per ottenere brevetti e licenze funzionali al proprio oggetto sociale. Tale attività di ricerca e sviluppo è possibile anche grazie a collaborazioni attive con Università, Enti di Ricerca e PMI in un continuo scambio di competenze ed attività interdisciplinari nonché nella presentazione di progetti di ricerca finalizzati alla acquisizione di fondi da destinare a specifiche attività di ricerca e sviluppo.

I dispositivi di diagnostica molecolare "in vitro" rappresentano un utile approccio per l'identificazione di fattori di rischio genetici nonché un necessario ausilio diagnostico e prognostico per molteplici condizioni patologiche. L'utilizzo di tali "informazioni" genetiche, se adeguatamente integrate con il quadro clinico specifico, costituisce uno strumento altamente specialistico da inserire in un contesto di medicina personalizzata.

Quest’ultima rappresenta la nuova frontiera nel campo della ottimizzazione della terapia l’individuazione di fattori di rischio genetici, la caratterizzazione molecolare della patologia e la successiva designazione della terapia mirata rappresentano attualmente un enorme vantaggio per ottenere la massima efficacia dalla terapia, riducendo eventuali effetti collaterali oltre alla spesa sanitaria globale.

La BioMol Laboratories srl, quindi, si pone sul mercato come azienda produttrice di dispositivi di diagnostica molecolare (IVDR)


I nostri prodotti

VARIANTI GENETICHE DELL'ENZIMA DIIDROPIRIMIDINA DEIDROGENASI (DPYD) (DPYD *2A, *13, Asp949Val, 1236 G>A, HapB3 e 2194 G>A, *6)

VARIANTI GENETICHE DELL'ENZIMA DIIDROPIRIMIDINA DEIDROGENASI (DPYD) (DPYD *2A, *13, Asp949Val, 1236 G>A, HapB3 e 2194 G>A, *6)

Il trattamento delle patologie neoplastiche è diventato sempre più personalizzato in relazione alle grandi differenze interindividuali che esistono nell'effetto della terapia e alla sua tossicità. Polimorfismi in geni che codificano per proteine responsabili del metabolismo di farmaci possono influenzare significativamente l'assorbimento, il metabolismo e l'eliminazione di farmaci antitumorali. Di conseguenza, la diversa farmacocinetica può influenzare notevolmente l'efficacia e la tossicità dei farmaci. Lo screening farmacogenetico e/o la fenotipizzazione farmaco-specifica di pazienti oncologici eleggibili per il trattamento con farmaci chemioterapici possono identificare i pazienti suscettibili di essere reattivi o resistenti ai farmaci proposti. Allo stesso modo, l'identificazione di pazienti con un aumentato rischio di sviluppare tossicità consente l'adattamento della dose o l'applicazione di altre terapie mirate.

VARIANTE GENETICA A313G (I105V) DEL GENE GSTP1

VARIANTE GENETICA A313G (I105V) DEL GENE GSTP1

I farmaci antitumorali convenzionali hanno una finestra terapeutica ristretta, con un'alta frequenza di reazioni avverse da farmaco (ADR). La resistenza a xenobiotici tossici (chemioterapici) è spesso associata a over-espressione della GST. La terapia TC (paclitaxel e carboplatino) provoca in molti casi grave tossicità ematologica. L'identificazione di pazienti con un aumentato rischio di sviluppare tossicità consente l'adattamento della dose o l'applicazione di altre terapie mirate. Recentemente è stata dimostrata una correlazione significativa tra polimorfismo GSTP1 e tossicità da derivati del platino con sintomi quali vomito e sviluppo di ulcere cutanee in pazienti affetti da carcinoma del colon-retto (Genotipo AA per GSTP1 mostra tassi più bassi di vomito grave (35,3%) rispetto a pazienti con genotipo AG e GG.