Texol punta sull’economia circolare per nuovi prodotti bio
Dagli scarti della lavorazione del filato del lino nasce un nuovo tessuto non tessuto ideale per i pannolini dei neonati

Texol punta sull’economia circolare per nuovi prodotti bio

Carmine Cimini, Chief Techology Officer: “Grazie alla nostra ricerca e sviluppo siamo riusciti a ottenere un nuovo materiale: un tessuto non tessuto con prestazioni elevate ottenuto dalle fibre di lino inutilizzabili per la tessitura”.

  • Settore: Film per l'industria dell'igiene e medicale

  • Area tematica: Healthcare Sustainability

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L'azienda
Texol è stata fondata ad Alanno, in provincia di Pescara, da un team di ingegneri altamente specializzato e da un importante e robusto gruppo finanziario locale. Texol è un produttore innovativo di film perforati e materie prime per l’industria igienica e medica.
Fin dalla sua nascita Texol ha attirato l’interesse dei mercati mondiali: oggi parte della sua produzione viene esportata nelle Americhe, in Europa, in Medio Oriente ed in Oriente.
Nel 2016, Texol e Winpack hanno costituito una partnership per la produzione di materiali utilizzati poi dai clienti finali per la produzione di pannolini e assorbenti monouso in Sud e Centro America. Nel 2017, Texol ha acquisito Or.Ma. per fare della sostenibilità un pilastro della propria filosofia operativa. Or.Ma. utilizza la tecnologia spunlace per produrre tessuti non tessuti in viscosa di bambù e fibre naturali, da impiegare in vari settori, come quello igienico, medico, ho.re.ca, pulizia professionale. Le sue politiche di rispetto dell’ecosistema le hanno permesso di ottenere il certificato Forest Stewardship Council (FSC), che garantisce che la materia prima usata per realizzare un prodotto in legno o carta provenga da foreste dove sono rispettati dei rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. A questi riconoscimenti va aggiunta la certificazione Vincotte TUV Compost Industrial che etichetta alcuni prodotti bio-based, biodegradabili e compostabili.
L’azienda con 160 dipendenti produce un fatturato annuo di circa 50 milioni di euro.

L’esigenza di un nuovo materiale bio
C’è una crescente richiesta da parte del mercato di soluzioni bio-based e naturali nei prodotti igienici sia per i neonati sia per gli adulti. Il dipartimento Ricerca&Sviluppo della Texol ha messo a punto un nuovo materiale ricavato dalle fibre di lino che sono materiali di risulta alla lavorazione dell’industria tessile.
L’esigenza nasce dalla richiesta del cliente Plastik Spa, un’azienda bergamasca che produce film tecnici e materiali plastici. Per rispondere a questo bisogno, la Texol inizia la sperimentazione di un nuovo tessuto non tessuto biologico da utilizzare come strato esterno nei pannolini dei neonati (tradizionalmente sono fatti di tessuto plastico di origine fossile). Nasce così la collaborazione con un’altra realtà: il Linificio Canapificio Nazionale (LCN), il più importante produttore europeo di filati di lino e canapa.
Come ogni processo industriale, il processo del filato del Linificio genera un “residuo” di produzione composto da filamenti di lino corti e non adatti al processo di filatura. Queste fibre di “scarto” possono essere completamente recuperate e lavorate per ottenere una materia prima seconda di altissima qualità. Il lino, infatti, ha caratteristiche così pregiate da essere particolarmente indicato per utilizzo su prodotti per l’igiene dei più piccoli: è compostabile, morbido, ipoallergenico, naturalmente antibatterico e termoregolatore.

Nuovi scenari
La Texol è riuscita a ottenere un tessuto non tessuto lavorando i filamenti di lino scartati dal Linificio. Al momento della sperimentazione sono state usate due tipologie di fibra residua, sbiancata e non sbiancata, che hanno raggiunto risultati apprezzabili in entrambi i casi. Il tessuto non tessuto ottenuto dal materiale non sbiancato ha riscosso un ottimo successo anche tra i valutatori finali che hanno testato il prodotto in anteprima. La colorazione grezza, non perfettamente bianca, richiama i toni dei materiali naturali e incontra i gusti di coloro che ricercano prodotti bio-based senza additivi e sbiancanti.
Visto il successo dei test, adesso Texol sta predisponendo la produzione in serie, da affiancare alla produzione tradizionale di materiali plastici che rimangono al momento il core dell’azienda. Questo nuovo materiale biologico potrà essere impiegato per il settore igienico e medicale, ma anche per produrre tessuti per abbigliamento e componenti per l’edilizia sostenibile.

Evento collegato:

SMAU Abruzzo 2024 - 22 Novembre 2024 - ore 12:30

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a cura di Chiara Albicocco | Daniele Romani | Giacinto Tenaglia | Guido Strappelli | Loreto Di Rienzo | Marco Masciarelli

L'adozione di pratiche sostenibili possono generare vantaggi competitivi. Investire in energie rinnovabili, economia circolare e responsabilità sociale non solo riduce l’impatto ambientale, ma stimola l’innovazione, attrae investimenti e crea un valore duraturo per la comunità, favorendo uno sviluppo economico equilibrato e inclusivo.