Un’architettura IT virtuale per ridurre i costi di gestione dei sistemi informativi e migliorare il servizio ai clienti: il caso Banca Popolare di Bari

Un’architettura IT virtuale per ridurre i costi di gestione dei sistemi informativi e migliorare il servizio ai clienti: il caso Banca Popolare di Bari

L’azienda

La Banca Popolare di Bari nata nel 1960 è una Società Cooperativa per Azioni con sede legale e Direzione Generale a Bari. Dal ’98 è capofila dell’omonimo Gruppo di cui fa parte anche la Cassa di Risparmio di Orvieto. Il Gruppo è diventato in pochi decenni una realtà radicata nei territori dove opera e vanta una rete di 260 sportelli distribuiti in 11 regioni e in cui lavorano circa 2.200 dipendenti: il patrimonio netto è pari a 770 milioni di Euro; la raccolta complessiva è pari a 9,3 mld mentre la raccolta diretta è di 5,2 miliardi; gli impieghi si sono attestati a 4,6 mld di Euro; il margine di intermediazione è di 276,3 mln. Ad oggi la Banca Popolare di Bari può contare su una base sociale di 50.000 Soci.

L’applicazione

Con lo scopo di rinnovare l’infrastruttura IT ed il proprio Centro Elaborazione Dati, la Banca Popolare di Bari ha completato nel corso del 2010 un progetto in collaborazione con Web Italia, partner IBM, che ha previsto in una prima fase l’analisi del parco applicativo e hardware esistente e, successivamente, l’implementazione di una nuova architettura IT basata su tecnologie di virtualizzazione dei server. I sistemi informativi sono ospitati nel CED presso la sede principale e, parallelamente alla crescita della Banca Popolare di Bari, il numero di server ed applicazioni è aumentato in modo consistente. Il censimento e l’analisi delle applicazioni e dei sistemi utilizzati dalla banca ha rivelato diverse inefficienze nella gestione dei sistemi informativi, legate all’elevato numero di server utilizzati, spesso acquistati in periodi diversi, ed alla frammentazione del parco applicativo dovuta anche all’utilizzo di diversi sistemi operativi installati a partire dal 2000. Con l’obiettivo di razionalizzare l’intera infrastruttura e, in parallelo, di migliorare il controllo sul consumo energetico, la Banca Popolare di Bari ha virtualizzato i circa  60 server fisici originari in un’unica server farm basata su BladeCenter IBM. La nuova infrastruttura hardware si compone quindi di due BladeCenter con 12 lame ciascuno, che ospitano in totale circa 60 server virtuali. Inoltre, si è proceduto alla realizzazione di una Storage Area Network (SAN) basata su IBM System Storage DS4300 con l’obiettivo di utilizzare in modo più efficiente la memoria di massa e per sfruttare al meglio la capacità di calcolo di ogni singola lama. Per incrementare ulteriormente l’affidabilità della nuova infrastruttura la Banca Popolare di Bari ha adottato anche la soluzione applicativa IBM BladeCenter Open Fabric Manager, che consente la semplificazione delle configurazione di base dei server, che costituiscono un cluster di calcolo. Grazie alla nuova architettura, è possibile organizzare nodi di server che lavorano in parallelo e, nel caso uno di questi dovesse presentare malfunzionamenti, la macchina designata a backup di uno o più cluster prende in carico le elaborazioni. Tale configurazione permette di utilizzare contemporaneamente tutti i server, distribuendo il carico di lavoro su ciascuna macchina in funzione della capacità elaborativa richiesta. Nello specifico, attualmente su uno dei BladeCenter attivi presso il CED sono stati configurati tre cluster composti da due lame ciascuno, di cui tre destinate all’erogazione del servizio e tre al back-up: con l'Open Fabric Manager, la lama designata al backup sopperisce ad ogni eventuale malfunzionamento. Infine, l’adozione della nuova infrastruttura ha permesso di razionalizzare il parco applicativo, dismettendo software obsoleti o scarsamente utilizzati.

I benefici

La nuova infrastruttura hardware e software ha permesso alla Banca Popolare di Bari di consolidare il proprio parco hardware ed applicativo, offrendo al contempo maggiore flessibilità nella gestione delle risorse informatiche ed una maggiore affidabilità per garantire la continuità di business. Inoltre, rispetto alla situazione precedente, è stato conseguito un consistente risparmio dei costi legati al consumo di energia, pari a circa il 50%. Grazie alla flessibilità propria del sistema virtuale rispetto ad uno fisico, i sistemi informativi sono in grado di supportare al meglio la crescita della Banca Popolare di Bari, poiché è possibile incrementare la capacità di calcolo in modo scalabile e semplice, attivando nuovi server virtuali o, eventualmente, attraverso l’acquisto e l’inserimento nel Blade Center di ulteriori lame, senza dover provvedere a collocare all’interno del CED un nuovo server fisico con i relativi sistemi di sicurezza. La semplificazione dell’infrastruttura IT ha assicurato una miglior gestione della manutenzione e una riduzione dei costi relativi. Infine, la nuova configurazione in cluster e l’adozione di una SAN ha consentito di migliorare il livello di servizio al cliente, grazie a sistemi informatici disponibili 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.