MET, l’ozono come sostituto dei fitofarmaci
L’azienda bolognese ha brevettato un nuovo sistema utilizzato nelle serre

MET, l’ozono come sostituto dei fitofarmaci

Il dg Ponti: “Abbiamo incontrato un forte interesse da patte del mercato statunitense ora con ASTER stiamo lavorando per lanciare il nostro prodotto Oltreoceano”

L’idea in breve
Impiegare l’ozono nelle culture, con la sua azione antibatterica e antifunginea, come sostitutivo dei pesticidi: il sistema brevettato da MET apre nuove interessanti prospettive nel settore dell’agricoltura.

Il progetto di ricerca
L’ozono può “mandare in pensione” i fitofarmaci: questa la sfida lanciata dall’azienda di San Lazzaro di Savena (Bologna), realtà che da 11 anni è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni basate su apparecchiature per la generazione dell’ozono. Dopo aver introdotto l’utilizzo del gas instabile per la conservazione dei prodotti ortofrutticoli, MET ha deciso di sperimentazione il suo impiego nelle culture. Un’innovazione che va nella direzione di un’agricoltura più sostenibile, dal momento che l’ozono ha effetto immediato, non è inquinante e non lascia residui sui prodotti agricoli. Se il sistema sviluppato dall’azienda emiliana si applica alle serre, è già partito un progetto di ricerca per estenderne l’utilizzo anche alla viticoltura. “I  test – spiega il general director Federico Ponti – hanno restituito risultati interessanti”.  Lo scorso ottobre MET è risultata inoltre tra le realtà selezionate da ASTER – società consortile dell’Emilia Romagna per l’innovazione e il trasferimento tecnologico – nell’ambito del programma Business Match: l’azienda ha avuto così occasione di partecipare a un programma intensivo in Silicon Valley. “Abbiamo incontrato un forte interesse da parte del mercato statunitense – continua Ponti – e con il supporto di ASTER siamo ora alla ricerca di un partner locale che ci possa consentire di lanciare il nostro prodotto Oltreoceano”.

I benefici
Nel nostro Paese l’impiego dell’ozono nelle colture è frenato dall’assenza di un riconoscimento normativo, nonostante i benefici in termini di riduzione dell’inquinamento e maggior salubrità dei prodotti siano già tangibili. MET aderisce all’associazione che riunisce i produttori di ozono, impegnati nella sfida di arrivare a un riconoscimento di questo nuovo sistema.

L’azienda
La storia di innovazione di MET nasce nel 2007: all’interno della TEBO, azienda  bolognese del settore elettronico, Federico Ponti e un gruppo di lavoratori si mobilitano per aiutare un collega che, colpito da un’infezione da stafilococco antibioticoresistente a seguito di un intervento a cuore aperto, si era ritrovato con una ferita aperta che non cicatrizzava e limitava moltissimo la sua qualità di vita. Il tentativo di aiutarlo trattandolo con un generatore di ozono ha un esito sorprendente, perché porta alla cicatrizzazione della ferita. Grazie all’incontro di un medico che raccoglie questa sfida l’ozonoterapia viene sperimentata su larga scala, su un gran numero di pazienti con ferite inguaribili. Una ricerca scientifica che dimostra l’efficacia della terapia, aprendo una nuova strada in campo medico. La MET si è poi specializzata nella realizzazione di presidi medici registrati – garze, cateteri.. – basati su olio ozonizzato e collagene, che possono essere inseriti nella ferita per favorirne la cicatrizzazione. Fra le applicazioni proposte dall’azienda, anche l’utilizzo dell’ozono per la conservazione dei prodotti alimentari, la sanificazione degli autoveicoli e degli ambienti, il trattamento delle acque.