Arsenàl.IT, in Veneto la sanità è a km zero
Enrico Dal Pozzo, antropologo, Consorzio Arsenàl.IT: “Sanità km zero significa sanità di prossimità: servizi più vicini al cittadino, rispondenti ai suoi bisogni, basati sulla mobilità dei d
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Settore: Sanità
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Area tematica: Smart Communities
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L’ente
Arsenàl.IT, Centro Veneto Ricerca e Innovazione per la Sanità Digitale, è il Consorzio volontario delle aziende sanitarie e ospedaliere e IOV della Regione del Veneto che si occupa dell’introduzione dell’innovazione tecnologica e organizzativa nei processi sanitari. Formato da un team multidisciplinare di giovani, il Consorzio opera nel contesto regionale con l’obiettivo di rendere il sistema sanitario veneto più efficiente ed economicamente sostenibile. In collaborazione con la Regione del Veneto, Arsenàl.IT coordina diversi progetti di sanità digitale, tra i quali il progetto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale (FSEr).
L’idea in breve
Il Consorzio Arsenàl.IT ha sviluppato in collaborazione con la Regione del Veneto l’app “Sanità km zero”. L’app, basata sull’architettura del Fascicolo Sanitario Elettronico regionale ed in particolare sulla dematerializzazione della ricetta cartacea, permette di ricevere le ricette in formato digitale sullo smartphone e ritirare direttamente i farmaci in farmacia senza usare il promemoria. Grazie alla app, il paziente non deve più recarsi in ambulatorio per ritirare il promemoria in quanto riceve una notifica quando il medico effettua una prescrizione. Le ricette disponibili vengono raccolte in un elenco e sono selezionabili per poterne visualizzare tutti i dettagli e tutti i codici utili al farmacista per erogare i farmaci. Tutti i farmaci prescritti e acquistati sono raccolti in un archivio: è possibile selezionare i farmaci di cui si necessita il rinnovo della ricetta e inviare comodamente la richiesta al medico anche via sms, whatsapp o email, con grande risparmio di tempo e risorse.
La realizzazione dell’app “Sanità km zero”
L’app si colloca all’interno di un sistema più ampio, che si è andato strutturando a partire dall’architettura del Fascicolo Sanitario Elettronico: il cittadino, recandosi dal proprio medico di base, può attivare il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, dove convergono esami, prescrizioni, ricoveri del cittadino e altre importanti informazioni sulla sua salute. Perché questo possa avvenire, i servizi che erogano prestazioni sanitarie devono parlarsi, integrarsi, comunicarsi i dati.
In questo ecosistema dei servizi per la salute si colloca l’app che porta la ricetta sullo smartphone del paziente: un data base accessibile sia al medico che al paziente memorizza la serie storica delle prescrizioni farmaceutiche del paziente, così è più facile per il paziente fare la richiesta di un farmaco e più agevole per il medico fare i controlli previsti.
L’app nasce però anche da un processo di coprogettazione, che ha coinvolto tutti gli stakeholder del processo di prescrizione, vendita e utilizzo del farmaco: medici, infermieri, farmacisti, associazioni di cittadini. La scelta di un applicativo per smartphone, al posto di un servizio on line più tradizionale, è maturata durante gli incontri di coprogettazione.
Attraverso focus group, convegni, incontri, è stato messo a punto un processo che potesse davvero avvicinare il servizio al cittadino. Ma il lavoro di coprogettazione non è finito: gli utenti saranno coinvolti anche nel miglioramento delle intefacce, per favorire l’usabilità di uno strumento che potenzialmente può essere usato da tutti i cittadini.
L’attenzione di Arsenàl.IT all’utente finale, cioè il centro del sistema sanitario, si è esplicata anche in altre iniziative: un progetto nelle scuole, che ha coinvolto oltre 6000 ragazze e ragazzi sul tema della sanità digitale, e una rete di volontariato che nei centri pubblici di accesso ad internet P3@, situati nei Comuni, nelle biblioteche o nei centri anziani, aiuta le persone ad usare Internet per accedere ai servizi sanitari on line, dalla prenotazione delle visite al ritiro dei referti.
Attualmente l’app è in sperimentazione, ed è utilizzata da 200 medici e 2200 pazienti.
Benefici
I benefici di una innovazione come l’app “Sanità km zero sono evidenti almeno a tre livelli:
- Il cittadino che necessita di una prescrizione farmaceutica già nota e/o ripetibile, perché ha una specifica patologia cronica, o è soggetto a una malattia ricorrente, non perde tempo a recarsi dal medico, ma dialoga con il medico via cellulare, sino ad avere la ricetta richiesta;
- Il medico di base si libera da incombenze ripetitive e burocratiche, per dedicarsi alle visite dei pazienti;
- Il sistema, una volta utilizzato da tutti i medici di base e dai pazienti, consente un migliore controllo amministrativo, e genera dei dati che possono essere utili per capire il “bisogno di salute” a livello territoriale, analizzando il consumo di farmaci in relazione ad alcune variabili come età, sesso, localizzazione geografica, stagione…