CBT Clinic Center, la  realtà virtuale come strumento di psicoterapia
La sperimentazione della startup campana ha restituito esiti molto positivi

CBT Clinic Center, la realtà virtuale come strumento di psicoterapia

D’Ambrosio: “Il paziente può vivere un’esperienza simulata di volo per superare l’aerofobia"

L’idea in breve
Utilizzare la realtà virtuale nella psicoterapia cognitiva comportamentale: questa la sfida da cui è partita nel 2016 la scommessa di CBT Clinic Center. Oggi la startup, che ha attivato un ambulatorio nella sede dell’aeroporto di Capodichino, si è già affermata come centro di riferimento per la terapia della fobia del volo e non solo.

L’ambulatorio all’interno dell’aeroporto
«La fobia del volo, detta anche aerofobia – spiega Antonio D’Ambrosio, direttore scientifico di CBT Clinic Center – è realtà molto più diffusa di quanto si possa pensare e spesso condiziona pesantemente la qualità della vita: pensiamo ad esempio a chi si vede precludere opportunità professionali perché ha paura di volare o ancora a chi rinuncia a un viaggio per andare a trovare i propri cari che vivono all’estero». Da qui l’idea di sperimentare una modalità nuova: CBT ha sviluppato «un software che consente di simulare attraverso la realtà virtuale, la situazione di cui ha paura». Il paziente, indossando un casco, può vivere l’esperienza di un volo, rassicurato dal fatto di sapere di trovarsi in condizioni di sicurezza. Subito dopo la simulazione viene accompagnato al gate dell’aeroporto per vivere fisicamente tutte le situazioni legate all’imbarco.  In alcuni casi possono essere previste sedute a domicilio del paziente.

I risultati
Un trattamento che sta producendo esiti molto positivi: il protocollo prevede 6 o 7 sedute di terapia e ad oggi il 97% del campione clinico sottoposto a sperimentazione ha superato la paura. Fra le persone “curate” anche un’intera famiglia, oltre a diversi professionisti, imprenditori e manager, che erano frenati nei loro spostamenti dall’aerofobia.
In modo analogo si stanno sperimentando terapie basate sulla realtà virtuale per le fobie degli insetti, dell’altezza, per la paura di parlare in pubblico o per la claustrofobia, con simulazioni che il terapeuta può modulare in base alle esigenze. «Stiamo inoltre mettendo a punto dei protocolli per la terapia dei disturbi ossessivi comportamentali, una sfida non facile che ci vede impegnati in questi mesi», spiega D’Ambrosio.

L’azienda
CBT  Clinic Center è una startup innovativa che nasce nel 2017 dall’attività di ricerca di D’Ambrosio, da 35 anni docente di Riabilitazione psichiatrica presso la Scuola di specializzazione dell’Università degli Studi di Napoli. D’Ambrosio è affiancato da uno staff composto da uno psichiatra cognitivo comportamentale, due riabilitatori psichiatrici e una psicologa psicoterapeuta. La piattaforma basata sulla realtà virtuale è stata realizzata grazie alla collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell’ateneo partenopeo. La sinergia fra esperti di IT e psichiatri ha permesso di modulare “gli scenari virtuali” in modo da calibrarli alle esigenze terapeutiche. Quest’anno CBT ha ricevuto una menzione speciale per l’impegno sociale a Start Cup Campania e già la sperimentazione sta raccogliendo interesse anche dall’estero.

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