Confindustria Belluno-Dolomiti: «Con TIM Data abbiamo capito chi è il turista che viene qui a sciare»
«La trasformazione digitale è un percorso che sta investendo tutti i settori. È necessario adeguarsi e cavalcare il cambiamento in atto»

Confindustria Belluno-Dolomiti: «Con TIM Data abbiamo capito chi è il turista che viene qui a sciare»

Cristina Seu, coordinatrice del progetto: «L’analisi dei dati ci consente di scoprire la nazionalità dei turisti, il periodo della loro vacanza, ma anche la reputation del territorio e delle

L’idea in breve
Confindustria Belluno-Dolomiti, associazione di categoria con più di 70 anni di storia e 25 dipendenti, ha cercato una soluzione ICT per promuovere il territorio con tecnologie moderne e sostenere un percorso di miglioramento dei suoi associati della sezione turismo.
Ha acquistato TIM DATA TOURISM ANALYSIS (creata in collaborazione con Olivetti), servizio sviluppato con tecnologia Big Data, che permette di fare un’analisi delle presenze turistiche (tipologia, provenienza, nazionalità, sentiment sui social) nella provincia di Belluno e in particolare sulle Dolomiti e migliorare l’offerta.

La molla di partenza
«Il nostro obiettivo era rivolto a una categoria specifica dei nostri associati della sezione turismo, e cioè alle imprese che gestiscono gli impianti a fune (funivie e seggiovie) che portano i turisti sulle piste da sci» esordisce Cristina Seu, coordinatrice di Reviviscar srl, società di servizi di Confindustria Belluno Dolomiti, e suo braccio operativo. «Sentivamo la mancanza di dati, raccolti in maniera scientifica e analitica, che ci permettessero di fare proiezioni e strategie di comunicazione mirata. I dati, attualmente disponibili, hanno tempi di rilascio molto lunghi (per i dati generali) e quelli rilevati sui transiti (tramite skipass) non sono esaustivi. Cercavamo strumenti che dessero dati aggiornati in tempi più brevi, oggettivi, facilmente consultabili e integrabili con dati da fonti esterne. Abbiamo così partecipato a un bando Regionale che ci ha dato la possibilità di fare questo investimento e acquistare la piattaforma di Tim».

L’innovazione - step 1
«Con la piattaforma Tim Data Tourism Analysis, è possibile avere un'informazione statistica relativa al passaggio e alla presenza nell'area di interesse di turisti. Si analizzano i dati di presenza (residenti, pendolari, intra ed extra regione, sesso), i punti di accesso al territorio (principali direttrici), la nazionalità dei turisti ma si fa anche l’analisi del sentiment e della reputation sui social.  Tutto è fatto nel rispetto della privacy e con la frequenza di aggiornamento ogni 15 minuti.  «Grazie a questa piattaforma scopriamo da dove arrivano i turisti (per esempio da Milano, Emilia Romagna, Austria o Polonia…). Così in occasione di eventi particolari o di attività sportive, noi o le nostre imprese associate possiamo fare una comunicazione mirata e/o partecipare a fiere specifiche di quelle zone. Sappiamo chi arriva nei ponti brevi o chi arriva in estate.  Grazie ai dati, abbiamo scoperto che a giugno 2017, per esempio, c’è stata una presenza di giovani polacchi a Cortina d’Ampezzo. Altra informazione: abbiamo saputo che uno dei momenti in cui si è parlato maggiormente sui social di questa località è stato per la polemica per una cameriera di colore vestita con il costume tradizionale. L’utilità di questa piattaforma è, che in situazioni critiche analoghe, fornendo il dato in tempo reale, consente di reagire immediatamente dando un messaggio positivo».

Benefici
I dipendenti degli impianti di risalita (circa) stanno seguendo un corso di formazione che tra gli altri vede impegnato anche Tim Olivetti (che è anche un partner operativo di questo percorso) che insegna loro a usare la piattaforma e ad analizzare i dati della loro zona. In parallelo Confindustria Belluno Dolomiti li analizzerà a sua volta e fornirà un report generale sul territorio. «Gli operatori potranno fare un salto di qualità. A livello territoriale potremo fare comunicazione mirata e migliorare l’offerta turistica. Riusciremo a presidiare i social network, che ormai condizionano la reputazione degli operatori del turismo, avvalendoci di professionisti del settore o formando adeguatamente i dipendenti già predisposti all’uso dei social network. C’è di più: se dai social, per esempio, emergerà che gli utenti si lamentano per una scarsa capacità degli operatori di parlare in inglese, si interverrà per spingere i propri dipendenti a migliorare questa competenza, così come le altre».

Consiglio agli imprenditori?
«Come associazione stiamo portando avanti, da più di un anno, un progetto per la trasformazione digitale della provincia, coinvolgendo imprese, pubblica amministrazione e scuole, che ha rappresentato un grande punto di svolta. Siamo consapevoli che la trasformazione digitale è un percorso che sta investendo tutti i settori.  È necessario adeguarsi al cambiamento in atto, che anzi va cavalcato, altrimenti si è tagliati fuori».

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