Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, un nuovo approccio all’Industria 4.0
Giuseppe Anastasi, Direttore, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa: “Industria 4.0 è una sfida interdisciplinare, che chiede un cambio di paradigma e di ragio
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Settore: Ricerca e formazione
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Area tematica: Industry Smart Communities Internazionalizzazione
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L’ente
Il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione è stato istituito dall’Università di Pisa nel 1960. I settori di ricerca prioritari sono ICT, Robotica e Bioingegneria. Nel 2018 il Dipartimento ha ricevuto finanziamenti per progetti e contratti di ricerca per circa 8 milioni di euro. Riconosciuto dal MIUR tra i 350 migliori Dipartimenti Italiani, ha potuto presentare un proprio progetto di sviluppo quinquennale (legge 232 del 2016), ed è rientrato tra i 180 progetti finanziati dal MIUR attraverso il programma “Dipartimenti di eccellenza”.
Progetto CrossLab
Il progetto, focalizzato sul tema Industria 4.0, si sviluppa in due direzioni strettamente integrate, la didattica di elevata qualificazione e la ricerca e trasferimento tecnologico.
Nel campo della didattica è stato istituito un percorso specifico su Industria 4.0 in ciascuno dei Corsi di Laurea Magistrale del Dipartimento. E’ inoltre attivo un Master sulla cyber security, e sono stati organizzati dei corsi di formazione brevi, strutturati in modo da rispondere a specifiche esigenze delle aziende. Inoltre, il Dipartimento coordina il Dottorato di Ricerca in Smart Industry (il primo in Italia su tematiche Industria 4.0), svolto in collaborazione dalle Università di Pisa, Firenze e Siena con il supporto della Regione Toscana.
Per quanto riguarda la ricerca e il trasferimento tecnologico, sono stati attivati cinque CrossLab: laboratori interdisciplinari, ciascuno dedicato a una specifica area chiave di Industria 4.0, che operano in modo strettamente integrato. Sono stati pensati per risolvere uno dei problemi principali connessi allo sviluppo dell’innovazione in Italia, e cioè il gap tra ricerca e impresa.
Ogni laboratorio vede infatti il lavoro congiunto di ricercatori di diverse aree scientifiche e, contemporaneamente, è aperto alle imprese che vorranno farne uso, garantendo alle numerose PMI del territorio l’accesso ad attrezzature, altrimenti fuori portata. L’obiettivo è accompagnare le imprese fino alla prototipizzazione, mettendo loro a disposizione attrezzature e know how e trovando insieme le migliori risposte alle esigenze di innovazione di prodotto e processo.
Un sesto CrossLab su Information Technology & Society, che vede anche il coinvolgimento di ricercatori di area umanistica e socio-economica, si occupa dell’impatto di Industria 4.0 e delle tecnologie digitali sulla società, a vari livelli, creando un ambiente in cui scienziati e umanisti possono confrontarsi tra loro per proporre riflessioni comuni di ampio respiro.
Il rapporto con le aziende
Questo progetto presuppone un nuovo approccio alla ricerca basato sulla valorizzazione della interdisciplinarietà, indispensabile per l’Industria 4.0, e nuove modalità di trasferimento tecnologico con il coinvolgimento strutturale delle aziende anche nelle fasi di ricerca. Le esigenze delle aziende sono ascoltate anche nella fase iniziale, nell’individuazione dei temi sui quali lavorare, anche congiuntamente.
In questa prospettiva, il progetto CrossLab ha visto il contributo di Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, R.i.CO. e Calearo Antenne, e il supporto di Regione Toscana, Polo Tecnologico di Navacchio e delle aziende ABB, Engineering, HP-Enterprise, IDS, Intecs, Intel, Magna Closures, Saint Gobain, Thales Italia, ST Microelectronics.
I benefici
Il progetto è ancora in fase iniziale ma ci sono i presupposti che nell’arco dei cinque anni di programmazione si possano rinsaldare i rapporti tra imprese e Dipartimento, accelerando l’innovazione e la digitalizzazione del sistema industriale, non solo nelle grandi aziende ma anche nelle PMI e in altri settori chiave come la sanità, l’agricoltura, il turismo.