FICO – Eataly World a Bologna un parco tematico di 80mila mq dedicato al cibo e alla biodiversità
Tiziana Primori: “L’abbondanza e la varietà rendono unica l’Italia: porteremo dentro FICO Eataly World la grande competenza dei migliori artigiani del cibo e la ricchezza di tradizioni e spe
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Settore: Food
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L’idea in breve
Fabbrica Italiana Contadina (FICO) Eataly World è il parco del cibo che sta sorgendo a Bologna e che, a partire da settembre 2017, racchiuderà in un luogo unico la biodiversità del cibo italiano. Presentato ad EXPO nell’ottobre scorso, FICO è stato definito dal ministro delle Politiche agricole ed alimentari Maurizio Martina “uno di principali eredi dell’esposizione universale di Milano”. Sara Liparesi, responsabile della gestione FICO Eataly World racconta com’è nato il progetto e che cosa dobbiamo aspettarci dal parco tematico: “Il parco ha una superficie di 80mila metri quadrati e qui sarà possibile vedere l’intera realizzazione del prodotto, dal campo alla forchetta”. A Eataly World troveranno posto un ettaro di campi e allevamenti dimostrativi, quasi altrettanti di mercati e botteghe, 40 laboratori di trasformazione, 25 ristoranti, 10 aule per la didattica e la formazione, 6 aree multimediali e 4 mila metri quadrati di padiglioni per eventi, iniziative culturali e didattiche legate al cibo. Il parco si propone di essere punto di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico dell’Italia e per la sua valorizzazione internazionale. “Vogliamo che il parco diventi un luogo d’attrazione per i turisti sia italiani che stranieri, ci aspettiamo che venga visitato da 6 milioni di visitatori l’anno”.
Un’attrazione turistica realizzata con criteri sostenibili
FICO è realizzato sull’area del CAAB, il mercato ortofrutticolo bolognese. “Si tratta di un’area molto ampia che è stata riqualificata seguendo criteri di sostenibilità – racconta Sara Liparesi - la struttura sarà alimentata dal più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa”. Nell’area sarà possibile vedere la realizzazione di prodotti in 40 laboratori. “Si tratta di un progetto ambizioso perché vogliamo che il parco diventi anche un luogo dove si faccia educazione”.
Nelle aree esterne, sarà possibile visitare campi e stalle con i principali prodotti dell’agricoltura italiana e le razze animali autoctone. Nel mercato saranno in vendita prodotti alimentari, mentre nelle botteghe gastronomiche e nei ristoranti si potranno degustare le produzioni delle Fabbriche Contadine artigianali che mostreranno il loro lavoro dal vivo. Ci saranno poi delle aree temporanee in cui si alterneranno operatori con offerte territoriali e stagionali, ed alcuni spazi saranno dedicati a prodotti non alimentari correlati alla natura, alla cucina e allo stile italiano.
L’eredità di EXPO 15
Il parco raccoglie l’eredità dell’esposizione universale anche dal punto di vista dei contenuti, della didattica e delle forme di narrazione del cibo, con eventi, corsi, iniziative culturali e padiglioni multimediali tematici che racconteranno il rapporto dell’uomo con i principali prodotti e scoperte relativi al mondo dell’agroalimentare. “Sarà un punto di riferimento per le scuole alberghiere e per gli istituti professionali – conclude Liparesi - e ci sarà una Scuola dei Mestieri dedicata alla riscoperta dei mestieri artigianali tradizionali e delle buone pratiche legate al cibo”.
Il progetto
FICO Eataly World nasce da una stretta collaborazione tra pubblico e privato e le varie anime stanno lavorando insieme per aprire il parco tematico entro settembre 2017. Tra le aziende e le società coinvolte ci sono il CAAB - Centro Agroalimentare di Bologna, presieduto da Andrea Segrè, il Comune di Bologna e Eataly World, società presieduta da Oscar Farinetti di Eataly e Tiziana Primori di Coop Alleanza 3.0. È in corso di realizzazione grazie al Fondo PAI - Parchi Agroalimentari gestito da Prelios SGR nel quale hanno investito, fra gli altri, Coop, Banca IMI, Unindustria Bologna, Camera di Commercio di Bologna.