Il Comune di Longarone: rinnovamento di pensiero
Il sindaco Padrin: “Ci vuole consapevolezza, rispetto e sintonia e le giuste condizioni”
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a cura di: Regione Veneto - Direzione Enti Locali
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Settore: Pubblica Amministrazione
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Area tematica: Smart Communities
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L’idea in breve
La fusione di Comuni implica consapevolezza, rispetto e sintonia, a partire da queste premesse e da quelle territoriali di prossimità, caratteristiche geografiche comuni e di condivisione di obiettivi si può pensare di avviare un processo di fusione. Il Comune di Longarone oggi è esattamente questo: la fusione tra il Comune di Longarone e Castellavazzo, comuni molto simili tra loro, con servizi comuni, la cui cittadinanza era già entrata in sintonia, si parla di una distanza tra i due municipi di un kilometro.
L’obiettivo prefissato era quello di fare crescere il territorio unendo le forze, orientato al miglioramento dei servizi con un abbassamento dei costi.
Rispetto per la storia e per l’identità
La fusione dei Comuni ha richiesto numerose riflessioni non solo dal punto di vista operativo ma anche di rispetto, attenzione e valori, senza dimenticare la storia che ha contrassegnato queste zone: parliamo della tragedia del Vajont.
Il Comune di Longarone, legato alla tragedia del Vajont aveva perso il centro storico, con il Comune di Lavezzo acquisisce dunque un nuovo centro storico e, se Longarone diventa il nuovo nome del comune dopo la fusione, Castellavazzo diventa il centro storico del Comune e il simbolo della città anche sullo stemma.
Un’unione dunque che offre ai cittadini un’opportunità di crescita, di benessere legato ai nuovi servizi e di abbassamento delle tasse. Nasce così, dopo la fusione, il 22 febbraio 2014 il Comune di Longarone.
I benefici sono già tangibili
I cittadini hanno accettato e oggi beneficiano di una serie di servizi migliorati e a costi più contenuti, non solo, possono usufruire di una scelta legata alla tassazione che ha visto come buona pratica l’applicazione di quella minore tra i due Comuni. Oggi si parla di un risparmio di 500.000,00 euro complessivi, si paga una tassa inferiore rispetto a prima, perché la scelta è stata quella di applicare il costo della tassa minore dei due Comuni. E, approfittando dei contributi statali destinati alla fusione dei comuni, nel caso specifico 1 milione e duecentomila euro ripartiti in 10 anni, non vi sono state spese per i cittadini. Si è dunque arrivati al pareggio di bilancio.
Siamo arrivati al pareggio di Bilancio, 1 milione e 2 mila euro di contributo statale straordinario (che fa parte di un contributo della durata 10 anni). Tutto questo ci ha permesso di sbloccare una serie di opere pubbliche, come la riqualificazione dell’illuminazione che ha avuto ripercussioni sul risparmio energetico, e di gestione di bilancio più serena ma sempre attenta. Tra le altre si ricorda inoltre un risparmio di 120 mila euro nell’attività amministrativa. Opportunità ulteriori date dalla presenza di un servizio presente in un comune piuttosto che di un altro, di fatto vantaggi che si protraggono negli anni. Concentrato in Municipio oggi anche un ufficio Sportello Polifunzionale con orari di apertura ampliati e una modalità di rapporto con i cittadini più diretta, evitando code, incontrare uffici con appuntamenti predefiniti.
Un ufficio polifunzionale risolve circa l’80 percento delle pratiche ai cittadini.
Un rinnovamento di pensiero, legato ad un’apertura mentale volta a beneficio del territorio e dei cittadini. La fusione è uno strumento che permette di ottimizzare delle situazioni e garantire il benessere dei cittadini, laddove le condizioni geografiche, culturali, economiche e storiche lo consentano. Questo significa fare le giuste considerazioni, confrontarsi costantemente, e superare la reticenza del ruolo in sé.
Il Sindaco di Castellavazzo era insediato da 8 mesi, e quindi oggi è Vice sindaco, voltando l’attenzione al beneficio dei cittadini.