Il pony express in bici ha un alleato digitale: percorsi ottimizzati, più velocità, meno costi. E inquinamento zero
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Settore: Spedizioni
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L'IDEA IN BREVE
Con una app utilizzata dai propri spedizionieri in bicicletta, PonyZero ottimizza i percorsi nelle maglie urbane, traccia le spedizioni e certifica le avvenute consegne. Grazie a questo dispositivo, combinato con un software gestionale creato ad hoc e con le biciclette speciali costruite su misura per portare fino a 80 chilogrammi di pacchi, la giovane impresa torinese ha messo a punto un modello di logistica in ambiente cittadino che si dimostra competitivo per i grandi player del settore, di cui l'azienda è divenuta in alcuni casi partner, e vincente nel coprire l'ultimo miglio. I ciclo-corrieri aggiungono a tutto ciò il vantaggio ecologico: le consegne sono ad impatto ambientale zero, non consumano carburante, non inquinano e non ingombrano strade e parcheggi.
L'ESIGENZA
Fondata da Marco Actis e Davide Fuggetta nel 2011 come servizio di bike messenger a Torino, PonyZero raggiunge in breve tempo i 2000 recapiti al mese. Nel 2013 assume forma giuridica di srl e si pone il problema di coniugare l'elemento tradizionale ed ecologico della bicicletta con la messa a punto di un software gestionale innovativo. L'obiettivo: rendere efficiente e competitiva sul mercato l'intuizione iniziale, sfruttandone anche i vantaggi economici in termini di minori spese in carburanti, manutenzioni e stoccaggio dei mezzi. Da esperienza pionieristica, PonyZero sente il bisogno di svilupparsi come un modello replicabile anche altrove e scalabile. Per fare questo salto “di scala” serve stringere una doppia alleanza.
LA SOLUZIONE
La soluzione informatica viene raggiunta con l'istituto superiore Mario Boella di Torino e con l'azienda di software Synesthesia. I corrieri tradizionali, player del settore spedizioni, che hanno necessita di migliorare l’efficienza dell’ultimo miglio delle spedizioni, richiedono a Ponyzero il servizio. Il software sviluppato è in grado di migliorare il processo gestionale e con l’integrazione di una mobile app i corrieri in bicicletta ricevono gli ordini realtime sul proprio smartphone geolocalizzato, ottienendo dalla app stessa il percorso più veloce da effettuare. La app si occupa anche di ordinare le spedizioni nel modo più razionale al fine di raggiungere più velocemente le destinazioni. Il corriere preleva i pacchi dall’hub Pony Zero e li consegnano al destinatario finale della spedizione, che al momento della ricezione del pacco rilascia sullo smartphone del corriere una doppia prova di avvenuta consegna: una firma elettronica e una firma in formato audio.
A quel punto il software invia una notifica al database del cliente con l'esito della spedizione e il calcolo della co2 risparmiata grazie alla consegna ecologica.
IL CAMBIAMENTO
Durante il periodo all'incubatore TreataBit del Politecnico di Torino, PonyZero ha ottenuto capitali di investimento per 50 mila euro in un primo round nel 2013, e ha da poco concluso un secondo round raccogliendo 250 mila euro. PonyZero si è dotata di un hub centrale da cui vengono effettuate le consegne dell'ultimo miglio garantendo una velocità di consegna maggiore dei corrieri tradizionali motorizzati. L'implementazione del software ha permesso di ottimizzare il processo: 15-20 consegne all'ora in media, contro le 8-10 consegne all'ora dei corrieri tradizionali. Questo ha permesso all'azienda di diventare partner di alcuni fra questi ultimi, gestendone le consegne dell'ultimo miglio.
La maggiore velocità è il frutto dell'agilità dei corrieri in bicicletta, che superano di ostacoli tipici dei centri urbani: le barriere delle Ztl, la scarsità di parcheggi, il traffico intenso. PonyZero ha rinnovato anche l'immagine del servizio accostando al mondo della logistica i valori dello sport e dell'ecologia. È in corso di valutazione il lancio di una nuova app da mettere a disposizione dei clienti B2C e B2B per facilitare la richiesta di spedizione anche a questo target.
L'AZIENDA
PonyZero srl è fondata nel 2013 da Marco Actis (chief executive officer) e Davide Fuggetta (chief technical officer), ed è il primo servizio di bike messenger a nascere a Torino. Oggi ha un fatturato annuo (2014) di 100 mila euro, 10 dipendenti e un management team di professionisti composto da Farad Alessandro Mohammadi Chief Strategy Officer, Dario Montagnese Chief Financial Officer, Alessandro Mina Chief Brand Officer, Paola Lombardi, che si dedica allo sviluppo delle strategie di marketing. Il punto di forza è il servizio ecologico ad impatto ambientale zero, che permette anche di abbattere i costi fissi che la gestione di un parco mezzi tradizionale e di un device specifico per la spedizione comporterebbero. Le bici-cargo usate dagli spedizionieri sono progettate ad hoc con un pianale posizionato fra il manubrio e la ruota anteriore, che può portare fino a 80 chilogrammi di pacchi. Il business deriva per il 50% dal trasporto di prodotti ordinati su siti di e-commerce.