L’azienda che premia i giovani
Obbiettivo biodiversità e rispetto per l’ambiente

L’azienda che premia i giovani

Enrico Bellio: “Con i nostri lavorati portiamo i prodotti tipici in tutto il mondo”

L’idea in breve
Garantire un prodotto salubre, sano al cento per cento, ma anche permettere a persone di tutto il mondo di assaggiare chicche territoriali in modalità durevoli e apprezzabili in ogni cultura culinaria.

L’innovazione
La società agricola Nonno Andrea fa innovazione industriale e di prodotto. Il suo ketchup, per esempio è naturale con purea di pomodoro, frutta e spezie, non zuccherato  con il 95% di verdura e può essere usato come un ketchup commerciale. “Ma lavoriamo anche prodotti tipici della zona come radicchio e asparago sottolio o in purea per poterli esportare in tutto il mondo”. D’altra parte l’innovazione passa dallo sviluppo di certificazioni come la Fiodiversity friend che certifica la qualità del terreno dove si coltivano frutta e verdura: “Questa si va ad accostare al biologico, - prosegue il direttore commerciale Enrico Bellio – per cui stiamo ottenendo la certificazione alla  fine del triennio 2019”.

I benefici
“Il valore principale che portiamo avanti con orgoglio e determinazione – prosegue - è la salvaguardia dell’ambiente nella sua totalità. Per questo operiamo il riciclaggio attivo, produciamo energia per la nostra azienda attraverso pannelli fotovoltaici, siamo attenti che le confezioni e gli imballaggi siano di materiali riciclabili e non amiamo gli sprechi. Per l’arredamento del nostro punto vendita ci siamo divertiti a recuperare e a ridare vita ad oggetti, legni e porte vecchie ormai in disuso. A tutti i nostri clienti regaliamo una grande borsa di tessuto per trasportare la spesa e incoraggiamo l’uso di sacchetti di carta. Cerchiamo di utilizzare al meglio le preziose risorse che la natura ci regala e gestiamo la nostra azienda in modo sostenibile”.

Un’azienda giovane
La società agricola Nonno Andrea è un’azienda familiare. Titolari sono Sonia Salvadori e Paolo Manzan  L’impresa, passata nelle mani della seconda generazione, il figlio Luca Manzan, 29 anni, sta assumendo giovani per i ruoli apicali. A capo del reparto commerciale un ventottenne, una ventiseienne come responsabile del punto vendita.

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