Le strategie digitali per l’innovazione nell’azienda farmaceutica Angelini
Enrico Giaquinto, Chief Industrial Operations Officer di Angelini Spa: “L’approccio all’innovazione dell’azienda si basa sul coinvolgimento degli operatori, che devono essere i primi a perce
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Settore: farmaceutica
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L’azienda
Angelini è un gruppo industriale privato che opera nei settori farmaceutico e della cura della persona, sul mercato dal 1919. Ha sedi in 17 paesi e una distribuzione dei prodotti a livello mondiale. Guidato dal Presidente Francesco Angelini, il gruppo impiega 6000 persone con un fatturato di 1600 milioni di euro. Nell’area farmaceutica, Angelini è una “integrated company” con attività di ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di principi attivi, farmaci branded ed equivalenti, prodotti medicali e integratori alimentari.
Obiettivo dell’azienda è diventare uno dei principali player europei innovativi, in grado di offrire nuovi farmaci e nuove soluzioni per la salute e per migliorare la qualità della vita delle persone, grazie alla collaborazione con enti di ricerca, università e istituzioni scientifiche nazionali e internazionali. In questa prospettiva Angelini investe risorse e persone perché la cultura dell’innovazione si diffonda in tutti i settori aziendali, prefigurando un contesto nel quale le tecnologie digitali e l’Intelligenza Artificiale possano essere implementati anche nei processi produttivi attualmente regolamentati dagli enti di controllo del settore farmaceutico.
Il processo di innovazione
Da qualche anno Angelini ha recepito l’esigenza di sostenere nuovi modelli di business sviluppando una strategia digitale improntata alla cultura dell’innovazione. L’obiettivo primario della prima fase di questo processo è il coinvolgimento dei manager nello sviluppo di un cambiamento culturale.
È stato scelto come partner strategico TAG – Talent Garden, che ha implementato percorsi formativi rivolti a 30 manager, con l’obiettivo di presentare lo spettro di tecnologie e soluzioni digitali disponibili sul mercato e le possibilità di utilizzo di tali tecnologie nell’organizzazione aziendale, per arrivare a generare idee concrete da applicare al business.
In una fase successiva, adottando le metodologie dell’Agile project management, sono state affrontate alcune criticità e alcune problematiche aziendali, a seguito delle quali si è attivato un processo finalizzato a concretizzare le soluzioni emerse.
Dal problema alla soluzione
Il processo per passare dall’idea al prototipo è molto “agile” e veloce: il gruppo di lavoro individua un problema, valuta una possibile soluzione e l’impatto che può avere sui processi aziendali. In un paio di settimane si arriva al prototipo. Attraverso cicli progressivi di sperimentazione il prototipo viene affinato, se viene valutato positivamente, la soluzione viene adottata stabilmente.
I progetti in corso
Uno dei primi esiti dei processi di innovazione sopradescritti è la ChatBot Angela, che ha vinto il premio AboutPharma Digital Awards 2019, categoria “Aggiornamento e supporto alla professione dei farmacisti”.
Un altro progetto in corso riguarda invece lo Smart Energy Management per l’aumento dell’efficienza e il risparmio energetico, utilizzando algoritmi di IA per il processo di produzione del freddo.
In questa fase si stanno sperimentando soluzioni di innovazione sui processi “attigui” perché i processi produttivi “centrali” della produzione del farmaco sono certificarti e regolamentati da enti di controllo internazionale che stabiliscono le linee guida per il controllo della qualità.
I processi di controllo qualità digitali basati sulla IA non sono ancora adottabili dalle aziende farmaceutiche, ma si sta ormai guardando in questa direzione.
I benefici
I processi di innovazione in atto all’interno di Angelini potrebbero essere definiti conservativi, ma date le caratteristiche del settore farmaceutico, in questa fase è stato identificato come obiettivo primario la diffusione della cultura dell’innovazione e la condivisione delle strategie digitali in tutti i settori aziendali. Queste sono ritenute infatti una premessa indispensabile per sostenere i futuri processi di innovazione.