Open Innovation, l’innovazione nell’ottica del miglioramento della qualità della vita dei cittadini lombardi
Luca del Gobbo – Assessore Università Ricerca e Open Innovation “La piattaforma si apre ad un concetto di innovazione che integra la dimensione collaborativa e sociale, dove il cittadino è
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a cura di: Direzione Generale Università, Ricerca e Open Innovation
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Settore: Innovazione
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L’idea in breve
La piattaforma Open Innovation promossa da Regione Lombardia è una iniziativa che ha l’obiettivo di favorire l’aggregazione degli “attori dell’innovazione” in un ecosistema digitale collaborativo, dove si definiscono e realizzano progettualità in linea con gli obiettivi strategici per la crescita della Regione, sia in termini di miglioramento della competitività delle imprese che di qualità della vita dei cittadini.
Si rivolge a tutti i protagonisti dell’innovazione, ovvero coloro che – nell’ambito della loro attività professionale - mettono in gioco le loro competenze personali e quelle delle organizzazioni con cui collaborano per dare vita ad “ecosistemi di innovazione”
Più in dettaglio, la piattaforma si pone i seguenti obiettivi: far incontrare e mettere in rete persone (competenze); facilitare la circolazione dell’informazione, la discussione, la condivisione di obiettivi, la co-progettazione e la realizzazione di progetti di R&I, permettendo nel contempo all’ente di governo e a tutti gli stakeholder coinvolti di leggere il territorio e il suo sviluppo.
Le sue caratteristiche sono la flessibilità e l’integrabilità, l’approccio aperto e inclusivo, l’interoperabilità con altri portali ed iniziative, a livello locale, nazionale e internazionale.
L’iniziativa è stata avviata nell'ambito dell'asse 1 del Programma Operativo Regionale FESR 2007 - 2013, asse prioritario 1, "Innovazione ed economia della conoscenza" e confermata nel programma 2014 – 2020.
Alcuni dati
La piattaforma Open Innovation, attiva dal 2015, conta oggi (ott. 2016) circa 4000 partecipanti registrati e più di 1400 organizzazioni (aziende, centri di ricerca, pubbliche amministrazioni e soggetti rappresentativi degli interessi dei cittadini). Tutti i contenuti della piattaforma sono mappati sulle priorità strategiche regionali, per facilitare la circolazione dell’informazione e l’avvio di progetti: nell’ultimo anno sono state avviate oltre 800 discussioni e si sono aggregate oltre 80 community tematiche, all’interno delle quali sono state lanciate 221 proposte di collaborazione.
Benefici
La piattaforma Open Innovation di Regione Lombardia è stata costruita sul modello della quadrupla elica: Governo, industria, università e cittadini lavorano insieme per arrivare a cambiamenti strutturali ben oltre gli obiettivi che i singoli potrebbero raggiungere. La piattaforma mappa e mette in relazione i diversi attori coinvolti, che pure con ruoli diversi ma sinergici cooperano per rispondere alle sfide dell’innovazione. L’impatto auspicato non è dunque solo sulla modernizzazione e la competitività del sistema industriale, ma sulla società nel suo insieme.
Sviluppi futuri
Sulla scorta dell’esperienza maturata, l’applicativo su cui è costruita la piattaforma verrà rilasciato nel pubblico dominio a partire dal 2017 e potrà essere utilizzato per gestire “ecosistemi collaborativi digitali” in nuovi scenari d’uso, quali le reti di impresa e i cluster, anche in modalità “as a service”, attivando dal catalogo un “bouquet” di funzionalità adeguate allo specifico impiego.
L’ente
La Lombardia si impone sullo scenario nazionale e internazionale come una realtà tradizionalmente dinamica dal punto di vista economico, una delle aree più industrializzate d’Europa: è un sistema economico incentrato soprattutto sulle piccole e medie imprese, rafforzato dalla presenza di grandi gruppi industriali. La Regione ha raccolto le sfide della modernizzazione proponendosi come uno dei quattro Motori d’Europa. In questo contesto Regione Lombardia ha elaborato le linee per la “Strategia regionale di specializzazione intelligente per la ricerca e l’innovazione- S3”, uno degli strumenti previsti dalla strategia Europa 2020 e condizionalità ex-ante per l’accesso ai fondi strutturali di finanziamento della nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Data la presenza in regione Lombardia di un sistema imprenditoriale e scientifico-tecnologico dinamico e variegato è più forte l’esigenza di cambiare il modo di leggere il proprio territorio rispetto al passato, passando da un approccio verticale, con una visione per settori tradizionali, ad una nuova logica orizzontale con una visione per “sistemi di competenza”.
Regione Lombardia si è data l’obiettivo di definire una “traiettoria integrata” di sviluppo del proprio territorio, attraverso l’individuazione delle risorse/competenze e del potenziale innovativo, la selezione di priorità, in termini di settori produttivi e di ambiti tecnologici, su cui concentrare gli investimenti. Regione Lombardia, coerentemente con le politiche attuate nel corso degli anni, ha individuato, dopo una fase di razionalizzazione, le seguenti aree di specializzazione:
1. Aerospazio
2. Agroalimentare
3. Eco-industria (energia rinnovabile e non, efficienza energetica, edilizia sostenibile, ambiente)
4. Industrie creative e culturali (in cui c’è anche moda e design, valorizzazione dei beni culturali)
5. Industria della salute (settore delle biotecnologie, farmaceutico, riabilitazione, dispositivi biomedicali, medicina personalizzata, nutraceutica)
6. Manifatturiero avanzato
7. Mobilità sostenibile
Infine, riconoscendo le potenzialità del mercato delle “smart communities” come driver strategico, attraverso una lettura trasversale delle aree di specializzazione sono state individuate otto macrotematiche di sviluppo (smart living, smart healthcare, sicurezza, infrastrutture, reti e costruzioni intelligenti, sostenibilità, inclusione, valorizzazione del patrimonio culturale, city information and analytics)