Vigneti piemontesi smart: sensori, droni e wifi tra i filari
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Settore: Innovazione per l’agricoltura e cultura dell’alimentazione
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L'ENTE
L'Università degli Studi di Torino è uno dei più antichi atenei italiani; è stata istituita a Torino nel XV secolo e rientra oggi - in base alla classificazione ARWU del 2014 - tra le migliori 200 università del mondo.
Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino concentra la propria azione su ricerche relative alla produzione primaria e alla trasformazione di vegetali e animali, studiando gli ecosistemi agrari e forestali e le filiere agroalimentari nei loro aspetti biologici, produttivi, ecologici, tecnologici, ingegneristici e gestionali. Il contesto piemontese nel quale si inserisce, con una produzione vitivinicola varia e di pregio, costituisce un laboratorio di sperimentazione di grande interesse.
IL PROGETTO
Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari ha sviluppato SIGEVI, SIstema di GEstione del comprensorio VIti-vinicolo, uno strumento innovativo di supporto alle decisioni e per la gestione delle coltivazioni vitivinicole.
L’architettura del sistema si basa su tre pilastri fondamentali:
- una sensoristica che da informazioni di tipo ambientale in grado di monitorare la variabilità stagionale dei dati. La raccolta dei dati integra informazioni provenienti da sensori mobili, da sensori gestiti da operatori e sensori posizionati su droni che effettuano voli puntuali. I dati raccolti riguardano indici agrometeo, relativi al contesto territoriale e di tipo ecofisiologico, relative allo specifico stato fisiologico delle piante monitorate.
- centraline meteo tradizionali che permettono di raccogliere dati comparabili con le serie storiche. Dal confronto è possibile ricavare dati medi per la costruzione di previsioni
- lo sviluppo di applicativi su tablet utilizzabili da tecnici e operatori del settore che possano essere utilizzati sia per la raccolta dati sia per trasmettere informazioni utili all’organizzazione delle operazioni di campo.
Con questo sistema si garantisce l’accesso ad un data base sempre aggiornato, caratterizzato da un’interfaccia usabile, che permette ai professionisti di consultare facilmente i dati indoor e outdoor, personalizzando pagine per la consultazione integrata delle informazioni e l’accesso a funzioni di modellizzazione come agro-management, crescita, sviluppo, bilancio idrico, ecc. Il progetto ha inoltre portato allo sviluppo di un’applicazione per Android, realizzata in stretta collaborazione con agronomi e professionisti del settore per gestire in modo automatico il protocollo vitivinicolo costituito dall’insieme di controlli che vengono regolarmente effettuati nei vigneti, giungendo alla valutazione dello stato di salute della singola pianta. Partner tecnici del progetto, finanziato dal Fondo Europeo agricolo di sviluppo rurale, sono il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino e il CSP Innovazione nelle ICT. Attualmente, la piattaforma è in via di sperimentazione grazie alla collaborazione di diverse cantine e in particolare: Terre da Vino S.p.A., Cantina sociale del Barbera Sei Castelli, Cantina sociale del Nebbiolo di Vezza d’Alba e Cantina Tre Secoli.
I BENEFICI
I processi di crescita e sviluppo delle piante sono condizionati da fattori ambientali quali temperatura, radiazione solare, umidità e precipitazione. Naturalmente anche per la vite, le variazioni termiche influiscono su tutti i processi fisiologici che governano lo sviluppo fenologico e fisiologico. La capacità di prevedere e monitorare costantemente e in maniera capillare questo tipo di informazioni facilita lo sviluppo di modelli capaci di orientare le decisioni e governare in maniera più efficiente le operazioni di campo, garantendo un migliore controllo e una produttività più elevata dal punto di vista della quantità e della qualità.