Villa delle Ginestre, se la riabilitazione diventa un gioco
Il direttore Schena: “I bambini arrivano sorridendo nella stanza virtuale e la riposta terapeutica è stata un successo”
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a cura di: Regione Campania
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Settore: Sanità
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Area tematica: Healthcare
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L’idea in breve
Puntare sulla realtà immersiva come strumento di riabilitazione, facendo dell’innovazione tecnologica una leva per rispondere alla crisi generalizzata che ha colpito le cliniche private a causa del taglio delle risorse pubbliche destinate ai servizi in convenzione: questa la scommessa – vinta – del centro Villa delle Ginestre, che ha saputo trasformare una situazione di difficoltà in una grande opportunità.
Il progetto di ricerca
Che fare? A fronte del continuo taglio di risorse legato alle spendig review che ha portato a una contrazione della spesa pubblica sanitaria, il centro di riabilitazione Villa delle Ginestre si è trovato a dover ripensare il proprio modello di business: fino a qualche anno fa infatti oltre il 95% del fatturato era garantito dai servizi in convenzione e le prestazioni erogate in regime privato rappresentavano quindi una quota residuale. «Abbiamo deciso di non restare passivi ei di metterci subito alla ricerca di una soluzione», spiega il direttore generale Annamaria Schena. E’ nato così un progetto di ricerca autofinanziato realizzato con la collaborazione di Protom Group - lo stesso team che ha realizzato le applicazioni di realtà virtuale per il progetto Corporea nella Citta della Scienza - per l’acquisizione di nuovi strumenti di terapia riabilitativa basati su realtà immersiva, ovvero realtà virtuale coniugata ad un elevato grado di interattività. E’ stato realizzato un sistema di proiezione di realtà virtuale che opera in modo da immergere, grazie all’integrazione di sensori biometrici e ad innovative interfacce tra mondo reale e mondo virtuale, il paziente in un ambiente virtuale col quale può interagire mediante il proprio corpo, compiendo esercizi a sfondo ludico con scopo riabilitativo. In altre parole i bambini si ritrovano coinvolti in due diversi scenari 3D, una cucina e una stanza con un pianoforte: ecco che la seduta di riabilitazione si trasforma in un gioco divertente, e i piccoli pazienti risultano molto più motivati al movimento.
La seconda fase
«La risposta terapeutica a questo nuovo sistema – spiega il direttore generale - è stata un successo, i bambini arrivano sorridendo nella stanza virtuale. I risultati sono tangibili in quanto cognizione, metacognizione e motivazione sono strettamente intrecciate». Un successo che ha spinto Villa delle Ginestre a scegliere di fare un passo ulteriore, attivando con l’università di Lecce, con l’Università del Salento e con Citel Group, partner tecnologico, un progetto che è risultato vincitore di un finanziamento nell’ambito del programma europeo Horizon 2020. E’ così in fase di sviluppo un sistema ancor più avanzato, basato su di serious game, in grado di monitorare per mezzo di sensoristica indossabile (fra cui un caschetto) il comportamento del bambino per adattare l’intervento del sistema agli esiti della terapia. I dati rilevati dall’uso della sensoristica e da tutte le interazioni tra paziente e sistema consentono di tracciare un profilo utile a valutare i miglioramenti del paziente.
I benefici
Oltre a migliorare l’efficacia della terapia riducendo i tempi di riabiliazione, il nuovo sistema ha assicurato a Villa delle Ginestre un vantaggio competitivo sugli altri centri di riabilitazione: il fatturato derivante da terapie non in convenzione è passato da 70mila euro a 200mila euro
L’azienda
Villa delle Ginestre è un avanzato centro di riabilitazione e fisioterapia, attivo da più di 20 anni, con sede a Volla, in provincia di Napoli, che affianca all’attività clinica un’attività di ricerca, di formazione e di applicazione clinica nell’area della psicopatologia dello sviluppo, della disabilità e del disagio socio-emotivo. Agli ambulatori per la riabilitazione si affianca una sanitaria con la proposta di ortesi e ausili specializzati.