Supportare la crescita degli ordini  grazie a una infrastruttura IT virtuale - il caso di Gruppo Ferrarini

Supportare la crescita degli ordini grazie a una infrastruttura IT virtuale - il caso di Gruppo Ferrarini

L'azienda

Il Gruppo Ferrarini dal 1956 specialista nella produzione di prosciutto cotto e di prosciutto stagionato, si occupa della trasformazione della carne fresca fino al prodotto finito. Nel 2000, con l'acquisizione di Vismara ha allargato la sua presenza all'intero comparto della salumeria tradizionale italiana. L'area della produzione agricola, dalla quale l'attività imprenditoriale ha preso avvio, si è notevolmente sviluppata e rappresenta oggi un importante supporto all'attività industriale. Il Gruppo con 8 stabilimenti produttivi commercializza i propri prodotti sul territorio nazionale sia con la vendita al dettaglio sia tramite la Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Attraverso i propri marchi commerciali e le proprie società, il Gruppo ha una presenza ormai consolidata sui mercati dell'Europa (in particolare Spagna, Svizzera, Austria, Polonia, Ungheria), negli Stati Uniti e in Asia (Giappone, Hong Kong, Thailandia, Singapore, Vietnam). Grazie a circa 1.000 dipendenti e ad una rete di oltre 250 agenti monomandatari, Ferrarini ha raggiunto un fatturato 2010 di 350 milioni di euro.

L'infrastruttura

Il Gruppo Ferrarini ha intrapreso in collaborazione con PMC, business partner IBM, un progetto per la realizzazione di un’infrastruttura IT virtuale con il duplice obiettivo di razionalizzare il proprio parco server dislocato su 8 stabilimenti differenti e di aumentare la capacità elaborativa a disposizione degli applicativi aziendali, conseguenza della crescita del volume di affari conseguita negli ultimi anni. Per aumentare il grado di sicurezza dei dati e, nel contempo, per potenziare le performance dei propri sistemi informativi, il Gruppo Ferrarini a partire da settembre 2010 ha realizzato un unico Centro Elaborazione Dati (CED) nella sede principale in provincia di Reggio Emilia basato su BladeCenter IBM. L’attuale configurazione prevede un BladeCenter IBM supporta le tecnologie di virtualizzazione ed ospita 15 server fisici su tre lame che utilizzano processori Power. La Storage Area Network (SAN) IBM System Storage DS5020, grazie al back up periodico dei dati, consente di avere a disposizione una copia di sicurezza delle informazioni aziendali sfruttando in modo efficiente la capacità elaborativa dei server. La virtualizzazione ha consentito una maggior scalabilità dell’infrastruttura IT di Ferrarini che ora è in grado di supportare l’espansione del parco applicativo attraverso l’attivazione di nuovi server virtuali in tempi rapidi senza la necessità di acquistare nuovo hardware. Inoltre, in precedenza guasti e malfunzionamenti hardware e software richiedevano diversi giorni lavorativi per la loro soluzione, imponendo lo spegnimento della macchina non funzionante. Ora, il server virtuale non funzionante viene sostituito in automatico da un’altra macchina fisica con la sicurezza di un monitoraggio costante 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

I benefici

La nuova infrastruttura virtuale centralizzata ha consentito al Gruppo Ferrarini di rinnovare e razionalizzare il proprio parco server con la garanzia di una maggior flessibilità nella gestione della manutenzione e dello sviluppo applicativo. Infatti, grazie alla concentrazione del parco macchine in un unico CED, l’infrastruttura IT virtuale del Gruppo favorisce una più semplice manutenzione che ora è possibile senza la sospensione dei servizi IT di interesse con una riduzione dei costi relativi. Grazie alla nuova soluzione basata sul consolidamento dei server, Ferrarini ha ottenuto un’infrastruttura virtuale ad alta affidabilità a garanzia della continuità dell’erogazione dei servizi IT: ora ad esempio è più sicura l’evasione e la consegna dei circa 9.000 prosciutti crudi consegnati quotidianamente. Il monitoraggio costante garantisce la possibilità in caso di guasto di un intervento tempestivo segnalato al personale addetto tramite Sms: si tratta di un servizio di particolare importanza per i sistemi che supportano la gestione della stagionatura dei salumi, dei quali circa 800 mila prosciutti. Il nuovo sistema supporta la creazione di server virtuali per testare, ed eventualmente adottare, nuove applicazioni in modo semplice. Ad esempio, recentemente Ferrarini ha testato e adottato il nuovo applicativo di collaborazione IBM Lotus Domino senza dover acquistare nuovo hardware. La diminuzione dell’hardware ha permesso un risparmio dei costi relativi all’energia elettrica utilizzata per l’alimentazione e il raffreddamento del data center.