La tecnologia di virtualizzazione per migliorare la continuità del business: il caso Endress + Hauser

La tecnologia di virtualizzazione per migliorare la continuità del business: il caso Endress + Hauser

L'AZIENDA

Endress+Hauser Corporate è un gruppo multinazionale fondato nel 1953, che opera nel settore della metalmeccanica. In particolare offre servizi e soluzioni di automazione per l’ingegneria dei processi industriali, tra cui sensori e strumenti di misurazione per pressione, temperatura, flussi e livelli, caratterizzati da sofisticate tecnologie di controllo. Il gruppo è composto da 89 compagnie indipendenti, dislocate in 42 paesi in tutto il mondo, coordinate da una holding con sede a Reinach in Svizzera e comprende circa 8.600 dipendenti. Endress+Hauser Sicestherm Srl è un sito produttivo, componente del gruppo Hendress+Hauser, specializzato nella progettazione e produzione di strumenti per la misurazione della temperatura. L’azienda è collocata a Pessano con Bornago, in provincia di Milano.

L'INFRASTRUTTURA

Endress+Hauser Sicestherm, con il supporto del partner R1, business partner HP, ha sviluppato un progetto di virtualizzazione dei propri server, in risposta alla necessità di una maggiore affidibilità dei dati e di un miglioramento della continuità del business. La nuova infrastruttura IT è stata implementata a partire da gennaio 2012 ed è a regime da giugno 2012. Il processo di introduzione è stato graduale per garantire all’azienda la possibilità di procedere con la propria attività senza subire arresti o rallentamenti eccessivi. Precedentemente al progetto di virtualizzazione, la configurazione comprendeva 10 server fisici distribuiti su due rack, 9 server virtualizzati con VMWare server, spazio fisico distribuito su dischi locali e storage DAS, un server dedicato al backup con tape library e 2 domain controller. Ad oggi l’infrastruttura, attraverso la cosiddetta tecnica P2V (Phisical to Virtual), è basata sull’implementazione di un nuovo ambiente VMWare, in grado di ospitare i server fisici e virtuali della situazione iniziale, con consolidamento di tutto lo spazio fisico su un nuovo Data Store costituito da due nodi HP 4500 G2 posti in cluster mirroring. Nello specifico il nuovo sistema è composto da 3 server fisici HP DL380 G7 di nuova acquisizione e due server HP G6 preesistenti e riconvertiti, che costituiscono la base per il nuovo ambiente virtuale. Pertanto la nuova infrastruttura IT è composta da 3 server fisici per 15 virtuali, con un datacenter ridondato, per garantire affidabilità e sicurezza dei dati. Nella successiva fase di progetto, verrà aggiunto un ulteriore datacenter dislocato sempre  presso l’azienda, ma a diversi metri di distanza per garantire il piano di Disaster Recovery. La virtualizzazione ha permesso a Hendress+Hauser Sicestherm di ottenere una maggior scalabilità della propria infrastruttura informatica che è in grado di supportare in tempi rapidi l’espansione del parco applicativo attraverso l’accensione di nuovi server virtuali. Grazie alla nuova architettura è possibile organizzare nodi di server che lavorano in parallelo e, nel caso uno di questi dovesse presentare malfunzionamenti, il sistema  si preoccupa di spostare in tempo reale le applicazioni dalla macchina danneggiata ad altro sistema, così come permette di utilizzare contemporaneamente tutti i server, distribuendo il carico di lavoro su ciascuna macchina in funzione della capacità elaborativa richiesta.

I BENEFICI

Il progetto di virtualizzazione dei server fisici ha permesso all’azienda una maggior garanzia della continuità operativa del business anche in caso di guasti o malfunzionamenti dell’infrastruttura, nonché una notevole affidabilità e sicurezza dei dati, grazie alle attività di ridondanza su diverse unità di gestione di disco esterne e all’implementazione, in una seconda fase di progetto, di un ulteriore datacenter dislocato in un punto diverso dell’azienda rispetto al primo. Un ulteriore beneficio è stato riscontrato nelle prestazioni della nuova configurazione, infatti i server sono più stabili e veloci, in particolare si verificano minori casi in cui il server si blocca ed è possibile riavviare lo stesso in poco tempo (si è passati da un tempo di riavvio di circa 15 minuti a circa 1 minuto) a favore di un aumento dell’efficienza per un incremento della produttività. La nuova infrastruttura inoltre è più facilmente gestibile da parte degli stessi operatori. Infine la virtualizzazione permette una maggiore scalabilità, aumentando la propria capacità elaborativa in ogni momento, con l’accensione di nuovi server virtuali a sostegno del Business.

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