NFC, quando lo smartphone dialoga con la città
Sommario workshop
L’acronimo NFC: Near Field Communication vuol dire che avvicinando lo smartphone a qualche “macchina” oppure, più genericamente, a qualcosa che invia/riceve segnali, si acquisiscono informazioni o si attivano servizi. Qualcosa già conosciamo: i QR che si trovano davanti a certi monumenti, o anche su carta stampata. In Giappone da un paio d’anni si pagano molte cose utilizzando lo smartphone, e questa è una funzione che vedremo presto iniziare anche qui da noi. Ma c’è decisamente molto di più. Alle fermate dei mezzi pubblici, per esempio, tutti coloro che non abitano nei dintorni potranno recuperare informazioni sull’ubicazione di certi negozi semplicemente avvicinando il telefono a un piccolo dispositivo. Se si è turisti si potranno avere informazioni, in più lingue, su percorsi culturali e strutture per l’ospitalità. Tutti i servizi di bike sharing e di car sharing potranno trovare nei sistemi NFC delle procedure estremamente rapide per essere attivati. Per gli studenti universitari: molte procedure burocratiche, come l’accesso a servizi vari, rientrano nell’orizzonte delle prime applicazioni NFC.
Un player come Vodafone sta ovviamente predisponendo molte piattaforme per l’NFC, e in Lombardia, l’Università LIUC è impegnata in un progetto che vuole attivare molte applicazioni nella città di Varese.
Ing. Mauro Mezzenzana, ricercatore laboratorio RFID della LIUC, Varese
Dott. Alessandro Magnino, Head of Mobile Apps, Enterprise Marketing Vodafone