Smart Cities e Smart Communities, la governance dell’innovazione lombarda
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a cura di: Regione Lombardia, Direzione Generale Attività produttive, Ricerca e Innovazione
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Settore: PA
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L'ENTE
La Lombardia si sviluppa su una superficie di 23.863,7 kmq., con 10.002.615 residenti in 1.531 Comuni. Gli occupati sono 4.237.000, e il tasso di disoccupazione è 8,2%, contro il 12,7% a livello nazionale (dati 2014). Le imprese "attive" iscritte al Registro delle Imprese sono 812.668 (dati 2014). Gli investimenti per la ricerca scientifica superano i 4,5 miliardi di Euro (nel 2012), il 22% degli investimenti in Italia. Il PIL della Lombardia supera i 360.358 milioni di euro e rappresenta il 22,3% del PIL nazionale (dati 2013). La Lombardia si impone sullo scenario nazionale e internazionale come una realtà tradizionalmente dinamica dal punto di vista economico, una delle aree più industrializzate d’Europa: è un sistema economico incentrato soprattutto sulle Piccole e Medie imprese, rafforzato dalla presenza di grandi gruppi industriali. Parte del triangolo industriale Milano-Torino-Genova durante il boom economico italiano degli anni sessanta, la Lombardia ha raccolto le sfide della modernizzazione proponendosi come uno dei quattro Motori d’Europa, un network delle più avanzate regioni europee che comprende Baden-Württemberg (Germania), Rhône- Alpes (Francia) e Catalunya (Spagna). Le imprese che hanno sede in Lombardia sono in gran parte localizzate in 16 distretti industriali (sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese specializzate in un determinato settore produttivo), e 5 metadistretti (aree produttive di eccellenza con forti legami con il mondo della ricerca e dell’innovazione).
IL PROGETTO
L’iniziativa “Smart Cities and Communities” promossa da Regione Lombardia sostiene la realizzazione di progetti innovativi che introducano soluzioni intelligenti negli ambiti della sostenibilità ambientale e dell’innovazione sociale, per il miglioramento della qualità della vita dei territori e della collettività. I progetti riguardano la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale e sono finalizzati a sviluppare risposte a problemi su scala urbana, metropolitana e, più in generale, territoriale, impegnando le competenze integrate degli operatori, delle imprese e del sistema della ricerca nelle tematiche relative alle Smart Cities and Communities. L’iniziativa si colloca nell’ambito del POR FESR 2007-2013 (Asse I), con una dotazione di 32,5 milioni di euro; il bando di partecipazione è stato pubblicato nel 2013 e i progetti approvati terminano tra il 30 settembre e il 30 novembre 2015. Gli ambiti di realizzazione dei progetti sono relativi a :
- Sostenibilità ambientale: sicurezza del territorio, waste management, smart grids, gestione risorse idriche, architettura sostenibile e materiali, trasporti e mobilità, logistica last-mile, cultural heritage
- Innovazione sociale: invecchiamento della società, tecnologie welfare e inclusione, domotica, cloud computing technologies per smart government
L’iniziativa, per le caratteristiche della partnership di progetto e per l’esigenza di coinvolgere le PP.AA. sia nella fase di individuazioni dei bisogni, sia nella fase di sperimentazione, di fatto propone una governance a sostegno dell’innovazione, basata sull’integrazione tra risorse pubbliche e private. I sedici progetti selezionati sono stati finanziati dai fondi del POR al 40%, e quindi complessivamente sono stati attivati investimenti per ricerca e sviluppo pari a 78,6 milioni di euro. I due ambiti individuati dalla Regione come prioritari hanno trovato rispondenza nei progetti presentati: sono stati finanziati 9 progetti sulla sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica (sicurezza del territorio, gestione rifiuti, smart grids, risorse idriche, materiali sostenibili), 7 progetti sull’innovazione sociale (invecchiamento della società, tecnologie per il welfare e l’inclusione, domotica e tecnologie “cloud computing”). Gli enti inseriti nei partenariati sono 142, di cui 108 imprese (in maggioranza MPMI, ma in 14 progetti su 16 sono coinvolte anche grandi imprese) e 34 organismi di ricerca; sono coinvole inoltre oltre 50 Pubbliche Amministrazioni, 2 su 3 sono Comuni. Il progetto di punta – SCUOLA , Smart Campus as Urban Open Labs – vede come capofila A2A spa e tra i soggetti principali il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Brescia. SCUOLA ha come obiettivo la sperimentazione di un sistema in grado di integrare in modo intelligente e coordinato vari aspetti legati al tema delle Smart Grid (generazione innovativa da fonti rinnovabili e non, efficienza energetica degli involucri e degli impianti degli edifici, integrazione di tecnologie di comunicazione avanzate per fornire servizi al cittadino nella direzione della maggiore vivibilità e partecipazione alla città). Il sistema mira a una migliore gestione energetica degli edifici universitari, che ne consenta un funzionamento sinergico con la rete elettrica. Il progetto riguarda le reti gestite da A2A sul territorio di Milano e di Brescia, dove è coinvolta la locale Università. Il sistema sviluppato all’interno del progetto, che verrà realizzato grazie all’utilizzo di dimostratori installati su edifici pubblici, diventerà il motore per lo sviluppo di una vasta struttura produttiva in cui una molteplicità di attori possono implementare servizi “smart real time” per la gestione ottimale delle reti urbane, degli edifici e dei servizi al cittadino, con dei costi contenuti grazie all’infrastruttura digitale e sensoristica. Il partenariato del progetto è composto da Politecnico di Milano, Università degli Studi di Brescia e undici aziende lombarde ed è supportato dal Comune di Milano e dal Comune di Brescia.
I BENEFICI
“Smart Cities and Communities” ha registrato una buona risposta da parte dei partenariati di imprese e organismi di ricerca, evidenziando la capacità dell’iniziativa di intercettare quelle imprese che possono meglio contribuire a innovare l'industria lombarda adattandosi all'evoluzione tecnologica e alla competizione globale: il 75% delle imprese del comparto industriale appartiene ad un settore con un livello di tecnologia medio-alto; il 94% delle imprese del comparto dei servizi appartiene ad un settore con un alto livello di conoscenza. La partecipazione di 34 Comuni conferma che l’ambito urbano è il luogo dove è possibile cogliere la sfida di coniugare competitività e sviluppo sostenibile sfruttando le opportunità offerte dai cambiamenti economici e tecnologici, per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.