Un buon modo per essere smart è capire cosa vuol dire esserlo

Sommario workshop

I Comuni di Brescia e Pavia hanno messo in campo due iniziative che possiamo definire di “perlustrazione” dei problemi e delle soluzioni.
Pavia ha individuato un insieme di Comuni con forti analogie con le proprie caratteristiche e li ha “interrogati”, usiamo questa definizione, sulle esperienze in corso. L’obbiettivo ha portato ad avere informazioni molto utili per definire delle best practice, a partire da un confronto fra le singole attività svolte a Pavia e quelle delle altre realtà. Confronto non solo sulle applicazioni concrete, perché l’indagine ha analizzato anche le modalità di lavoro della amministrazione, quel come-si-fanno-le-cose che è spesso alla radice di successi e insuccessi.
Brescia ha lavorato proprio su quest’ultimo aspetto, con l’obbiettivo sia di formare un pool di operatori della amministrazione consapevoli e prearati sulle tematiche smart city, che di analizzare le procedure consolidate della macchina comunale e comprendere come vadano trasformate per realizzare una nuova governance. Scoprendo, per esempio, che molti colli di bottiglia non sono poi così difficili da eliminare.

Intervengono:
Bruno Susio, Analista di organizzazione per il Comune di Pavia
Ivana Dello Iacono, Dirigente settore risorse umane, Comune di Pavia
Nadia Busato, Coordinatrice ProgettoSmart City, Comune di Brescia