Comunicazione digitale: un filo diretto tra amministrazione e cittadini nel Comune di Palermo
CityMobilNets e InteractiveCity sono due progetti europei che promuovono la sperimentazione di nuovi metodi di comunicazioni tra amministrazioni e cittadini

Comunicazione digitale: un filo diretto tra amministrazione e cittadini nel Comune di Palermo

Roberto Biondo, Responsabile dell'Ufficio Piano Tecnico del Traffico comune di Palermo: “Ogni città ha declinato le tecnologie sulle specifiche esigenze, per noi una priorità è stata quella

Il contesto

Il rapporto tra cittadini e pubbliche amministrazioni sta cambiando sulla spinta dei nuovi strumenti di comunicazione che stimolano il confronto e possono avvicinare i cittadini alle istituzioni. Una prossimità che può trasformarsi in coinvolgimento e partecipazione nella gestione della cosa pubblica e anche nella rigenerazione delle zone più deboli della città. In questo senso vanno le esperienze delle città coinvolte in Urbact, Programma europeo co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dagli Stati membri, nato con lo scopo di promuovere uno sviluppo urbano sostenibile mediante lo scambio di esperienze e la diffusione delle conoscenze tra città europee (vi partecipano i ventisette Stati membri dell’Unione Europea Svizzera e la Norvegia).

Per quanto riguarda la città di Palermo le declinazioni previste da Urbact sono state incentrate sui progetti Interactive Cities e CityMobilnet dedicati rispettivamente alla promozione di app e social media per avvicinare cittadini e pubblica amministrazione e al miglioramento delle strategie locali in materia di mobilità sostenibile. La città, infatti, ha scelto di focalizzare su entrambi i progetti l’azione del proprio gruppo locale su quella che è una dei problemi maggiormente avvertiti in città, cioè l’efficientamento del sistema locale della mobilità attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.

Progetto CityMobilNets

Il progetto affronta il tema della mobilità urbana sostenibile attraverso l’adozione dei PUMS (Piani di Mobilità Urbana Sostenibili) e mira ad adattarne il concetto alle condizioni locali e all’approccio peer-to-peer per l’apprendimento reciproco e lo scambio di know-how tra le città partner (tra cui Burgos, Braga, Zadar, Slatina). Obiettivo principale di CityMobilNets è quindi quello di consentire ai propri partner di costruire capacità e conoscenze per lo sviluppo co-produttivo di piani di mobilità urbana sostenibile supportando le città nella creazione di visioni comuni, obiettivi e misure concrete, con il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli stakeholders locali, al fine di gestire il futuro sviluppo dei territori di riferimento.

A Palermo si sono messi a sistema i diversi strumenti di pianificazione in ambito mobilità (il piano del traffico urbano, il piano dell’impatto acustico, i rilievi del livello di inquinamento) in modo da costruire una mappatura complessiva della città. Questo ha consentito di presentare lo stato dell’arte agli amministratori e ai cittadini e ha permesso di creare una sorta di database informativo. Tutte queste informazioni riunite rappresentano gli input necessari a costruire dei percorsi cittadini che ottimizzino i flussi del traffico o del trasporto pubblico locale.

In generale l’esperienza di altri paesi mostra come questi piani rappresentino il punto di partenza per la costruzione di politiche di mobilità fondate per esempio sugli incentivi (chi dimostra di spostarsi seguendo certi percorsi, per esempio, ha sconti fiscali).

Progetto Interactive city

Interactive city affronta il tema della mobilità urbana attraverso la gestione diretta della comunicazione mediante l'utilizzo dei social media digitali al fine di migliorare la governance urbana nelle città europee, indipendentemente dalla loro dimensione. Tale sfida viene affrontata in due modi. In primo luogo, come occasione per ridefinire e approfondire il concetto di cittadinanza e impegno civico oggi, fornendo un percorso di dialogo volto a suscitare la coesione, quale valore condiviso per aumentare il senso di appartenenza al territorio. In altre parole, sfruttando i nuovi canali per rivisitare il rapporto tra l'individuo e la comunità locale nell'era digitale. In secondo luogo, come modalità per migliorare la qualità dei servizi pubblici, in termini di efficienza e trasparenza, ed anche implementare il servizio fornito allo stato attuale dalle autorità locali.

Nello specifico a Palermo tutto questo è stato progettato per valorizzare il centro città, gli spazi verdi e i percorsi pedonali connettendoli con gli hub turistici del porto e dell’aeroporto.

Dal punto di visto mediatico i canali più utilizzati sono stati Twitter e Facebook, più una serie di portali connessi al sito del comune. Buono l’impatto sui media più tradizionali che hanno aiutato a diffondere le informazioni di servizio (tra tutti i canali radio e video del giornale di Sicilia).

Tra le città coinvolte in Interactive city Tartu, Alba Iulia, Genova, Parigi, Lisbona, Losanna e Ghent.

L’ente

Palermo, capoluogo della Sicilia, è una città nota per la sua ricchezza storico culturale architettonica. Ha 670mila abitanti che toccano i 1,2milioni di abitanti con l’area metropolitana.

Un’area complessa e vasta caratterizzata da un ampio patrimonio culturale, non ancora valorizzato come dovrebbe, che attrae ogni anno un imponente flusso turistico.

Enorme il potenziale, tanti i problemi ancora in essere che vedono una popolazione in diminuzione, soprattutto per la mancanza di lavoro e la spinta all’emigrazione verso il nord Italia.

Il principale problema è, infatti, la mancanza di adeguate opportunità di lavoro per i più giovani e una spirale negativa che vede un centro città in sofferenza.

Le aree più centrali della città soffrono, infatti, per l’abbandono degli edifici storici e la sotto-valorizzazione di un patrimonio ricco e vario.

In questo contesto i progetti europei insieme a molte altre iniziative di origine regionale e nazionale stanno svolgendo un ruolo importante per limitare le differenze economico-sociali e favorire lo sviluppo urbano.