San Donà di Piave promuove la gestione partecipata della comunità e la rigenerazione urbana
Daniele Terzariol, consigliere comunale delegato ai Progetti Europei del Comune di San Donà di Piave: “L’obiettivo è il passaggio dall’e-Government, l’amministrazione digitale in cui il citt
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Settore: Smart communities
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L’ente
San Donà di Piave è una cittadina di 41mila abitanti situata nell’area metropolitana di Venezia, a nord est del capoluogo, nel Veneto Orientale.
Il suo territorio occupa un’area di bassa pianura alluvionale. Il Piave è a pochi passi dal centro cittadino che, con la sua peculiare struttura architettonica, rappresenta un’attrattiva turistica capace di intercettare i flussi provenienti dalla zona costiera vicina.
Il territorio di San Donà tra il 1919 e il 1945 è stato completamente bonificato, portando la città ad un cambiamento che ha rappresentato l’inizio dello sviluppo socio-economico della città.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, San Donà è stata completamente distrutta essendo a ridosso delle linee di combattimento tra le truppe nemiche che combattevano sul fiume.
Far rinascere il centro storico non solo in funzione turistica ma per renderlo più vivibile e attrattivo per diverse fasce di residenti è l’obiettivo che si sta portando avanti con la partecipazione a due progetti europei: il primo, “WeGovNow” (finanziato su HORIZON2020) è una piattaforma di coinvolgimento basata su social network civici; il secondo, di cui il Comune è lead partner, guidando altre 9 città europee di media grandezza è denominato “City Centre Doctor”, afferente al network URBACT dedicato alla rigenerazione urbana e alla creazione di nuove economie.
WeGovNow, il cittadino è attivo
San Donà di Piave ha aderito al progetto WeGovNow (finanziato su Horizon 2020), una piattaforma di coinvolgimento civico a partire dai social network realizzata assieme alle città di Torino e Londra, all’Università di Torino (che compartecipa alla piattaforma con la sua app “Firstlife”), quella di Heidelberg e numerose società informatiche europee.
Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea, è incentrato sull’utilizzo di piattaforme tecnologiche per il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali che riguardano il miglioramento dell’area in cui vivono.
Le nuove tecnologie sono utilizzate come un potenziale game-changer nel rapporto tra cittadini e governo e come strumento per esplorare le nuove esigenze della società e costruire risposte attraverso lo sviluppo dell’azione collettiva. Il progetto per la città ha un valore di circa 360.000 euro. «In questo caso - commenta il consigliere Daniele Terzariol, delegato ai progetti europei - San Donà ha l’opportunità di collaborare con soggetti di valore assoluto: l’obiettivo è il passaggio dall’e-Government, l’amministrazione digitale in cui il cittadino è solo utente, al We-Government, dove la cittadinanza è attiva sul piano delle opportunità sociali, della co-produzione di servizi verso i cittadini e dell’accesso agli open data istituzionali”.
La piattaforma
Si tratta di una piattaforma accessibile a tutti i cittadini che consente di segnalare problemi, suggerire miglioramenti, trattare temi di natura strategica, proporre soluzioni e votare suggerimenti concreti per azioni di politica locale.
La soluzione digitale si presenta come mappa georeferenziata sulla quale sono indicati tutti i luoghi rilevanti e gli esercizi commerciali della città. Il cittadino può navigare, scegliere una delle funzioni a disposizione e mettersi in contatto con l’amministrazione. La piattaforma prevede quattro sezioni: eventi pubblici e privati, segnalazioni da parte del tessuto associazionistico, attività scolastiche, voto online (su decisioni che riguardano il bilancio) e segnalazioni in tempo reale. In questo modo il cittadino può manifestare richieste concrete, proporre soluzioni o segnalare problemi di sicurezza pubblica.
La piattaforma prevede quattro scenari per lo sviluppo urbano, sulla base dei risultati di un’analisi della comunità locale svolta assieme al Centro di Ricerca Giorgio Lago dell'Università di Padova. Gli scenari individuati riguardano il miglioramento del servizio di housing sociale per le persone anziane, la riqualificazione dei luoghi abbandonati, la rigenerazione del Centro Città e infine il potenziamento della formazione per il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro.
I test di sperimentazione sono iniziati nella primavera del 2017, rivolti a piccoli gruppi di stakeholder, nel Maggio 2018 il servizio sarà esteso a tutta la popolazione che potrà utilizzare login semplificati sia attraverso i social network (Facebook, Twitter) sia con procedure immediate e “accompagnate” per utilizzatori quali gli anziani o le fasce deboli.
CityCentreDoctor, far rivivere il centro storico
Il progetto CityCentreDoctor si innesta all’interno di una più ampia riflessione riguardante i processi di rigenerazione urbana e di animazione partecipata di alcuni luoghi “dimenticati” o sottoutilizzati o di difficile gestione, come le gallerie del centro città. Il riutilizzo mira alla creazione di luoghi in cui i giovani trovino riferimenti per il mondo del lavoro. Una fucina di talenti e idee innovative. L'obiettivo generale è quello di aumentare la competitività e l'attrattività del territorio, con un'attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione della conoscenza, alla valorizzazione delle piccole produzioni locali che, a San Donà, sono molte ma faticano a emergere a causa della situazione socio economica. I luoghi, oggetto di rigenerazione umana e urbana inoltre, non sono da considerarsi come “cattedrali” calate dall’alto con scelte di governo verticistiche ma nascono anche grazie a soggetti che sono driver di cambiamento, dai giovani imprenditori locali alla cittadinanza in generale. Tra i portatori d’interesse vi è anche un “Gruppo Urbano Locale” (ULG) che, con l’amministrazione, dialoga e realizza azioni beta di rigenerazione in vari hotspot cittadini. La trasformazione degli spazi vuoti e la ricostruzione di un nuovo senso di comunità a partire da modelli innovativi di gestione dei beni comuni sono alcune delle sfide che San Donà di Piave sta portando avanti attraverso il coinvolgimento dei principali attori economici e produttivi nel gruppo locale ma soprattutto attraverso una presenza attiva del mondo dei giovani e dell’associazionismo, che stanno guidando il processo. Le maglie strette di questa trama si connettono anche grazie ad alcune delibere adottate dall’amministrazione in tema di “Rigenerazione e riempimento dei vuoti urbani”, “Regolamento dei Beni comuni” e alla capacità di intercettare fondi specifici, sia regionali che nazionali, come quelli vinti con il Bando Periferie.
Benefici
La partecipazione di San Donà di Piave a questi importanti progetti europei pone la città ad alti livelli, in quanto la mette al centro di una nuova progettazione partecipata, con una visione strategica di larga scala. Il fatto di essere leader partner insieme a realtà consolidate, grandi metropoli e importanti centri di ricerca, pone San Donà di Piave tra le best practice internazionali; realtà ‘illuminate’ in grado di generare un nuovo modello di sviluppo della Città e della sua comunità, per realizzare lo scopo di fare di San Donà di Piave una San Donà d’Europa.