GiPStech, il GPS per spostarsi negli spazi chiusi
Gaetano D’Aquila, GiPStech: “Per localizzare i nostri utenti all’interno degli edifici dove il GPS non funziona utilizziamo il segnale magnetico terrestre caratteristico degli edifici e i se
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a cura di: Regione Calabria
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Settore: geolocalizzazione
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L’azienda e l’idea
GiPStech, spin off dell’Università della Calabria supportata da investitori privati, ha sviluppato un portafoglio di tecnologie che consentono di localizzare utenti e oggetti a basso costo e con alta precisione. Grazie a un approccio proprietario che fonde diversi approcci; dall’analisi inerziale molto evoluta e apprezzata dai maggiori produttori globali di chip (applicabile sia a pedoni che a veicoli), al sistema basato sul campo geomagnetico, dall’uso del Wi-Fi, al Bluetooth, GiPStech abilita la localizzazione, il tracciamento e la navigazione in ambienti chiusi con precisione di un metro senza o con minima infrastruttura installata.
Le applicazioni ideali
La soluzione può essere utilizzata come se fosse un “GPS per interni”, sia per dare servizi o informazioni localizzate a utenti o operatori, sia per la tracciatura di oggetti, asset o mezzi mobili. Ad esempio:
- Per i visitatori di luoghi ad alto transito -stazioni, centri commerciali, fiere, ospedali, musei, etc.- fornisce servizi di navigazione agli utenti direttamente sullo schermo del proprio smartphone, con posizionamento in real-time e percorsi ottimizzati e informazioni sui punti di interesse nelle vicinanze;
- Per la sicurezza dei grandi edifici privati -stabilimenti, uffici corporate, etc.- fornisce in caso di emergenza informazioni sull’ubicazione del personale, così da meglio coordinare l’eventuale intervento di soccorso;
- Nel sanitario permette di tracciare sia l’ubicazione degli asset mobili ad alto valore aggiunto, che il comportamento di pazienti a rischio (in ospedale, in casa di cura, o a casa) in modo da poter intervenire nel modo più tempestivo;
- Nell’industria traccia mezzi mobili, semilavorati e operatori per permettere l’ottimizzazione dei flussi di produzione;
- Nel retail profila il comportamento reale degli utenti che usano smartphone oppure altri device (scanner e simili) per creare intelligenza sull’uso degli spazi: da heatmap dettagliate e dinamiche alla profilazione dell'utente;
Oltre agli smartphone, il software è compatibile con molti “handheld devices” -device custom o professionali in mano a utenti o operatori (ad es. lettori di codice a barre)- e tag di altro tipo applicabili direttamente a oggetti o macchinari.
Il modello principale è B2B in GiPStech offre alle aziende i propri servizi sia come SDK cosicchè terzi possano costruire le applicazioni che desiderano, sia come soluzione end-to-end che integra la piattaforma tecnologica come già fatto per muei e manutenzione.
La partnership con NTT DATA e l’aeroporto di Narita
Quasi cinque anni di vita, sei brevetti depositati a livello mondiale, molti premi vinti fin dagli esordi con finanziamenti che hanno permesso lo sviluppo del prodotto, e infine l’incontro con NTT DATA, una multinazionale con sede a Tokyo che si occupa di system integration. È proprio questa importante partnership che ha portato il gruppo di ingegneri calabresi a lavorare nell’aeroporto di Narita a Tokyo.
Dove questo “GPS per interni” è utilizzato per fornire all’utenza un comodo strumento di “navigazione” di uno spazio molto complesso, che comprende tre terminal ciascuno di 3-4 piani ognuno a sua volta di milioni di metri quadri: un incubo per il viaggiatore, specialmente quello straniero che si trova catapultato in un ambiente nuovo di granda complessità, con limitate indicazioni scritte a lui comprensibili e impossibilitato a chiedere indicazioni in una lingua molto complessa.
L’ambiente ideale applicativo e un importante traguardo di validazione della tecnologia per la società che non aveva ancora installato il prorpio servizio in un ambiente così grande: solo la mappatura dell’aeroporto di Tokyo ha coinvolto 6 persone per 10 giorni.
L’integrazione per ipovedenti
Dalla collaborazione con NTT DATA è nata inoltre una nuova tecnologia di navigazione “tattile”: grazie infatti ai sofisticati algoritmi di localizzazione di GiPStech, il dispositivo hardware Buru-Navi sviluppato da NTT DATA è stato completamente automatizzato integrando la piattaforma di localizzazione e consentendo una guida precisa al chiuso anche per quanti non dispongono della vista e dell’udito. Il tutto avviene inviando feedback sensoriali.
Problemi e opportunità
I problemi principali sono legati al fatto che si sta sperimentando una nuova tecnologia che i clienti non comprendono a pieno. Inoltre, le dimensioni della start up calabrese contrastano con la tipologia ideale dei clienti GiPStech: la grande corporate.
Aeroporti, grandi impianti manufatturieri o ospedali hanno, infatti, necessità di dialogare con grandi player e di avere garanzie che una start up non può offrire.
La collaborazione con grandi player ha il vantaggio di spingere e sostenere GiPStech nel testare nuovi mercati. La tecnologia è nuova e molti campi di applicazione devono ancora essere esplorati: dialogare con partner diversi può essere un’occasione per scoprire nuovi utilizzi.
Dal punto di vista dei costi è difficile modellare un costo di applicazione, molto dipende dalle soluzioni richieste, si può fare per metri quadri o per numero di utenti che poi andranno a utilizzare il servizio, ma dipende caso per caso, proprio per questo i clienti dovrebbero essere, necessariamente, importanti nelle dimensioni o nel numero di dipendenti.
I prossimi passi
Ricerca e sviluppo sono il mantra di GiPStech, i prossimi passi sono già stati individuati: semplificare il processo di mappatura per cui oggi basta uno smartphone, ma l’operazione di raccogliere i segnali può essere semplificata utilizzando la telecamera del cellulare e in futuro robot.
Il secondo must è quello di individuare nuove applicazioni e di migliorare le prestazioni, il tutto tenendo conto che la tecnologia è sul mercato da circa un anno, in Italia è applicata in alcuni musei e la si sta integrando per tre aeroporti.
Il settore B2C per ora non è un obiettivo, anche se è certamente un servizio aggiuntivo che potrebbe essere erogato da chi compra il servizio, quindi B2B2C dal cliente verso i suoi clienti.