BIT4ID: progetto EUCLID per facilitare e diffondere un utilizzo avanzato degli strumenti per l’identità digitale
Alessandro Scognamiglio, Direttore marketing di Bit4id s.r.l: “Con EUCLID vogliamo combinare la mobilità con tecnologie innovative come blockchain, funzioni omomorfiche, dispositivi per l’au
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Settore: IT
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L’azienda
Bit4id è stata fondata nel 2004 a Napoli e ha sviluppato un solido know-how nei software e nei sistemi di sicurezza per la gestione delle identità digitali basate su sistemi PKI (Public Key Infrastructure).
Negli anni Bit4id è diventata una delle aziende leader in Europa per la sicurezza digitale e ha aperto sedi operative, sedi amministrative e uffici commerciali a Barcellona, Lima, Gurgaon, Londra, Macao, Città del Guatemala, Quito e Lisbona.
Le attività di Bit4id vanno dallo sviluppo dei sistemi al design dei dispositivi quali smart card, lettori, token USB, fino ad attività di distribuzione e servizi gestiti per i clienti.
Prodotti innovativi, esperienza nella sicurezza e alta qualità dei servizi assicurano a Bit4id un posizionamento sempre più forte nei suoi 4 principali mercati di riferimento: autorità di certificazione, sanità, banche e pubblica amministrazione.
L’attività di ricerca e sviluppo di Bit4id è continua, per offrire servizi innovativi e user friendly a settori sempre più ampi di mercato. Nel 2016 la società ha presentato il progetto EUCLID nell’ambito del PON Imprese e Competitività, progetto che è ancora in corso.
L’idea in breve
In un contesto dove sono compresenti numerosi sistemi di certificazione per l’identità digitale – dalla PEC al Token, dalla Smart Card a SPID, le soluzioni di sicurezza di Bit4id sono disegnate per la gestione delle identità digitali in modo semplice e di facile utilizzo: l’utente necessita infatti di piattaforme integrate, che lo supportino lungo l’intero ciclo di vita della identità digitale, integrando i diversi strumenti.
Il progetto
EUCLID ha lo scopo di sviluppare nuove soluzioni per l’identità digitale, combinando tecnologie innovative come blockchain, funzioni omomorfiche, dispositivi per l’autenticazione e mobilità con lo scopo di rendere sicure le transazioni elettroniche.
In particolare Bit4id ha lavorato sull’applicazione della Identità Digitale alla blockchain, per dare certezza del fatto che la persona, la macchina o il sensore che ha inserito – ad esempio – dei dati sia davvero autorizzato a farlo e che quindi i dati inseriti siano corretti. EUCLID copre quello che in gergo viene chiamato l’“ultimo miglio” della blockchain. È stato dunque sviluppato un sistema per verificare l’identità digitale, conforme allo standard europeo eIDAS.
Un altro tema affrontato da Bit4id con EUCLID riguarda la crittografia omomorfica: consiste nella raccolta di diverse tecniche di crittografia avanzata che permettono di eseguire una computazione sui dati criptati, producendo un risultato a sua volta criptato che può essere decifrato solo ed esclusivamente dal proprietario dei dati.
Ancora con EUCLID è stato sviluppato il prototipo per la verifica dell’Identità Digitale in mobilità tramite tablet o smartphone, dedicato a professionisti e aziende. Successivamente, terminata la sperimentazione nell’ambito del PON, Bit4id ha saputo trasformare il prototipo sviluppato in un prodotto finito che ha preso il nome di DigitalDNA. Si tratta della prima soluzione tecnologica composta da un token wireless Bluetooth e da un’app mobile capace di custodire le chiavi crittografiche e firmare documenti in piena autonomia e libertà, coniugando il concetto di identità digitale al mondo mobile. DigitalDNA è il primo esempio sul mercato di wearable digital identity ed è già la chiave di accesso unica ai servizi digitali per le imprese italiane.
Altro prototipo di successo sviluppato in EUCLID è la piattaforma per la gestione dei flussi complessi di firma digitale. Da questo prototipo infatti è stato implementato il servizio Signing Today, che è venduto alle aziende italiane per facilitare la raccolta delle firme su contratti e altri documenti di valore, ad esempio nell’ambito della contrattualistica per lavori temporanei o giornalieri (agricoltura, turismo). Il lavoratore può firmare il proprio contratto di lavoro attraverso il proprio smartphone anche a distanza, persino di sera e nei giorni festivi.
Un altro prototipo sviluppato nel progetto riguarda il Voto elettronico, nelle assemblee societarie o delle associazioni, dove è necessario verificare l’identità di un votante senza compromettere la privacy e garantire l’immediatezza del conteggio delle quote di voto.
E ancora la tracciabilità per beni e prodotti di alto valore, dove la blockchain consentirà di consultare la cronologia dell’artefatto o l’intero processo di produzione e distribuzione del bene. In questo caso l’Identità Digitale – utilizzando un microchip o tecniche molto più sofisticate – riguarda non la persona ma un artefatto.
I benefici
L’attività di Bit4id si colloca in un settore molto avanzato e innovativo, e il progetto EUCLID si pone l’obiettivo di estendere e facilitare l’utilizzo dell’identità Digitale, di persone e di cose, per aprire la strada verso l’adozione di massa di blockchain e crittografia. La diffusione di queste tecnologie può supportare lo sviluppo di diversi settori della società, dall’ambito clinico all’ambito industriale o finanziario.
EUCLID prevede però anche delle modalità di semplificazione e integrazione degli strumenti esistenti, con significative ricadute sulla vita dei cittadini.
Bit4id con EUCLID vince il Premio Innovazione SMAU - "Innovare con il PON IC"
Bit4id è un’impresa beneficiaria dei finanziamenti UE per progetti di innovazione, attraverso il PON Imprese e Competitività, per il progetto EUCLID.
La Commissione europea ha approvato nel 2015 il Programma Operativo Nazionale (PON) Imprese e Competitività 2014-2020 che interviene con una dotazione complessiva di circa 2,3 miliardi di euro per il rafforzamento delle imprese del Mezzogiorno, quale elemento cardine della politica industriale italiana in una logica di riequilibrio territoriale e di convergenza Mezzogiorno-Centro-Nord. Il Programma intende accrescere gli investimenti nei settori chiave nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) e in quelle in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna), contribuendo all'obiettivo di portare il peso relativo del settore manifatturiero sul PIL europeo dal 15,6% del 2011 al 20% entro il 2020 e sostenere così un duraturo processo di sviluppo dell’intero Sistema imprenditoriale del Paese