Leonardo, nuove metodologie per accelerare l’innovazione
Ludovica Rendine, Marketing Manager Leonardo: " Si è creato un clima collaborativo e, al tempo stesso, competitivo. Il format e il contesto non convenzionale hanno stimolato nei colleghi l
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a cura di: Regione Campania
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Settore: Manifattura
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Area tematica: Industry
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La genesi
L’idea di utilizzare la metodologia dell’Hackathon all’interno di Leonardo nasce dalla Divisione Airborne&Space Systems a seguito di un team building workshop divisionale in cui sono stati presentati diversi progetti volti a promuovere l’innovazione nei processi esistenti in azienda.
L’iniziativa, così, nasce dal lavoro di un team interfunzionale che ne ha curato l’implementazione, supportato dal Management e in particolare dalla funzione Engineering.
Obiettivi
La proposta di adottare il format hackathon si pone l’obiettivo di stimolare l’innovazione, accelerando l’evoluzione delle idee dalla fase di concept a quella di implementazione.
Un orientamento verso il mondo dell’Open Innovation e quindi verso il mondo esterno che l’organizzazione ha deciso di perseguire attraverso un approccio incrementale.
Per questo, in un primo momento, per testare la metodologia, si è deciso di coinvolgere solo personale interno selezionato attraverso una call for ideas, su una tematica specifica del business, lanciata verso circa mille persone della funzione engineering.
L’iniziativa ha sottolineato la forte volontà di "contaminare" le persone di Leonardo coinvolgendole in contesti diversi da quelli a cui sono abituati, stimolandole ad esprimere capacità e competenze attraverso un approccio più simile a quello di una start up rispetto ad una grande impresa.
L’hackathon
L’evento del 19-20 ottobre, tenutosi a Roma nello spazio di co-working Talent Garden, ha visto il coinvolgimento di 20 partecipanti divisi in 5 team che si sono sfidati nella realizzazione di soluzioni innovative fino allo sviluppo di un prototipo funzionante. Questo è già un punto importante, le persone coinvolte infatti non dovevano lavorare su progetti teorici, bensì erano chiamate a programmare e a lavorare operativamente su un modello in scala, composto da un hardware e da alcuni sensori, fornito a ciascuno dei team. La sfida verteva sul riuscire a costruire degli algoritmi in grado di identificare e classificare le informazioni rilevanti a bordo di un drone di sorveglianza per poi definire il modo più efficace di presentare le informazioni all’operatore di terra.
Sono stati premiati i primi due team che hanno presentato progetti focalizzati sul deep learning di reti neurali , image processing , data fusion e segmentazione semantica.
I risultati
Se l'obiettivo, in questa prima fase, era principalmente quello di testare la metodologia, i risultati, anche in termini di soluzioni sviluppate, sono andati ben oltre le aspettative.
La risposta dei partecipanti, con seniority ed esperienze diverse, è stata estremamente positiva e si è creato tra i team un ambiente fortemente sinergico. La Sfida full-immersion a tempo limitato, con regole e modalità molto diverse dal contesto di lavoro abituale, ha fatto emergere lo spirito di squadra, la creatività, la capacità decisionale e il senso dell’urgenza.
Prossimi passi
La roadmap del progetto prevede di testare il modello anche con la componente inglese della divisione Airborne and Space Systems, e soprattutto iniziare a coinvolgere attori esterni come università, start up e centri di ricerca. Questo per favorire ulteriormente la cross fertilization tipica dell’Open Innovation con la contaminazione tra tecnologie e metodologie di lavoro differenti.
L’azienda
Nel 2016 FINMECCANICA diventa Leonardo spa: il cambio di nome segna la conclusione di un percorso di rinnovamento profondo, da holding finanziaria a one company, società industriale unica, integrata e concentrata nei settori chiave dell’aerospazio, difesa e sicurezza. Con oltre 45.000 dipendenti, quattro mercati “domestici” (Italia, Gran Bretagna, U.S.A., Polonia), la presenza in 180 siti nel mondo, Leonardo rappresenta un'azienda globale ad alta tecnologia.
Al termine del merger, quelle che erano aziende autonome, sono ora diventate divisioni operative della stessa società: elicotteri, velivoli, aerostrutture, elettronica per la difesa terrestre e navale, sistemi avionici e spaziali, sistemi di difesa e sistemi per la sicurezza e le informazioni. Le principali controllate e joint venture sono: Leonardo DRS (con sede negli USA e attiva nella fornitura di prodotti, servizi e supporto integrato a forze militari, agenzie d’intelligence e aziende della difesa); Telespazio e Thales Alenia Space (joint venture con Thales, rispettivamente per i servizi satellitari e per la manifattura di satelliti e infrastrutture orbitanti); MBDA (joint venture costituita con BAE Systems e Airbus per i sistemi missilistici).