Consiglio Regionale della Campania, tecnologie a supporto delle politiche di genere
Giuseppe Ferretti, Direttore Tecnico dei sistemi informativi del Consiglio Regionale della Campania: “I dati che andiamo a gestire, su un tema così delicato, devono essere assolutamente prot
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a cura di: Regione Campania
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Settore: PP.AA.
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L’ente
Il Consiglio Regionale rappresenta il popolo della Regione Campania. Il Consiglio Regionale esercita i poteri legislativi e regolamentari attribuiti o delegati alla Regione; determina l’indirizzo politico e amministrativo della Regione: adempie alle altre funzioni a esso attribuite dalla Costituzione, dallo Statuto, dalle leggi e dai regolamenti. Dipendono dal Consiglio Regionale una serie di organismi di difesa e di garanzia dei cittadini. Tra questi l’Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne, un organismo di controllo della Presidenza del Consiglio Regionale che ha lo scopo di contribuire a eliminare ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne.
Promuove il perseguimento dei diritti delle donne attraverso azioni di contrasto alla violenza di genere e attività a favore della cultura della non violenza e si rivolge a Cittadini, Enti, Forze dell’Ordine, Istituzioni, Associazioni che operano nell’ambito della tutela dei diritti della donna e contro ogni discriminazione di genere.
L’idea in breve
Attraverso la collaborazione tra la direzione dei sistemi informativi del Consiglio, la Presidente dell'Osservatorio Dr.ssa Rosaria Bruno e la prof. Monica Sebillo del Dipartimento di Informatica dell’Università di Salerno, con l’endorsement dell’Assessora alle Pari Opportunità Chiara Marciani, è stata sviluppata una piattaforma per la rilevazione e la conservazione dei dati relativi ai Centri Antiviolenza e alle loro utenti.
In una prima fase, è stata utilizzata un’applicazione di survey di qualità nel bouquet offerto da JoinUp, una piattaforma collaborativa creata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma ISA2, programma di condivisione e riuso di software open source a disposizione di PP.AA., aziende, amministratori e cittadini europei.
Il tool di Joinup specifico è EUSurvey, che consente la rilevazione dei dati: attraverso questo strumento, nel 2018 e poi nel 2019, sono stati rilevati i dati granulari sulla violenza contro le donne, in 31 centri antiviolenza della Campania.
A partire dalle prossime settimane, oltre al descritto sistema, saranno raccolti i dati dei singoli casi di violenza, con il software “Piattaforma OFVD”, messo gratuitamente a disposizione di tutti i “Pronto Soccorso” e centri di assistenza (CAD, CADM, etc.) presenti sul territorio regionale.
La piattaforma regionale OFVD è il risultato della collaborazione tra l’OFVD, la UD Sistemi Informativi del Consiglio regionale e il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Salerno. L’obiettivo in generale è supportare l’attività di acquisizione dei dati da parte dei diversi operatori sul territorio della Campania, sia in ambito sociale che sanitario, quali ad esempio i volontari nell’ambito dei Centri Antiviolenza o gli operatori sanitari, che possono intervenire in presenza di un episodio di violenza subìta (presso un Pronto Soccorso, all’interno ad esempio di un percorso rosa).
La piattaforma è attualmente centralizzata presso il Consiglio regionale e gli operatori autorizzati possono accedere, con il proprio account, da remoto 24/24h, per compilare un questionario semplificato, relativo all’episodio di violenza da censire. Ogni volta che un operatore completa l’inserimento dei dati, questi vengono criptati e anonimizzati, poi sono resi disponibili in forma aggregata all’Osservatorio, che può predisporre su di essi analisi di contesto, analisi territoriali, sintesi statistiche, creazione di dataset (Open Data in formato europeo standard).
Requisiti della piattaforma non funzionali: presenza di un adeguato modulo di autenticazione; gestione di errori ed eccezioni attraverso opportune notifiche; utilizzo di terminologia appropriata e comprensibile; interfaccia conforme ai requisiti di accessibilità e usabilità del CAD (Codice Amministrazione Digitale); conformità al GDPR (Regolamento UE 2016/679); conformità ai principi della “Tallinn Declaration 2017” (servizi pubblici digitali e-government user-centric).
Gli sviluppi futuri
La piattaforma in futuro sarà sviluppata per mettere in rete tutti i centri territoriali che sono un riferimento per le donne vittime della violenza, i Pronto Soccorso degli ospedali, i Medici di Base e specialisti, le Forze dell’Ordine, le Associazioni, i Centri antiviolenza, i Servizi Sociali, le Case Rifugio.
A regime la piattaforma costituirà un grande data base, che potrà rilasciare i dati in formato open, con modalità sicure, anonimizzati, ma verificati rispetto alla provenienza e alla titolarità delle fonti, che dovranno essere accreditate.
I benefici
Questo progetto è stato presentato e valutato quale “buona pratica” nell’ambito della Settimana delle Regioni e delle Città a Bruxelles 2018 perché riuscirà in prospettiva a definire dal punto di vista quantitativo – e qualitativo - un fenomeno drammatico che impedisce una convivenza civile tra uomini e donne, in Italia e in Europa. I dati raccolti, conservati, certificati e resi disponibili attraverso questa piattaforma hanno valore legale.
Sono dunque utilizzabili per dare fondatezza e accompagnare la definizione di politiche di contrasto o per assumere decisioni operative sull’uso di risorse umane ed economiche e di spazi a supporto di tali politiche.