L’Istituto Nazionale Tumori ‘Pascale’ è capofila del progetto UE per il test di un vaccino anticancro
HEPAVAC mira a sviluppare un vaccino terapeutico altamente innovativo per il carcinoma al fegato. Questo tumore rappresenta nel mondo la terza causa di morte per cancro negli uomini e la qui

L’Istituto Nazionale Tumori ‘Pascale’ è capofila del progetto UE per il test di un vaccino anticancro

Luigi Buonaguro, M.D. Responsabile del Laboratorio di Immunoregolazione Tumorale Ist. Naz. Tumori Pascale: “Hepavac è un progetto europeo che ha l’obiettivo di sviluppare un vaccino per il t

L’azienda
L’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “Fondazione Giovanni Pascale”, fondato nel 1933 ad opera del Senatore Giovanni Pascale; è oggi un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di diritto pubblico che, coniugando attività di ricerca (sperimentale e clinica) e prestazioni assistenziali di elevata complessità e qualità, costituisce una tra le più significative realtà sanitarie del Sud d’Italia in campo oncologico. L’Istituto Nazionale Tumori, diretto dal Direttore Generale Dr. Attilio A.M. Bianchi, rappresenta il centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle patologie neoplastiche, riconosciuto come Centro Oncologico di Riferimento Polispecialistico (CORP) con funzioni diagnostico/stadiative, terapeutiche e di follow-up oncologico e Centro Oncologico di Riferimento Polispecialistico a carattere Scientifico (CORPUS), con un ruolo  di leader nella rete oncologica della Regione Campania.
Le aree di prevalente impegno, nel campo della ricerca e in quello assistenziale, sono rappresentate dalla patologia mammaria, dai linfomi, dai sarcomi, dai melanomi, dai tumori della testa-collo, dai tumori del colon-retto, dai tumori del fegato, dai tumori polmonari e da forme di tumore più rare e meno conosciute.
È uno degli 8 IRRCS Italiani a carattere oncologico ed è il più grande centro per tumori del Sud Italia. Il motto del “Pascale” è 1 + 1 = 3, perché quando c’è sinergia il risultato è maggiore della somma dei singoli componenti.
L’Istituto è il capofila del progetto HEPAVAC, coordinato da Luigi Buonaguro, medico dirigente della struttura.

Il contesto clinico
Il tumore del fegato, in particolare il carcinoma epatocellulare (HCC) che rappresenta il 95% dei tumori epatici, è nel mondo la terza causa di morte per cancro negli uomini e la quinta nelle donne. Solo il 5-6% dei pazienti sopravvive più di cinque anni dal momento della diagnosi.
Il progetto europeo HEPAVAC mira a sviluppare un approccio vaccinale altamente innovativo per il carcinoma epatocellulare (HCC).

Il progetto HEPAVAC
Il progetto “HepaVac” (www.hepavac.eu) è finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Frame Programme 7 (FP7) e coordinato dal professore Luigi Buonaguro dell’Istituto Nazionale Tumori “Pascale” di Napoli. Nel progetto sono impegnati nove partner europei: l’Università dell’Insubria, , l’Università di Tubingen in Germania, l’Università di Nantes in Francia, Immatics Biotechnologies di Tubingen, CureVac di Tubingen, l’Università di Birmingham in Inghilterra, l’Università di Navarra e il Dipartimento di Epatologia dell’Ospedale Universitario di Antwerp.
L’obiettivo è sviluppare un vaccino terapeutico che induca una risposta immunitaria in grado di combattere, contenere e distruggere il più diffuso tumore del fegato, il carcinoma epatocellulare. Il vaccino terapeutico si somministra a soggetti già affetti dalla patologia, diversamente dai vaccini tradizionale che si forniscono a soggetti sani per prevenire l’insorgenza di una malattia.
Gli approcci terapeutici oggi disponibili, sia chirurgici che farmacologici, non sono in grado di combattere efficacemente questo tumore: ecco l’idea di sviluppare una strategia terapeutica, basata su un vaccino da applicare in soggetti con malattia già in corso.
In particolare il progetto si pone i seguenti obiettivi scientifici:

- Identificazione di nuovi antigeni associati all’HCC mediante l’analisi degli epitopi processati naturalmente ed espressi sui tessuti di HCC primari in associazione con le molecole HLA di classe I e II.

- Progettazione di una formulazione “off-the-shelf” multipeptidica che comprenda epitopi multipli associati al tumore e ristretti alle classi I e II (vaccino HEPAVAC).

- Organizzazione di una piattaforma per un “boost” vaccinale personalizzato

- Valutazione di un “proof-of-concept” della combinazione tra il vaccino HEPAVAC e un immunomodulatore innovativo (RNAdjuvant®)

- Dimostrazione della sicurezza, validità biologica ed efficacia clinica del vaccino HEPAVAC mediante uno studio clinico “first-in-man”.

Sperimentazione e risultati
Il progetto si concluderà nel 2020 e sono state effettuate le sperimentazioni di fase 1 e di fase 2, sono cioè stati valutati gli effetti collaterali (safety) e le risposte immunitarie indotte su 22 pazienti a cui è stato somministrato il vaccino.
Ad ogni somministrazione del vaccino, è stato valutato l’andamento della risposta immunitaria su un prelievo del sangue periferico.
I risultati sono promettenti, infatti non sono stati riscontrati effetti collaterali e tutti i soggetti trattati non hanno presentato ricadute della malattia.
La sfida adesso è la sperimentazione su vasta scala in fase 3, quella che coinvolge un maggior numero di pazienti e ne verifica l’efficacia con un gruppo di controllo (uguale numero di pazienti ai quali non viene somministrato il vaccino). Il vaccino sviluppato dal progetto è l’unico attualmente in sperimentazione nel mondo.
L’Istituto potrà adesso giocare un ruolo di primissimo piano su scala mondiale e migliorare decisamente le prospettive terapeutiche di questi pazienti.

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