Istituto di Ingegneria Biomedica del CNR - Area di Ricerca di Padova

Istituto di Ingegneria Biomedica del CNR - Area di Ricerca di Padova

Recentemente a Smau Business Padova 2011

di Regione Veneto

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Padova  (PD) — 35127 — IT
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Descrizione

L’ISIB, Istituto di Ingegneria Biomedica, ha sviluppato negli anni competenze che comprendono la ricerca di base e quella applicata, in un’ampia gamma di settori scientifici, dall’ingegneria biomedica alle tecnologie dell’informazione. La sua missione consiste nello sviluppo, valutazione e trasferimento di tecnologie innovative finalizzate alla conservazione dello stato di salute e al miglioramento della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. L’ISIB è un centro di riferimento internazionale per quanto riguarda le applicazioni di metodi matematici alla fisiologia e alla medicina clinica.


Progetti promossi
Tramite l’ISIB, dal 2004 la Regione del Veneto ha finanziato numerose attività di ricerca per la realizzazione d’interventi nel settore delle biotecnologie applicate, attraverso il progetto Azione Biotech. Sono state realizzate cinque iniziative specifiche in un arco temporale di cinque anni (2004- 2009) e impegnati oltre 12 milioni di euro per la realizzazione di 63 linee di ricerca, il CIM-Biotech, L’Osservatorio dedicato al settore delle biotecnologie e il Master in “Biotecnologie per l’impresa”. L’iniziativa, ancora in fase di attuazione, persegue l’obiettivo di generare forti interazioni tra Università e aziende, formalizzate con la costituzione di specifiche ATI, nei quattro settori identificati come d’interesse strategico: agrolimentare, ambientale, chimico-farmaceutico, diagnostico.


Progetti di nuovo finanziamento con l’azione 1.1.1 a regia regionale POR FESR 2007-2013 “Supporto ad attività di ricerca, processi e reti di innovazione e alla creazione di imprese in settori ad elevato contenuto tecnologico” – DGR n. 3586 del 24/11/2009


COMMA “Sistema flessibile di infrastrutture di ricerca per lo sviluppo di componenti e materiali per l’energia e i trasporti” - DGR n 2414 del 14 ottobre 2010
Il progetto intende allestire un nuovo laboratorio, situato all’interno dell’Area di Ricerca, per lo svolgimento di attività di ricerca orientata ad un concreto sviluppo industriale, che funga da anello di congiunzione tra gli studi condotti e le richieste di innovazione tecnologica delle aziende venete (PMI in particolare), così da facilitare l’incontro tra pubblico e privato dove il sapere dei ricercatori coinvolti sia posto a disposizione di aziende o loro gruppi, le cui dimensioni non sempre consentono investimenti continuativi in R&S. Prevede il coinvolgimento di tre Istituti dell’Area di Ricerca: Istituto per l’Energia e le Interfasi -IENI, Istituto di Chimica Inorganica e delle Superfici -ICIS, Istituto per le Tecnologie della Costruzione -ITC.


RISIB “Potenziamento della rete di infrastrutture a supporto dell’innovazione biotecnologica” – DGR N. 2415 del 14 ottobre 2010 Ampliando i risultati di Azione Biotech, il progetto riconferma un approccio di ricerca interdisciplinare, così da favorire il settore delle Biotecnologie, ad alta specializzazione. Le attività svolte con il potenziamento della rete infrastrutturale di laboratori dell’Area di Ricerca prevista includono vari ambiti applicativi delle biotecnologie Green, Red e White, interessando i settori agroalimentare, ambientale, chimico-farmaceutico e diagnostico. La rete coinvolgerà le maggiori eccellenze sul territorio, e la strumentazione verrà allocata anche presso due importanti Dipartimenti dell’Università degli Studi di Padova: Scienze Animali e Biotecnologie Agrarie, e presso il Centro di Ricerca Interdipartimentale per le Biotecnologie Innovative –CRIBI, dell’Università di Padova.


Progetti di nuovo finanziamento con l’azione 1.1.2 a bando POR FESR 2007-2013 “Contributi a favore dei processi di trasferimento tecnologico e allo sviluppo di strutture di ricerca interne alle imprese” – DGR n. 3585 del 24/11/2009


BIOLAT “Strategie Biotecnologiche sostenibili per il miglioramento dei prodotti lattiero caseari”
Il progetto intende potenziare il sistema di controllo/prevenzione delle fermentazioni anomale con un metodo biotecnologico che elimini l’impiego di additivi chimici. Prevede inoltre lo sviluppo di metodi molecolari innovativi per fornire agli operatori del settore alimentare strumenti diagnostici utili a individuare in modo rapido e attendibile i microrganismi nel latte destinato alla caseificazione: dalla degradazione delle proteine del latte durante la stagionatura dei formaggi possono infatti derivare peptidi con effetti nocivi per la salute dei consumatori. Il progetto vede coinvolti in RTI Lattebusche -Latteria della Vallata Feltrino, Experteam,L’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e il CNR con l’Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari -ISTM.


VEGECELL “Estrazione di fenilpropanoidi da colture di cellule vegetali di buddlejia davidii e leontopodium alpinum, loro attività biologica e applicazioni nel settore cosmetico”
Il progetto si ripropone di sviluppare attività analitiche e sperimentali su alcune linee di cellule vegetali per identificare e selezionare i ceppi più attivi e validi dal punto di vista biologico ed applicativo, da utilizzare in fase di produzione. La tecnologia proposta si basa sull’uso di colture di cellule vegetali da impiegare nella produzione di sostanze attive e offre una serie di vantaggi rispetto ad altre forme più tradizionali di preparazioni erboristiche. Il progetto vede coinvolti in RTI I.R.B.- Istituto di Ricerche Biotecnologiche e il CNR con l’Istituto di Neuroscienze -IN.


PROMILA “Studio per la produzione di olio da microalghe: dal laboratorio all’impianto pilota”.
Il progetto verte sulla messa a punto di un processo di produzione di olio da microalghe con la verifica del suo funzionamento e dell’efficienza in un piccolo impianto pilota, della potenzialità di 1Kg di biomassa secca, per valutarne la sostenibilità di una produzione su larga scala. La ricerca sui biocarburanti s’inquadra nell’ottica della biosostenibilità energetica, e intende valorizzare una filiera produttiva interamente italiana per la produzione di energia a basso impatto ambientale. Il progetto vede coinvolti in RTI Cereal Docks, Energol, Innimpresa e il CNR con l’Istituto per l’Energia e le Interfasi –IENI