Cibo e città: un primato italiano che deve emergere nei progetti
Sommario workshop
Come nel caso dei centri storici, ma con un segno ancora più rilevante, una attenzione forte, in Italia, dovrebbe essere sviluppata nel coniugare molti strumenti diversi nella valorizzazione di uno degli asset più importanti del nostro paese: la tradizione gastronomica, la cultura del cibo e la qualità del settore agroalimentare. Evidenti gli effetti sulla proposta turistica, ma c’è una generale qualità della vita che può essere elevata con progetti e azioni che ridisegnino un potenziale artigianale e commerciale che può esprimersi in modo ben più rilevante di quanto avvenga ora.
L’attenzione a queste tematiche è anche una delle indicazioni che dovrebbe essere presa maggiormente in considerazione da parte di quei cluster di piccoli comuni che rappresentano il terzo modello di progettazione per smart city, dopo quello delle grande aree metropolitane e delle small town. Il Comune di Dogliani, nelle Langhe, negli ultimi anni ha sviluppato una azione che promuove le risorse e le tradizioni locali connettendole alla cultura gastronomica e ai patrimoni storico artistici della zona, lavorando con altri Comuni del territorio. E’ una realtà, quindi, emblematica di una strategia – ma anche dei problemi che possono emergere – dalla quale trarre indicazioni generali.
INTERVENGONO:
Dott. Andrea Granelli, AD Kanso, www.kanso.it,
Dott. Toni De Amicis, Fondazione Campagna Amica