Tutti avranno un indirizzo IP appena nati

Sommario workshop

I progetti per le smart city stanno proponendo nuovi servizi a cittadini e cittadine. Ma dovranno anche tener conto di quanto avverrà nella vita delle persone, al di là di tale proposta progettuale. Ovvero: c’è un inarrestabile trend di sviluppo nell’uso delle nuove tecnologie che ha un proprio autonomo percorso, con il quale i progettisti delle città devono sapersi confrontare, e anche “comprendere” all’interno dei loro progetti. Come si dice nel titolo - forse un po’ estremizzando ma neppure tanto – uno spazio nella rete lo sia avrà appena nati. Oppure esiste un pericolo di estremizzazione, perché si dà troppo peso al ruolo dei comportamenti “digitali”? Il dato su cui riflettere, comunque, è che la progettualità smart richiede anche tempi non brevi per essere attuata, mentre l’evoluzione dei comportamenti digitali può essere molto veloce.
Al Vega Park si ragiona molto sugli “IP nativi”; e una città come Bologna ha una lunga tradizione, e una primogenitura in Italia, nel riflettere su questi temi. Al laboratorio HOC del Politecnico di Milano le tecnologie digitali vengono esplorate in modo particolare in relazione al loro impatto sull'educazione e formazione di bambini e ragazzi, in contesti scolastici e non.

Dott. Michele Vianello, Direttore del Vega Park di Venezia

Dott. Matteo Lepore, Assessore all’Ambiente e allo Sviluppo del Comune di Bologna

Prof.ssa Giovanna Cosenza, professore associato presso il Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’Università di Bologna

Prof. Franca Garzotto, Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano, co-direttrice del Laboratorio HOC-Hypermedia Open Center.