BorghiIN Rete: tecnologia e comunità per un nuovo welfare nei piccoli paesi
Massimiliano Monetti, Presidente BorghiIN Rete: “Salvaguardare la qualità della vita delle persone è decisivo per mantenere vivi i borghi. La tecnologia serve a connettere, non a sostituire la relazione umana”.
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Settore: Rete di imprese
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Area tematica: Smart Communities
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L’azienda
BorghiIN è la Rete d’imprese a prevalente matrice cooperativa, strumento attuativo del modello DES (Distretto Economico e Sociale). La rete è composta da più di 50 imprese di territorio che operano nelle aree interne e nei borghi abruzzesi che hanno scelto di fronteggiare i problemi di spopolamento e abbandono dando vita ad una nuova forma d’impresa: la cooperativa di comunità. Le cooperative di comunità sono partecipate dagli abitanti di uno specifico territorio che insieme promuovono e sviluppano progetti articolati in vari settori per accrescere il benessere economico e sociale della comunità locali, creare occasioni di lavoro e tutelare il patrimonio culturale dei borghi.
La Rete sviluppa dinamiche di welfare di territorio, turismo, servizi all’abitare, cultura, gestione dei patrimoni, attuando azioni economiche integrate e sostenibili che prevedono la compartecipazione attiva da parte degli abitanti e dei residenti i luoghi in armonia con questi, con il fine ultimo del perseguimento del benessere collettivo delle comunità, valorizzando le risorse locali e i patrimoni tangibili ed intangibili.
Calascio, il borgo che sperimenta il futuro del welfare
Il progetto HOW – Habitat Oltre il Welfare nasce da un’intuizione di BorghiIN, la rete di 30 cooperative di comunità abruzzesi impegnate nello sviluppo sostenibile delle aree interne. A Calascio, piccolo borgo iconico abruzzese di appena cento abitanti, HOW ha sperimentato un modello innovativo di welfare territoriale per migliorare la qualità della vita della popolazione anziana, spesso isolata e lontana dai servizi sanitari. L’obiettivo è superare le disuguaglianze tra chi vive in città e chi abita in montagna, trasformando la distanza in un’opportunità di innovazione. Il progetto ha combinato assistenza umana e strumenti digitali, creando una rete locale capace di monitorare in modo costante lo stato di salute di un gruppo di residenti over 65. A fare da supporto è stata la cooperativa di comunità di Calascio e la cooperativa di digitalizzazione SquadraIOT, che hanno accompagnato i cittadini nell’uso della tecnologia, rendendo possibile una sperimentazione sociale, tecnologica e culturale.
Un sistema di monitoraggio diffuso
Il cuore del progetto è un dispositivo da polso capace di rilevare cinque parametri vitali – temperatura, pressione arteriosa, saturazione, frequenza cardiaca e respiratoria – trasmettendo i dati in tempo reale a un centro sanitario abilitato a L’Aquila. Il team di Squadra IoT, il partner tecnologico del progetto, ha sviluppato un chip specifico che è stato integrato in uno smartwatch connesso a una rete autonoma, indipendente dagli operatori telefonici tradizionali. Un’antenna locale Kernel, installata in posizione strategica, garantisce la copertura fino a 20 km, permettendo di raccogliere e inviare i dati anche in zone prive di segnale. Gli alert generati dal sistema vengono gestiti dagli operatori sanitari presso la struttura a L’Aquila; in caso di anomalia nei parametri, viene allertata la cooperativa di comunità per un intervento tempestivo a domicilio. Il progetto ha così creato una filiera del welfare in cui ogni attore – tecnico, sanitario e sociale – svolge un ruolo coordinato, restituendo al territorio la proprietà dei dati e la possibilità di gestirli in autonomia.
I vantaggi di un welfare digitale e comunitario
HOW ha dimostrato che tecnologia e prossimità umana possono convivere per creare un modello virtuoso di welfare rigenerativo nelle aree interne. Gli anziani di Calascio, pur vivendo in contesti isolati, sono stati seguiti quotidianamente e monitorati 24 ore su 24, riducendo il rischio sanitario acuto e la solitudine. Il progetto ha anche rafforzato il ruolo delle cooperative di comunità, che fungono da mediatori tra innovazione e persone. Inoltre, la rete autonoma creata per la trasmissione dei dati, loro proprietà, tutela la sovranità informativa delle comunità locali, un principio sempre più rilevante nell’era dei big data. HOW è oggi in fase di implementazione ed estensione in altri borghi e strutture residenziali: entro il 2026, BorghiIN Rete punta a digitalizzare 20 paesi, creando un’infrastruttura diffusa di sanità preventiva e partecipata. Un modello in cui il valore generato dal turismo e dalle economie locali viene reinvestito nel benessere dei residenti, trasformando la tecnologia in un diritto di cittadinanza per i piccoli paesi e in applicazione dell’economia circolare che redistribuisce valore generato sul territorio ponendo al centro il benessere dell’individuo nella propria comunità.
Questa sinergia tra turismo e welfare permette di ridistribuire il valore economico prodotto dalle attività turistiche (intense nel periodo estivo) sulla qualità della vita delle persone, generando un equilibrio virtuoso tra sviluppo, cura e sostenibilità dei territori.