Distillerie St. Roch, transizione energetica oltre le rinnovabili
Macchinari innovativi, fotovoltaico e formazione del personale: i punti di forza per produrre distillati in modo efficiente e sostenibile nel rispetto della tradizione

Distillerie St. Roch, transizione energetica oltre le rinnovabili

Rosset Nicola, Titolare St. Roch: “L’azienda promuove da sempre la sostenibilità e il rispetto per il territorio. Abbiamo così intrapreso un percorso di transizione energetica in tutti i processi produttivi che ha portato una riduzione netta dei consumi e un significativo risparmio di costi”.

L’azienda
Nel cuore della Valle d’Aosta, le Distillerie St. Roch incarnano una tradizione secolare nella produzione di distillati e liquori d’eccellenza. La storia delle Distillerie St. Roch affonda le radici nel lontano 1700, quando la famiglia Levi operava nel campo della distillazione nel borgo di Campodolcino, in Lombardia. Fu Guglielmo Levi a trasferire la sua attività ad Aosta verso la fine del 1800, fondando la sua Distilleria nel borgo di Sant’Orso e dando inizio alla produzione della sua grappa. Con il passare degli anni, l’attività prosperò e nel 1968, la figlia di Guglielmo, Natalina, insieme al marito Cesare Rosset, inaugurò le Distillerie St. Roch nel comune di Quart, dando continuità all’eredità paterna. Le antiche mura della Distilleria Levi cedettero il passo a nuovi spazi produttivi, moderni e tecnologicamente avanzati, pur mantenendo intatto il profondo legame con la tradizione. Oltre alla grappa, si aggiunse alla produzione il Génépy, simbolo per eccellenza della Valle d’Aosta, presto divenuto uno dei prodotti più rinomati dell’azienda. Negli anni, le Distillerie St. Roch continuarono a crescere e innovarsi, conquistando mercati internazionali.

Sostenibilità nel rispetto della tradizione
Le Distillerie St. Roch perseverano nella trasmissione dei segreti della distillazione antica, pur promuovendo processi produttivi fortemente orientati all’innovazione e all’efficienza energetica. Le attività dell’azienda sono volte allo sviluppo di prodotti di altissima qualità, partendo da materie prime tipiche del territorio e favorendo la valorizzazione dell’ambiente circostante.
È per questo che l’impianto di produzione è tra i primi in Italia ad avere una tecnologia di distillazione all’avanguardia dal punto di vista energetico: i combustibili fossili per alimentare gli alambicchi sono stati sostituiti da energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili e generata da oltre duemila metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Questo impianto consente così di autoprodurre la quasi totalità dell’energia necessaria e di limitare le emissioni nocive verso l’ambiente.

Oltre le rinnovabili
L’impresa ha effettuato negli anni passati i più classici interventi legati alla transizione energetica, tra cui la sostituzione dei combustibili fossili con l’elettricità, l’installazione di un potente impianto fotovoltaico e di colonnine di ricarica per i mezzi aziendali. Nel 2023 ha affrontato un rinnovamento ulteriore. St. Roch, in collaborazione con la PMI valdostana Myna-Project, ha proiettato oltre le rinnovabili i propri interventi di efficientamento, attraverso un programma pluriennale di razionalizzazione dell’uso dell’energia, di miglioramento dei processi produttivi e di riduzione degli scarti.

Monitoraggio dei consumi
La transizione energetica di St. Roch si distingue per un approccio innovativo che punta su ottimizzazione e accumulo. L’installazione di una rete di misura per il monitoraggio in tempo reale dei consumi e della produzione di energia rappresenta un passo fondamentale per migliorare l’autoconsumo e ridurre la dipendenza dalla rete elettrica. L’analisi dettagliata dei profili energetici consente di posizionare strategicamente i carichi sui diversi impianti fotovoltaici, ottenendo un risparmio immediato del 5% sull’energia prelevata. L’introduzione di un sistema di accumulo a batterie promette di incrementare ulteriormente l’efficienza, permettendo di sfruttare al massimo l’energia autoprodotta. Sebbene il calcolo della riduzione effettiva dell’energia prelevata sia ancora in corso, il progetto evidenzia già un forte potenziale di sostenibilità e un modello energetico resiliente. 

Processo di distillazione innovativo
L’innovazione nel processo di distillazione delle vinacce ha portato a un netto miglioramento in termini di efficienza, qualità e sicurezza. Grazie all’aggiornamento tecnologico degli impianti e all’integrazione di macchinari avanzati, il consumo energetico del processo è stato ridotto del 41%, mentre l’energia prelevata dalla rete è calata del 47%. Oltre al risparmio energetico, il nuovo processo consente di lavorare la materia prima agricola in condizioni ottimali, migliorando la qualità del prodotto finito. Il tempo di lavorazione è stato ridotto del 75%, aumentando la produttività e permettendo una pianificazione più flessibile. Anche la sicurezza sul lavoro è stata notevolmente migliorata, eliminando la necessità di operazioni rischiose, come l’utilizzo di scale. La digitalizzazione del processo, con l’interconnessione nell’ambito dell’Industria 4.0, garantisce un controllo più preciso e una gestione ottimizzata delle risorse disponibili. 

Stampa interna delle etichette
L’internalizzazione della stampa di etichette e bottiglie rappresenta una strategia vincente per St. Roch, migliorando flessibilità e sostenibilità. L’acquisto e l’integrazione di nuove macchine da stampa, supportate dall’espansione dell’impianto fotovoltaico, consentono di eliminare l’incremento del prelievo energetico dalla rete, grazie a una pianificazione sostenibile che accompagna ogni nuova introduzione tecnologica. Questa scelta comporta una maggiore autonomia nella personalizzazione delle bottiglie, riducendo i costi operativi e migliorando l’efficienza produttiva, anche per piccoli quantitativi. Inoltre, l’ottimizzazione logistica permette di eliminare circa 3.000 km all’anno di trasporto su gomma, con un conseguente impatto ambientale positivo. L’integrazione con l’Industria 4.0 completa il quadro, garantendo un controllo avanzato del processo e una gestione più intelligente delle risorse produttive.

Evento collegato:

SMAU Valle d'Aosta 2025 - 25 Febbraio 2025 - ore 12:30

Montagna d’eccellenza, sostenibile e intelligente: un equilibrio da riscoprire e tutelare

a cura di Luciano Caveri | Alessandro Giovenzi | Richard Guolo | Nicola Rosset | Luca Mora | Chiara Albicocco | Manuela Vecchi

La montagna è un patrimonio di eccellenza, dove sostenibilità, innovazione e tradizione si intrecciano in un equilibrio prezioso da riscoprire e tutelare. Il panel esplora come tecnologie intelligenti e approcci sostenibili possano valorizzare le aree montane, favorendo uno sviluppo sostenibile che preservi la natura e rilanci le opportunità per le comunità locali.