Innovazione e sostenibilità in Tasca d’Almerita
“La nostra agricoltura si è sempre basata su principi di sostenibilità. La sostenibilità non è un processo casuale, ma un atto volontario che, oltre alla sapienza tramandata, richiede il sup
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a cura di: Regione Siciliana
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Settore: Agrifood
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Area tematica: AgriFood
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L’idea in breve
Tasca d’Almerita, dopo 10 anni di studio e ricerca sui temi e sulle pratiche della sostenibilità, è stata la prima azienda italiana ad ottenere, nel 2017, la certificazione SOStain e VIVA, programma di sostenibilità del Ministero dell’Ambiente basato su 10 rigorosi requisiti di sostenibilità che le aziende devono possedere.
Tutti giù per terra!
«La nostra agricoltura si è sempre basata su principi di sostenibilità: preferiamo che sia il ciclo della natura a comandare, senza forzature, affiancata da uomini e donne orgogliosi del proprio lavoro che in queste terre sono cresciuti e che ne hanno a cuore le sorti, stagione dopo stagione», raccontano. «Nelle nostre tenute siamo tutti d’accordo sul fatto che le azioni virtuose vadano a vantaggio di tutta la comunità ed è per sottoscrivere questo impegno che abbiamo scelto di aderire al programma Sostain, il primo protocollo di sostenibilità nel settore vitivinicolo, per il quale la nostra Isola è la regione pilota e che ci consente di conoscere esattamente il tipo di impatto che la nostra azienda ha sul territorio circostante e come limitarlo» .
Ciò che interessa a Tasca d’Almerita non è solo che il loro vino sia sostenibile ma che sia tale l’intero approccio al lavoro che c’è dietro ad una bottiglia di vino.
SOStain è un modello di azione aziendale che aiuta a fissare gli obiettivi con maggiore consapevolezza e con senso di responsabilità e che offre strumenti di misura quantitativi che forniscono indicazioni necessarie a migliorare continuamente, includendo tra i propri requisiti aspetti che vanno dalla gestione del suolo fino alla sua erosione, dalla modalità di reclutamento dei lavoratori alle ricadute economiche che l’attività ha sul territorio, dal controllo del peso della bottiglia all’impiego di energie rinnovabili.
SOStain è un programma che nasce dal basso, ed è frutto della volontà di alcune aziende vitivinicole siciliane (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile in Viticoltura, A.S.V.) che da anni “coltivano” pratiche sostenibili.
La terra: il bene comune più importante
Alcune di queste pratiche sostenibili per Tasca d’Almerita possono considerarsi innovative.
1. L’impatto della viticoltura Tasca su ambiente, consumatore a agricoltore è sempre uguale o inferiore a quello del biologico. Com’è possibile, chiedono molti agronomi, che chi non pratica agricoltura biologica abbia un impatto su ambiente, consumatore, agricoltore inferiore o uguale a quello del biologico? Tasca risponde che «adottiamo un atteggiamento virtuoso in ambito agronomico, per preservare gli impatti sulla salute degli operatori di campagna, mitigare l’effetto sull’ambiente e sulla biodiversità di fauna frequentante i vigneti». Ciò significa che la linea di difesa di Tasca d’Almerita, basata su una ricerca continua, utilizza prodotti basati su principi attivi che, a parità di condizioni, hanno un impatto minore rispetto a quello del biologico.
2. Contano i lombrichi per misurare la biodiversità: «Siamo la prima azienda siciliana ad utilizzare un protocollo francese messo a punto dall’Observatoire Agricole de la Biodiversitè, per misurare la biodiversità nel vigneto (conta numerica e manuale di lombrichi, farfalle, impollinatori, invertebrati) in un campione rappresentativo di tutti i vigneti Tasca (tutte le tenute)».
3. Impegno continuo alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera: complessivamente, nel corso degli anni, il ricorso all’energia elettrica si è ridotto grazie anche all’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
4. Non praticano diserbo chimico: «Non fare diserbo significa non utilizzare composti chimici di sintesi che hanno la funzione di uccidere le infestanti oltre a trinciare a mano sotto il filare, tra i ceppi dove l’aratro non arriva, fare attenzione a non toccare mai la radice della vite, a non staccare la pianta e valutare il giusto momento in cui è necessario ritrarre la lama. Tutto ciò permette anche di salvaguardare il legame fisico e mentale con la terra e con la vigna».
L’azienda
Tasca d'Almerita coltiva oggi quasi 600 ettari di vigneto e ne valorizza il frutto distribuendolo nei quattro continenti del mondo. Coltivano la vigna in cinque diverse tenute in Sicilia – Regaleali, Capofaro, Tascante, Whitaker e Sallier de La Tour – ciascuna con la sue caratteristiche. Suoli e climi differenti che attraversano tutta l’Isola e che danno vita ad una lunga stagione di vendemmie che inizia a metà agosto e si completa tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.