Siracusa: città smart a misura d’uomo e tanti dati per cittadini informati
Riordinare e ottimizzare le reti di sensori e gli strumenti già “in campo” per monitorare la qualità dell’aria e per gestire i semafori. Il futuro non può attendere.

Siracusa: città smart a misura d’uomo e tanti dati per cittadini informati

Antonio Puliafito, Università di Messina e responsabile del progetto: “Alla base vi è l’idea di testare nuovi modelli di gestione informata e partecipata delle policy locali attraverso un se

Il contesto
Il progetto TOO(L)SMART mira a co-costruire, in una logica di intervento aperta al contributo dei singoli partner, un sistema integrato di raccolta e utilizzo di dati su variabili territoriali che rafforzi la capacità degli enti locali di rispondere alle sempre più complesse criticità insite nella dimensione urbana e che, al contempo, generi opportunità di innovazione e sviluppo economico.
La filosofia alla base del concetto di smart city – che punta proprio a trasformare le città con l’obiettivo di uno sviluppo economico sostenibile, un’alta qualità della vita e una gestione sapiente delle risorse naturali – vede l’utilizzo della tecnologia a servizio del bene comune, mediante l’integrazione delle nuove risorse ICT (Information and Communications Technology) e la partecipazione attiva dei cittadini e il loro autentico coinvolgimento nella governance cittadina al fine di migliorare l’inclusione sociale e l’accesso ai servizi.

L’idea in breve
TOO(L)SMART è stato finanziato da fondi europei con quasi 700.000 Euro e coinvolge i comuni di Torino (capofila), Padova, Lecce, Messina e Siracusa. Trasferisce ed evolve l’esperienza della piattaforma tecnologica #SmartMe, volta a trasformare i sistemi urbani in una rete di oggetti che interagiscono con la comunità, secondo il paradigma dell’Internet of Things per una governance integrata ed efficiente delle politiche di sviluppo. L’infrastruttura tecnologica - basata su cloud computing, open software e hardware per l’implementazione di reti di sensori e servizi digitali - così come gli aspetti partecipativi (Open Lab e crowdfunding) di coinvolgimento e monitoraggio civico, sono analizzati, adattati ai contesti locali e implementati in condizioni reali. Alla base vi è l’idea di testare nuovi modelli di gestione informata e partecipata delle policy locali attraverso un set di strumenti ICT e di processi gestionali e organizzativi in grado di garantire sostenibilità ed economicità, stimolando al contempo il mercato della "digital social innovation”.
Il tutto è realizzato cercando di valorizzare le infrastrutture che sono già presenti sul territorio integrandole con gli strumenti necessari a raggiungere gli obiettivi che le amministrazioni hanno deciso di porsi.

Il progetto Siracusa
In particolare la città di Siracusa ha voluto utilizzare questo progetto per valutare e monitorare parametri ambientali (qualità dell’aria, rumore, temperatura, pressione, luminosità) e gestire una serie di problematiche legate alla mobilità. L’idea inoltre prevede la realizzazione di una rete di semafori intelligenti e il posizionamento di centraline di monitoraggio sui mezzi pubblici che circolano nella zona di Ortigia. In questo caso, l’esperimento, che partirà a breve, dovrà, non solamente monitorare la distribuzione dei mezzi nel territorio, ma anche valutarne le condizioni strutturali in un’ottica di manutenzione predittiva.

La piattaforma tecnologica
Stack4Things è la piattaforma tecnologica “orizzontale” di SMARTME.IO pensata per la smart city, dotata di un ecosistema aperto ad applicazioni PA e business per i servizi al cittadino, quindi basati sull’impiego di sensori e attuatori in ambiente IoT-Cloud. Inizialmente sviluppata nella città di Messina, viene attualmente riutilizzata all’interno del progetto TOO(L)SMART nelle città di Torino, Lecce, Siracusa, Padova.

L’ente
Il Comune di Siracusa si estende su una superficie di circa 207,78 chilometri quadrati con circa 118.644 abitanti. L’amministrazione può contare sull’impiego di circa 900 dipendenti. Siracusa è, insieme agli altri comuni già citati, una delle città protagoniste del progetto TOO(L)SMART. I comuni sono accompagnati nel loro percorso dallo spin-off accademico SMARTME.IO fondato da un gruppo di professori, ricercatori e professionisti IT dell'Università di Messina che collaborano da anni nel campo dell'ingegneria informatica. Nato in seno al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina con la volontà di dare un seguito al successo ottenuto con un programma di crowdfunding (Progetto #SmartME), SMARTME.IO progetta e implementa prodotti basati sulla combinazione di tecnologie IoT open source e low cost con tecnologie Cloud su piattaforma OpenStack. Cura sistemi di Metering, Devices e Fleet Management, Monitoring, Crowdsensing e altri aspetti degli Smart Environment per PA e businesses.

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